Casarin: "Gli arbitri di oggi? Li prenderei a calci in culo. Siamo passati da 120 a 187 rigori l'anno"
Intervenuto a Radio CRC nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello”, l’ex arbitro Paolo Casarin ha usato parole pesanti nei confronti dei direttori di gara attuali: "Io voglio bene agli arbitri anche adesso, ma ogni tanto li prenderei a calci nel c…. Siamo passati da 120 a 187 rigori concessi in una stagione in pochi anni. Ci sono dei rigorini che fanno ridere. Sono dei regali!
Gli arbitri credono di aver raggiunto il top della loro capacità in poco tempo, ma arbitrare è difficile. La velocità del gioco è salita oggi rispetto a qualche anno fa quindi bisogna ancora impegnarsi. L’arbitro non raggiunge facilmente il top della sua qualità se non lavora continuamente senza entrare in collisione con gli altri e senza essere diverso. Il VARha il compito di correggere e non di cancellare l’arbitro. A volte ho l'impressione che ci sia la voglia da parte del VAR di prevaricare sull’arbitro di campo. L’arbitro sul terreno di gioco vede più di ogni televisione per quello che è in grado di vedere.
La televisione non è la regina di tutte le decisioni. L’arbitro di campo può cogliere l’intensità dell’intervento e la velocità con cui esso avviene. Di fronte ad un errore clamoroso che avviene in area di rigore, una volta che è accertato, deve essere corretto. Non vedo che in tutta Europa si interviene così tanto tra VAR e arbitro, non si arbitra in maniera uniforme in tutta Europa. Ci deve essere uniformità tra gli stati europei. È inutile cambiare le regole, il calcio ha bisogno di correttivi ma non si deve stravolgere tutto".











