Mirante: "Quanta paura quando mi trovarono il problema al cuore, furono 10 giorni di inferno"
In una lunga intervista rilasciata oggi a La Gazzetta dello Sport, l'ex portiere tra le altre di Milan e Roma, Antonio Mirante, ha raccontato anche il momento più difficile vissuto in carriera e non solo, ovvero il problema cuore. Queste le sue parole in merito:
"Ho avuto paura quando ho scoperto il problema al cuore. Sono stati dieci giorni di inferno. Ti passa davanti tutto, in un flash ti scorre davanti il film della tua vita. Io stavo tornando da una trasferta e mi resi conto di stare male: feci una visita e mi trovarono delle aritmie cardiache. Calò il buio. In quei momenti pensi a sopravvivere, la carriera passa in secondo piano", le dichiarazioni dell'allora tesserato del Bologna.
Mirante ha confessato di aver pensato di smettere di giocare: "Sì, pensai che avevo fatto già tanti anni di Serie A e che dovevo pensare alla mia famiglia. Poi i medici mi tranquillizzarono e iniziai la riabilitazione". Già a 20 anni, l'ex estremo difensore aveva in realtà valutato la possibilità di mollare tutto, poi però intervenne mister Gian Piero Gasperini: "Altroché, è stato lui a lanciarmi. Sa io avevo vent’anni, non giocavo negli allievi ed ero in panchina da due stagioni. Gasp lo trovai in Primavera e già dal primo ritiro mi diede fiducia. Mi ha messo in campo e da lì in poi non sono più uscito. A lui devo la carriera. Mi ha cambiato come persona e come calciatore”.











