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Roma, De Rossi: "Spy story? Rispetto Juric e Torino, non ne parlo"

Roma, De Rossi: "Spy story? Rispetto Juric e Torino, non ne parlo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 26 febbraio 2024, 21:39Serie A
di Dario Marchetti
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20.30 - La Roma vince 3-2 all'Olimpico contro il Torino e queste sono le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa.

21.15 - Inizia la conferenza stampa

Nella conferenza stampa della vigilia aveva detto che aveva “spiato” anche Juric con la sua autorizzazione. Ieri, invece, è uscita questa vicenda della “spy story”.
“Ho chiesto il permesso a Juric e mi ha accolto in maniera incredibile, ci sono stati tecnici che mi hanno aperto le porte come lui o Mihajlovic, ho un bel rapporto con Juric, con il presidente Cairo, ho grande rispetto per il Torino come squadra e vorrei parlare di altro”.

L’idea del 3-5-2 è venuta dopo aver saputo questa notizia?
“No no, l’idea è venuta da prima e se hanno visto lo sapevano. Sono idee che nascono, quando fai l’allenatore devi fare delle scelte prima della partita e vedere se sono state positive. Le valutazioni sono state che volevo far giocare Smalling a tutti i costi, il Torino gioca con molta fisicità e mi dava più tranquillità metterlo in mezzo con due ragazzi che gli coprivano i fianchi, poi è stata una scelta più conservativa perché immaginavo che potevamo soffrire, pressano molto forte. Partire in maniera più prudente dopo le nostre partite di coppa poteva tenere viva la partita, nella ripresa siamo cresciuti rispetto al primo tempo”.

C’è abbondanza di centrali nella Roma adesso, è ipotizzabile una difesa a 4 con Mancini a destra?
“Tutto è ipotizzabile, questa squadra è stata costruita per giocare a 3, è comodo saperlo fare in corsa, Mancini può giocare lì abbiamo troppi terzini destri, però questa squadra può girare in mille maniere in difesa. Mancio e Smalling hanno giocato bene, giocano uomo a uomo in fase di spinta, sono forti fisicamente e molto attenti nell’uomo a uomo, ho chiesto ai difensori di dare palla e creare superiorità, nel primo tempo c’è mancata profondità. Avremmo sofferto anche giocando a 4 con il Torino e con altri interpreti, sono calati nella ripresa complici anche i nostri gol di Dybala”.

Cosa ha detto all’intervallo? Renato Sanches è entrato: qual è il tuo punto di vista?
“Abbiamo rischiato di segnare dopo pochi minuti, però prendere gol a fine primo tempo è stata una bella batosta, avrebbe fatto vacillare tante squadre ma non questa. Siamo rientrati bene, puoi dire quello che vuoi ma se hai giocatori senza personalità puoi fare poco, posso dire che Zapata ha fatto un bel gol, ha colpito l’angolino e a volte sono bravi gli avversari. Renato ha fatto il suo, non era facile rientrare dopo tanto tempo, si è allenato con ritmi più alti da quando l’ho conosciuto, sta bene con il gruppo, al quinto rigore è schizzato con il gruppo e vuol dire che è dentro al gruppo con la testa, però metto in campo quelli che pensano possano farmi vincere. Penso sia stato all’altezza della situazione”.

Sono mancati spazi sulla trequarti nel primo tempo. Tanti anni hai giocato con Totti, ti chiedo se la qualità del campione conta più dell’organizzazione?
“C’è mancato l’attacco della profondità nel primo tempo, se accetti l’uomo a uomo poi devi andargli alle spalle e devi essere perfetto così li metti in difficoltà. Avevamo un uomo in meno sulla trequarti è perché avevamo un difensore di più, a volte incontri squadre che ti pressano e ci sta di soffrire, dobbiamo essere più puliti nel palleggio. La qualità del calciatore ti fa vincere le partite, ti fa vincere i campionati, è la più importante che esiste ma se non fosse importante anche il resto, non vedremmo mai il Bologna quarto anche se ha buoni giocatori o quello che è successo al Chievo anni fa. Dybala riesce a prendere palla 10 volte al limite dell’area e segnare due volte, magari Zapata è forte di testa e organizzi la squadra affinché metti palle per favorirlo. L’allenatore è molto importante se si rende conto che i giocatori che ha sono più importanti di lui, deve gestire bene il gruppo, fargli giocare nelle posizioni più congeniali e metterli a disposizione l’un altro. Dybala ha fatto due giocate da Dybala”.

Sei stato molto sereno nel seguire la partita: ti fidi molto del tuo lavoro?
“Mi fido tantissimo della mia squadra, mi sono messo il cappotto perché con l’Inter non sono stato bene qualche giorno dopo. Un po’ di esultanza bisogna sputarla fuori, tutto è importante per me, abbiamo avuto 62.000 spettatori di lunedì alle 18:00, un altro sold-out e abbiamo questa responsabilità. Siamo stati sempre seguiti anche da secondi in classifica, questo trend che c’è da qualche anno dobbiamo rispettarlo e continuare così, c’è un amore così grande e non dobbiamo essere da meno. Se hai giocatori forti stai tranquillo, al di là della giocata sai che possono fare la differenza. La prima partita ero più teso perché era un debutto, ora sembra che sia una cosa che faccio da tanto tempo”.

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