Settimana decisiva per il futuro di Chivu. Vogliacco e Cancellieri, riscatto da valutare

Nemmeno il tempo di festeggiare la salvezza, conquistata a Bergamo settimana scorsa, che la dirigenza del Parma si è messa subito al lavoro per gettare le basi della prossima stagione. Se per i giocatori sono iniziate le vacanze, ad eccezione dei sei impegnati in nazionale, negli uffici di Collecchio si programma quello che sarà il futuro prossimo. La permanenza in Serie A permette di dare continuità ad un progetto ripartito un paio di anni fa, dopo stagioni di sofferenza, per crescere passo dopo passo e rimanere in linea con le ambizioni del presidente Krause. L'anno prossimo però bisognerà stabilizzarsi in massima serie, evitando di rischiare come nella stagione appena conclusa, e per questo è fondamentale in questo inizio estate fare le giuste valutazioni sulla costruzione della rosa e sul mercato che verrà.
Il primo punto però non può che essere legato alla guida tecnica che sarà al timone nella prossima stagione. La volontà della società è quella di andare avanti con chi ha permesso di restare in Serie A: la scelta coraggiosa di affidare la panchina all'esordiente Chivu ha pagato, il tecnico rumeno ha saputo valorizzare la rosa a sua disposizione e il suo impatto ha convinto tutti, in primis i vertici del club. Diverse quindi le ragioni, non solo il risultato ottenuto, per le quali la società in settimana si è seduta al tavolo con lui, gettando le basi per un futuro insieme. L'incontro è stato positivo, le parti sembrano vicine ad un accordo, ma per l'ufficialità bisognerà attendere questa settimana.
Nei prossimi giorni infatti Chivu tornerà a Collecchio, per un nuovo incontro che, nella speranza della società, porterà alla definitiva fumata bianca. Bisogna discutere sugli ultimi aspetti contrattuali, lo stipendio verrà con ogni probabilità ritoccato e la scadenza estesa a giugno 2027. Questa è l'offerta del Parma per convincere Chivu, che nonostante gli apprezzamenti ricevuti da altri club, è grato alla dirigenza ducale per l'opportunità concessa e sembra intenzionato a restare, come dichiarato prima del termine della stagione. Salvo colpi di scena, verrà chiuso l'accordo e si programmerà l'estate, compreso un ritiro in montagna nella seconda metà di luglio.
Tra i temi sul tavolo anche il mercato. Il Parma farà qualche cessione, ma il club ducale potrà permettersi di alzare il prezzo dei propri gioielli. In primis perché il presidente Krause non ha necessità di vendere, ma anche perché sono diversi i giocatori che avranno mercato. Per questo, la società sarà esigente in fase di trattativa, scegliendo chi lasciar andare e chi trattenere. L'impressione è che Man e Bonny siano i primi indiziati a partire, mentre la società vuole blindare Keita. Su Suzuki e Leoni si cederà solo di fronte ad offerte irrinunciabili. Ma la rosa non verrà di certo indebolita e in caso di cessioni illustri si andrà sul mercato con acquisti di livello.
Intanto, il primo nodo da sciogliere è legato ai riscatti e ai giocatori in scadenza. La prima scelta da prendere è legata a Vogliacco, che ha un riscatto fissato attorno ai 4,5 milioni. Potrebbero esserci le condizioni per proseguire insieme, ma si deciderà probabilmente dopo il rinnovo di Chivu. Discorso diverso invece per Cancellieri: difficile che venga riscattato alle cifre pattuite con la Lazio ad inizio stagione. Lascerà invece Osorio, che va in scadenza, e probabilmente anche Marcone. Più in bilico la situazione di Camara: l'ivoriano vuole giocare con continuità e aprirà al rinnovo solo in caso di prestito in estate.
