Udinese, Buksa sul 5-1 subito a Firenze: "Non si può perdere così. Manca un po' di maturità"
Adam Buksa, attaccante dell'Udinese, ha parlato il giorno dopo la bruttissima sconfitta per 5-1 contro la Fiorentina ai microfoni di TV12: "Siamo dispiaciuti, non si può perdere una partita così. Ci manca un po’ di maturità, la squadra ha grande potenziale, ma ci manca ancora la giusta stabilità. Ieri abbiamo fatto troppi errori e mi dispiace”.
All’intervallo, con il risultato già segnato, cosa vi siete detti?
“Nell’intervallo mi sono andato a scaldare, quindi non ho sentito il discorso. Dopo la partita però non si può dire molto anche perché dopo il primo tempo la gara era già finita. Sappiamo gli errori che abbiamo fatto, ora dobbiamo prepararci al meglio per la gara con la Lazio".
Okoye è stato espulso dopo 7 minuti.
"È un gran portiere, sa di aver fatto un errore, ma si vince e si perde insieme, nessuno è arrabbiato con lui. Ci aiuterà ancora tanto”.
I tifosi sono molto arrabbiati, soprattutto quelli venuti in trasferta a Firenze:
“Hanno fatto tanta strada per venire a vederci, non abbiamo fatto il giusto regalo di Natale e ci dispiace. Dobbiamo cercare di vincere contro la Lazio per metterci alle spalle questa sconfitta e fare il giusto regalo per le feste ai tifosi”.
Dopo il Napoli forse c’è stata un po’ di esaltazione?
“No, guardiamo partita per partita, il campionato è lungo, l’Udinese è una grande squadra, ma deve guardare gara per gara. Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro dopo il Napoli ripetendoci che quella gara era il passato, ora ci concentriamo sulla Lazio. Sicuramente l’espulsione nella partita di ieri non ha aiutato, ma dovevamo avere l’atteggiamento giusto anche con un uomo in meno, in settimana non ho visto segnali di eccessiva leggerezza in vista della Fiorentina”.
Che Runjaic ha trovato dopo l'esperienza in Polonia?
"Non è cambiato molto, ha standard di lavoro elevati, non penso che sia cambiato in questo. Chiaramente il campionato italiano ha una storia diversa dal campionato polacco, deve lavorare tanto tatticamente per adattarsi, ma penso che in Italia stia facendo bene".
Che bilancio si è fatto di questi primi mesi a Udine?
"Sono contento di essere qui, ma so di poter fare meglio, un gol per me non è abbastanza, voglio fare altri gol nelle prossime partite. Sono qui per segnare, vedremo cosa accadrà nelle prossime partite, devo avere pazienza e lavorare. Sono un attaccante e quindi voglio segnare, il campionato italiano è sempre difficile per gli attaccanti, ho bisogno di ancora un po' di tempo per adattarmi, ma penso di essere sulla strada giusta".
C'è tanta concorrenza.
"Giocando titolare chiaramente sarebbe più facile, ma abbiamo una squadra con 5/6 attaccanti, tutti con voglia di giocare. Davis e Zaniolo sono bravissimi, hanno fatto 8 gol insieme, io devo aspettare la mia occasione".
Sa perfettamente l'italiano anche in virtù dell'esperienza al Novara:
"Sì, ero giovanissimo, mi ricordavo ancora la lingua, la sto ancora studiando, all'epoca facevo scuola polacca online non avevo molto tempo anche per l'italiano. È stata una bella avventura e sicuramente tornare in Italia era nei miei pensieri. Runjaic mi ha voluto tanto, lo conosco molto bene, mi ha chiamato a giugno, volevo trasferirmi in tempi brevi perché conoscevo il mister e so che l'Udinese è una bellissima squadra, non avevo dubbi ad accettare la proposta".
Preferisce giocare al fianco di un altro 9 o di un 10?
"Difficile, più che altro voglio giocare (ride ndr). Ho giocato in entrambe le situazioni e mi piacciono entrambe, avere un 10 come Zaniolo intorno è bello ma non c'è differenza nel giocare con un'altra punta".
Qual è il campionato più difficile in cui ha giocato?
"La Ligue 1 era un campionato difficile, sono stato anche infortunato, ma la Serie A è un campionato complicato per un attaccante, è la mia prima vera sfida".
In carriera ha scelto di girare molto, ha cambiato diverse squadre. Da cosa è stata dettata questa scelta?
"Mi piace così, tutte le scelte sono arrivate per un motivo, quando ho lasciato la Polonia volevo fare un salto in una sfida più grande, ho giocato in America, poi dopo due anni ho cambiato campionato per la Francia che era ancora più difficile. Mi piacciono le sfide. Più facile giocare con Lewandowski? Beh chiaramente sì, porta sempre via almeno due attaccanti (ride ndr)".
Con la Polonia ora avete anche i playoff per il Mondiale:
"Dobbiamo vincere due partite, contro l'Albania non sarà facile, nell'ultima partita abbiamo cambiato ct, adesso giochiamo un calcio un po' diverso, vediamo cosa succede, il mio grande sogno è giocare il Mondiale".
Come si trova a Udine?
"Molto bene, è una bellissima città, mi trovo bene e anche mia moglie".
Il suo giocatore polacco preferito di sempre?
"Chiaramente Lewandowski".
Ha un obiettivo quest'anno?
"Io personalmente voglio crescere come giocatore, come squadra dobbiamo pensare gara per gara".











