Carpi, Bonzanini: "In zona geografica con concorrenza, creata identità di maglia"
In una giornata segnata dall'esclusione del Rimini dal campionato di Serie C, nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Generale del Carpi Enrico Bonzanini, che ha fatto il punto sulla situazione del suo club. Il tutto prima ancora che chiaramente emergesse l'ufficialità legata ai cambiamenti del Girone B.
"La squadra ci sta dando soddisfazioni, e quando parlo di squadra intendo tutto il gruppo di lavoro - dice il dirigente -. Quest’estate, per volontà del presidente Lazzaretti, abbiamo potenziato lo staff tecnico, perché son stati confermati Malaguti e Araldim, e sono arrivati mister Cassani con il vice Godi, il match analyst Cola e Barberio per la preparazione atletica e il recupero infortuni. L’obiettivo era alzare le performance e soprattutto prevenire o ridurre gli infortuni, i primi riscontri sono positivi. Ci sono anche più ragazzi della Primavera che lavorano in pianta stabile con la prima squadra, e questo dà impulso competitivo a tutto il settore giovanile, che l’anno scorso ha vinto il campionato Primavera 4. In una zona geografica con concorrenza feroce, creare identità di maglia è una sfida enorme e stiamo riuscendo a vincerla passo dopo passo".
Alle porte c'è la sfida contro il Pontedera, altra società abituata a lavorare con i giovani. Non sarà semplice...
"Assolutamente no. Il Pontedera è una società che fa calcio con consapevolezza, in una dimensione simile alla nostra, perché siamo due 'periferie dell’impero' circondate da giganti: da una parte Sassuolo, Modena, Reggiana, Bologna, Parma, dall’altra Fiorentina ed Empoli. Non cerchiamo però alibi, né noi né loro, ma lavoriamo duro per ridurre i gap. Sarà una partita tra due squadre che hanno lo stesso obiettivo e che in questo momento hanno bisogno di risposte concrete".
Al netto di tutto ciò, vediamo la famosa “asticella”. Tra sogno e realtà, dove la mettiamo quest’anno?
"La nostra ossessione rimane quota 41-42 punti. Non dobbiamo fare l’errore di guardare troppo in alto troppo presto: la nostra forza è sempre stata ragionare partita per partita. Vogliamo continuare questo percorso di crescita strutturale, e quando l’aritmetica ci dirà che siamo salvi, potremo permetterci di ragionare anche di altro e magari vivere il finale con leggerezza e allegria. Per ora l’obiettivo è la salvezza. Punto".













