Ascoli, Vaisanen: "La salvezza come una Champions. Carrera? Posso imparare tanto"

Complice la sosta dei campionati per gli impegni delle Nazionali da Ascoli arrivano le parole ai canali ufficiali del club di Sauli Vaisanen, difensore finlandese, arrivato al 'Del Duca' lo scorso gennaio in prestito secco dall'Odense. Primo tema affrontato, proprio quello della Nazionale: "Speravo di essere convocato dalla Finlandia - racconta -. Ho parlato col ct nei giorni scorsi e siamo in buoni rapporti. Mi manca la maglia della Nazionale ma adesso penso solo a dimostrare di essere in buona condizione per poter tornare presto ad essere chiamato".

Calcio finlandese vs calcio italiano. Quali differenze si possono vedere?
"Prima di tutto è diverso il livello dei giocatori. Ma lo è anche il significato che questo sport ha nei due paesi. In Italia è una cosa più seria e lo si vede anche in partita. Una vittoria o una sconfitta qua hanno un peso diverso rispetto al mio paese. Oramai sono sei anni e mezzo che vivo in Italia e so bene come qua sia vissuta quasi come una religione. In primis ad Ascoli".

Com'è vivere il calcio ad Ascoli?
"È due mesi che sono qua ma ho capito subito cosa significa il calcio per questa città. C'è una grande identificazione fra la gente e la squadra. Per me è una cosa bella perché fa capire che giochi per qualcosa d'importante".

Come si può fotografare l'attualità della squadra?
"Ovviamente il momento non è di grande tranquillità. Stiamo puntando alla salvezza che per noi deve valere come una Champions League".

Com'è stato l'impatto con Massimo Carrera?
"Lo conoscevo solo di nome e quando è arrivato sono andato a cercarmi informazioni. Sicuramente da ex difensore potrà insegnarmi molte cose. Anche in passato ho avuto modo di imparare tanto da allenatori che sono stati grandi giocatore".