Roma-Bologna, la notte degli infortuni e l’alba di nuove occasioni

La sfida dell’Olimpico tra Roma e Bologna, oltre al risultato, lascia in eredità un tema che peserà nelle prossime settimane: gli infortuni di Nicolò Casale e Ciro Immobile. Due colpi duri, due assenze che cambiano equilibri e prospettive, costringendo lo staff tecnico del Bologna a rivedere i piani immediati.
Casale, schierato a sorpresa da Italiano dal primo minuto, si era dimostrato una pedina fondamentale per solidità e concentrazione. Purtroppo però ha dovuto alzare bandiera bianca troppo presto: "Ha sentito un crampo dietro al bipicipite femorale" dirà Italiano nella conferenza stampa post gara. La sua uscita ha tolto al Bologna un riferimento prezioso in fase difensiva, proprio nel momento in cui la continuità sembrava poter dare certezze, cosa che nel precampionato - specie con il Sofi Creta - non era riuscita a Vitik (forse da lì il motivo dell'esclusione iniziale).
Immobile invece, dal canto suo, rappresenta molto più che un centravanti per il Bologna: è il simbolo di una squadra che ha dato prova di affidarsi ai suoi gol e alla sua leadership per trovare la via della rete. La sua assenza rischia di diventare un macigno non solo tattico, ma anche psicologico. "Ha voglia ed entusiasmo contagiosi. L’avevo visto un po’ teso prima della partita, forse perché tornava in uno stadio parecchio significativo per lui. Si è fatto male al retto femorale, non so per quanto lo perderemo. Ho scherzato con lui dicendogli che se l’avessi tolto dopo 6′ non si sarebbe fatto male" sono state le parole dolci amare di Italiano nel post gara.
Eppure, come spesso accade nel calcio, le emergenze spalancano scenari inattesi. Ora tocca a chi finora ha vissuto più nell’ombra che sotto i riflettori. È il momento di Santiago Castro e Martin Vitik. Il primo ha la possibilità di dimostrare di essere pronto a prendersi responsabilità da grande e tornare a trascinare il Bologna a suon di gol come nella scorsa stagione. Il secondo, difensore che ha già fatto intravedere solidità e letture interessanti, avrà ora l’occasione di far ricredere gli scettici e passare dall’essere un rattoppo alla partenza di Beukema ad un potenziale punto fermo.
Il calcio, si sa, non aspetta. Il Bologna perde due pedine importanti (sia Casale sia Immobile saranno valutati con esami strumentali nei prossimi giorni), ma forse questa può essere la prima sliding door della stagione. Può nascere una nuova forza, un’energia fresca e imprevedibile: Castro e Vitik non possono permettersi di pensarci troppo: per loro l’ora è già scoccata. E il destino, ora, è nelle loro gambe.
