Lecce, Corvino: "Dorgu e Gonzalez figli della nostra filosofia. Così ho trovato Krstovic"

Pantaleo Corvino, responsabile dell'area tecnica del Lecce, parla così a Sky Sport: "Faccio il calcio con pochi gettoni in tasca e la cosa che più ho sentito è di essere stato più un Davide che un Golia. Toccare la pelle con la mano è la cosa più importante, nonostante la tecnologia sia un supporto straordinario. Parliamo di affiancarla, non di sostituzione".
Come ha trovato Krstovic?
"Nel nostro lavoro non servono solo le schede, sono importanti anche i rapporti e le conoscenze. Bisogna avere la sensibilità di intravedere e non solo vedere. Vedere è la cosa più facile, intravedere la più difficile".
Quest'anno avete scoperto Dorgu.
"Rispecchia un po' la filosofia del nostro lavoro. Oltre a lui ce ne sono diversi altri e non dimentichiamoci di Gonzalez che saliva dalla Primavera e nello scorso campionato ha fatto 35 presenze. Lui e Dorgu sono figli di quella filosofia".
Un commento finale su Angelozzi (è un servizio sui due dirigenti, ndr)?
"Quando penso a lui mi viene l'espressione di quando seppe che mi voleva il Catania. Non poter andare a Catania in quel momento storico mi è rimasto dentro e ricordo Guido che in siciliano mi disse: 'Minchia, a Catania ti hanno chiamato? Devi andare!'".
