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Matrecano: "4° posto difficile per il Napoli. Dopo Osimhen? Punterei su Zirkzee"

Matrecano: "4° posto difficile per il Napoli. Dopo Osimhen? Punterei su Zirkzee"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 21 marzo 2024, 18:12Serie A
di Tommaso Maschio
fonte Niccolò Ceccarini
AIACS La Voce dell’Agente
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AIACS La Voce dell’Agente
La Voce dell’agente, rubrica di approfondimento sulla figura del procuratore a cura di AIACS-Assoagenti Ospiti: Niccolo Ceccarini e Luigi Matrecano
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Il procuratore Luigi Matrecano intervistato da TuttoMercatoWeb.com nel corso della consueta rubrica La voce dell'agente si è soffermato a parlare del momento del Napoli, reduce da due cambi di allenatore, e del mercato dei partenopei fra passato e presente: “Nessuno si aspettava questo campionato dopo che lo scorso anno il Napoli ci ha fatto vedere cose molto belle a livello di gioco. Quest’anno non è successo anche se ora con Calzona il Napoli ha una mentalità più offensiva che li porta anche a esporsi a qualche pericolosa ripartenza. Il tecnico ha anche un modo di esporsi diverso rispetto ai suoi predecessori, non si accontenta. Inoltre l’arrivo del preparatore atletico che c’era lo scorso anno ha dato nuova linfa, si vede una squadra più vogliosa e pimpante, che cerca di vincere fino all’ultimo. Sia le catene laterali sia Lobotka funzionano meglio rispetto al passato”.

L’acquisto di gennaio che più le è piaciuto di più?
“Penso che non sia stato un mercato negativo, fra quelli arrivati a gennaio quello più impiegato è stato Traoré che rappresenta la nota positiva e il futuro del club. Degli altri abbiamo visto un po' di più Mazzocchi, mentre Ngonge ha giocato pochissimo e Dendoncker quasi mai. Ngonge? Venire giocare a Napoli è diverso anche se ha pure segnato. Ci vuole del tempo di adattamento, ma ancora non abbiamo visto il giocatore ammirato nella prima parte di stagione nonostante l’investimento fatto dal Napoli. A oggi, ripeto, quello che mi ha più impressionato e Traoré”.

Sudakov sarebbe il colpo giusto per il Napoli
“Non lo conosco benissimo, ho visto qualche spezzone, ma potrebbe essere l’acquisto giusto per il Napoli. È un classe 2002 che sarebbe perfetto per le idee del presidente anche se ha un prezzo esoso. Ma si tratta di un giocatore giusto per ripartire. È molto simile a Zielinski anche se ha caratteristiche più offensive, e ha tanta qualità. So che ci sono anche altri club come la Juventus, ma il Napoli ci farà più di un pensierino in estate quando dovrà rifondare praticamente la rosa. Poi bisognerà vedere anche l’allenatore che ci sarà il prossimo anno, se ancora Calzona o un altro”.

Obiettivo 4 o 5 posto per il Napoli?
“Secondo me il quarto posto è del Bologna, quindi il Napoli deve puntare il quinto anche se non sarà facile visto l’andamento della Roma di De Rossi. Deve provare a vincerle tutte da qui alla fine per ambire a un posto Champions. Secondo me, e lo dico controvoglia, non ci riuscirà, ma nel calcio mai dire mai e in nove gare può succedere ancora di tutto. Il Napoli in questa pausa inoltre ha anche l’allenatore, oltre a molti giocatori, impegnato con la nazionale e sarebbe stato meglio fosse potuto rimanere qui per lavorare in questi 15 giorni sugli aspetti da migliorare”

Se dovesse andare via Osimhen quale il centravanti migliore?
“Di profili ce ne sono diversi, ma quello che quest’anno sta dimostrando di essere molto forte è Zirkzee del Bologna che potrebbe essere il giusto sostituto. Però il presidente spesso preferisce prendere delle promesse che ancora non sono esplose come Sesko, classe 2003 del Lipsia. Si tratta di un nome che piace e ci sono stati già contatti fra le parti. È una prima punta di struttura che deve forse irrobustirsi ancora un po'. Con Zirkzee vai sul sicuro, mentre con lui hai una valida alternativa”.

Inter, già presi Taremi e Zielinski. Serve un’altra punta con addio di Sanchez?
“L’Inter il prossimo anno lotterà per più competizioni e che vuole affermarsi anche fuori dall’Italia. Un attaccante in più non farebbe male, ma bisogna capire come si evolverà la situazione societaria e se avrà un’occasione andrà a prenderla”.

Pensa che qualcuno a giugno potrebbe rientrare in Europa dall’Arabia Saudita?
“Io mi sono un po' informato su come funziona la vita, ci sono tante restrizioni e non è semplicissimo per i giocatori che sono abituati a una vita più libera qui da noi. Magari molti vanno là per guadagnare tanto e poi rientrare. Penso a Milinkovic-Savic che è un giocatore che può ancora dare tanto in Europa e starebbe bene in ogni grande club. Ovviamente i guadagni qui da noi sono diversi, più bassi, ma bisogna fare una scelta fra i soldi e un calcio più competitivo e una vita più libera. Bisogna poi fare delle valutazioni legate all’età, a 35 anni non devi manco pensarci se andare là o meno, ma a 30-31 invece sarebbe preferibile tornare o restare in Europa. Da agente ovviamente sarei contento di portare un giovane in Arabia, visti i soldi che girano, ma se penso alla sua carriera non lo farei. Manderei solo calciatori a fine carriera che deve pensare un attimo di massimizzare i guadagni in ottica futura”.

Sorpreso dal Bologna?
“Non sono molto sorpreso. Motta fa giocare benissimo le sue squadre e poi c’è un dirigente come Sartori che ha fatto grande il Chievo, ha portato l’Atalanta in Champions e sta facendo, non dico un miracolo a Bologna, ma grandissime cose. Si stanno mettendo in mostra tanti giocatori che vengono alternati fra di loro e stanno crescendo. Forse sono sorpreso solo dal ruolino di marcia, ma non dal gioco espresso”.

Tre italiane in Europa League e una Conference. Chi può vincerle?
“Io vedo Milan e Roma squadre che possono arrivare in fondo, anche la Fiorentina ovviamente anche se c’è da capire come la squadra assorbirà il grave lutto legato alla scomparsa di Barone che era un uomo molto legato alla squadra. Ma questo potrebbe essere un motivo per avere una spinta in più in questo finale di stagione. Fra le tre vedo la Roma un passetto avanti perché sta facendo bene con De Rossi in panchina”.

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