Roma, dal solito Soulé all’urgenza di un attaccante: cosa lascia il test con l’Everton

La Roma si mette alle spalle la sonora sconfitta contro l’Aston Villa, archiviando il ritiro in Inghilterra con una vittoria nel nuovo stadio dell’Everton. Come nella prova deludente di qualche giorno fa, anche l’amichevole contro le Toffees regala alcune note positive, ma anche appunti da segnare sul taccuino su cui lavorare.
Di nuovo un clean sheet e il solito Soulé: i segnali positivi
Tra le note liete, non si può non citare prima di tutto Matias Soulé. L’argentino aggiunge un’altra prestazione da assoluto protagonista, affermandosi come il migliore tra i giallorossi in questa preparazione estiva. Il gol, di rara fattura, è soltanto la ciliegina sulla torta.
Rispetto al match contro l’Aston Villa, ieri si è vista finalmente una Roma pericolosa sulle fasce: Angelino, sulla sinistra, è stato una spina nel fianco per tutta la partita, con numerosi cross indirizzati verso l’area di rigore. Gasperini avrà sicuramente apprezzato, dato che nel suo modo di giocare è fondamentale l’apporto alla fase offensiva delle corsie esterne. Il tecnico, inoltre, può ritenersi soddisfatto anche del pressing alto mostrato in campo dalla squadra: altro dogma del calcio gasperiniano.
Inoltre, i giallorossi hanno risposto bene al cambio di modulo, schierandosi con un 3-5-2 anziché il solito 3-4-2-1. La mediana formata da Cristante, El Aynaoui (autore di una discreta prestazione) e Koné sembra offrire una soluzione concreta a Gasperini, soprattutto in attesa del trequartista.
Concludiamo con il ritorno del clean sheet: dopo aver subito quattro gol nella prima amichevole in Inghilterra, la Roma torna a mantenere la porta inviolata, come era successo nelle cinque amichevoli precedenti.
Dalla difesa alla necessità dell’attaccante: gli aspetti da correggere
Nonostante la porta sia rimasta inviolata, la fase difensiva presenta ancora delle lacune, dato che l’Everton ha creato diverse occasioni pericolose.
La vera nota negativa, anche questa volta, resta Artem Dovbyk. L’ucraino appare davvero in ritardo rispetto al resto della squadra. Il problema è noto: da un lato le caratteristiche di Dovbyk non si adattano al gioco di Gasperini, dall’altro il calciatore mostra limiti che fatica a mascherare. Per questo motivo, il mister attende un nuovo attaccante dal mercato.
