Udinese, la particolare finestra di mercato di Nani e Pozzo. Salutando alcuni pilastri
Cambiando gli addendi il risultato differisce, eccome. Eppure per l'Udinese la finestra trasferimenti estiva non è stata per niente indolore, visto che sono andati via alcuni pilastri delle scorse annate. Roberto Pereyra, dopo essere tornato un anno fa, ha trovato sistemazione all'AEK Atene da svincolato. Nehuen Perez ha chiuso la sua avventura italiana, almeno per il momento, finendo al Porto. Lazar Samardzic è finito all'Atalanta in prestito con obbligo di riscatto, mentre Isaac Success - quasi sempre titolare con tutti gli ultimi allenatori, pur senza segnare granché - è finito tra gli svincolati. Di fatto sono quattro titolari che hanno salutato in maniere differenti, costringendo a una rivoluzione.
Cosa che non è capitata in attacco. Brenner era stato pagato molto un anno fa, Lucca è chiamato alla consacrazione, Thauvin ha capito il calcio italiano. Poi ci sarebbe anche Alexis Sanchez, ma il suo apporto per ora è stato nullo a causa di un infortunio. C'è molta curiosità nel vedere Iker Bravo, Pizarro e Ekkelenkamp, è rimasto Bijol che è un fattore importante per la difesa, è stato aggiunto Karlstrom che è stata una richiesta del tecnico Runjaic.
Insomma, Gianluca Nani e Giampaolo Pozzo hanno cercato di ritornare alle origini dell'Udinese. Inserendo illustri sconosciuti su un telaio abbastanza conosciuto, ma cedendo gli uomini di punta per provare a cercare nuovi gioielli. Per ora la torta è riuscita particolarmente bene, anche se siamo solo all'inizio del processo.