Polverosi: "Fiorentina, ci vuole un ribaltone. Se il club resta inerme velocizzerà la discesa"
Crisi senza fine per la Fiorentina, sempre più fanalino di coda incredibilmente della nostra Serie A. Ieri un'altra sconfitta, contro la penultima, l'Hellas Verona. Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport si esprime così sul momento dei viola: "Il campionato finisce il 24 maggio, mancano ancora più di cinque mesi e ventitré partite. La Fiorentina ne ha persa un’altra, in casa, era già ultima e ha continuato a scavare per andare ancora più giù. Ha sei punti dopo quindici giornate, la zona salvezza è distante otto punti; al Franchi ha messo insieme due pareggi e cinque sconfitte, compresa quest’ultima che fa un male cane perché era la sfida con la penultima in classifica. Il Verona ha staccato la Fiorentina e sorpassato il Pisa che, ora in penultima posizione, ha quattro punti in più dei viola.
Prosegue duramente Polverosi: "Allora, si staccano i tubi? No, non si staccano, perché quanto sta accadendo non è accettabile a Firenze e la resa oggi sarebbe da vigliacchi. Ma quei tubi si staccheranno da soli se la Fiorentina, intesa come società, resterà inerme come in questi mesi. Inerme, povera e inadeguata. L’unica idea è stata quella di vestire i viola con un’orribile divisa arancione. Forse chi l’ha pensata sperava che la gente confondesse la Fiorentina con la Pistoiese, così si sarebbe nascosta e magari avrebbe evitato alla fine la solita ondata di insulti. Lo fanno per il marketing? Se c’è un tifoso viola che compra una maglia arancione, ditecelo: fa notizia.
Secondo il giornalista servirebbe un ribaltone: "Ci scusiamo con i lettori, ma dobbiamo riprendere il discorso iniziato da tempo. Se non arriva un elettrochoc, la Fiorentina va giù a piombo e se Commisso continua a dire e a pensare che ha fiducia in tutti i suoi dirigenti (due, mica venti) non fa altro che velocizzare la discesa. Ci vuole un ribaltone, perché qui sembra che la Fiorentina non abbia ancora preso coscienza della realtà. Al Viola Park si va avanti sperando. “Manca il click”, diceva Vanoli. “Siamo vicini alla soluzione dei problemi”, diceva Ferrari. “Abbiamo fiducia”, diceva Ranieri. Ecco i risultati".











