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Marino (Olbia): "Riforme non più prorogabili, ben venga agenda di Gravina"

ESCLUSIVA TMW - Marino (Olbia): "Riforme non più prorogabili, ben venga agenda di Gravina"TUTTO mercato WEB
© foto di Olbia Calcio
martedì 20 dicembre 2022, 18:04Serie C
di Claudia Marrone

"È vero, c'è stato il rinvio a dopo la metà di gennaio, ma di positivo si è registrata la volontà ad aprire davvero a un periodo riformista, ad aprire maggiormente alle relazioni tra le varie componenti in nome della sostenibilità. Perché la riforma è urgente, ma non deve riguardare gli orticelli di ognuno, deve guardare all'insieme per essere l'anticamera di un corso del calcio italiano che passa da questo, dalla citata sostenibilità economica. I presupposti sono positivi, c'è la massima apertura": esordisce così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il presidente dell'Olbia, ma anche Consigliere Federale, Alessandro Marino, che proprio nella seconda veste ha così commentato il Consiglio Federale che si è tenuto ieri.

A tal proposito, il possibile nuovo emendamento del Governo sulla rateizzazione dei pagamenti sarebbe utile o "agevolerebbe" i cosiddetti furbetti?
"Questo è un discorso che si lega alla riforma da dover attuare. E io credo che sia un emendamento giusto perché anche nel periodo più buio, quello del Covid, in cui anche il calcio ha pesantemente risentito della crisi, non si è stati favoriti da nessuna norma specifica. Quindi ora sarebbe quasi un atto dovuto. Occorre però che anche noi, come sistema calcio, si dia un segnale nell'indirizzo della sostenibilità, vanno ricercate soluzioni normative per il controllo dei costi, no per l'esplosione degli stessi".

Accennava prima anche ai rapporti tra le varie leghe. Le aperture si sono viste solo dalla Lega Pro, si spiega in qualche modo le altrui chiusure?
"Ho relazioni personali con presidenti di altre leghe, e mi hanno sempre rassicurato che non c'è stato alcun tipo di chiusura, ma solo problemi di tempistiche. I tempi non erano maturi per un confronto a viso aperto, non è stata mai questione di sostanza: metabolizzare certi concetti richiedeva tempo, ma ora sono ottimista circa i temi concreti da affrontare. La cosa che voglio però ribadire, dopo averla detta in Consiglio Federale, è che deve essere incrementata la comunicazione tra le leghe, serve una vera e propria full immersion per sviscerare i temi e discuterli. È inutile ora chiudersi e portare avanti i propri cavalli di battaglia, parlare, tracciare le linee guida ora è necessario, perché la riforma non è davvero più prorogabile, c'è urgenza di un tavolo riformista. Ben venga, quindi, l'agenda del presidente federale".

Tavolo al quale la Lega Pro rischia però di arrivare senza un presidente...
"Dal giorno delle dimissioni di Francesco Ghirelli abbiamo 60 giorni di tempo per eleggere la nuova governance, ma spero si riesca a indire prima di quel tempo le elezioni, per arrivare appunto al Consiglio Federale con una nuova dirigenza con pieni poteri, che al momento hanno solo i Consiglieri Federali (Marino stesso e il presidente della Feralpisalò Pasini, ndr). Sarebbe limitativo, per la Lega Pro, presentarsi a un tavolo di confronto senza un presidente eletto. A ogni modo ho chiesto che il Consiglio venga calendarizzato dopo le nostre elezioni, ho ricevuto disponibilità in merito".

Si aspettava le dimissioni di Ghirelli?
"Onestamente no. Il momento era critico, è vero, ma la Lega non è spaccata, c'era solo qualche parere discordante circa la riforma del format della C ma piena unità di intenti sul voler ridurre i costi e aumentare i ricavi. Stimo molto Ghirelli, sono dispiaciuto".

La riforma dei format sarà riproposta?
"Non si può parlare ora di quello, è prematuro. Non pensavo però fosse un tema così incisivo per Ghirelli. E comunque voglio sottolineare che una maggioranza netta di voti a favore c'era stata, mancava solo il quorum, ma sono certo che con qualche modifica si sarebbero convinti quei pochi club a promuoverla".

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