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Salernitana: tra paura, involuzione ed errori societari. Club insoddisfatto degli arbitraggi

Salernitana: tra paura, involuzione ed errori societari. Club insoddisfatto degli arbitraggiTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Luca Esposito
Oggi alle 08:08Serie C
Luca Esposito

Lo abbiamo scritto a più riprese, lo ribadiamo con ancora maggior convinzione oggi: la Salernitana non è la corazzata dipinta da tanti addetti ai lavori e, sulla carta, ha un organico inferiore a quelli del Catania e del Benevento. Lo 0-0 contro un Crotone in grossa difficoltà e giunto all'Arechi con il solo obiettivo di pareggiare ha testimoniato l'involuzione sul piano di un gioco che, per la verità, non è mai stato particolarmente spumeggiante. I numeri certificano il netto passo indietro dei campani: tre delle ultime cinque gare senza reti all'attivo, una vittoria nelle ultime quattro partite, pochissimi tiri nello specchio della porta e una classifica che non vede più i granata in testa dopo 12 turni da prima della classe. Certo, fa sicuramente piacere allo staff tecnico che la retroguardia stia palesando passi in avanti, merito di un Golemic in modalità "the wall" e della crescita di Matino e Anastasio. Ma dal punto di vista tattico ci sono delle riflessioni da fare. Troppi cambi di modulo, troppe bocciature forse premature (su tutte quella di Varone, al quale viene preferito un giovane della Primavera come Di Vico) e la gestione di Ferraris che ha fatto mugugnare il pubblico dell'Arechi. In una squadra con lacune tecniche è possibile che un attaccante di tale livello debba giocare da trequartista o che addirittura venga schierato a furor di popolo soltanto negli ultimi 15 minuti tenendo in campo fino alla fine un Ferrari evanescente e da 4,5 in pagella? Faggiano e Raffaele si confrontano quotidianamente e, in attesa di sviluppi di mercato, non possono non rendersi conto che stravolgere tutto di domenica in domenica rischia di alimentare confusione. In principio fu 3-5-2, poi 3-4-1-2 e 3-4-2-1 fino al ritorno al 3-5-2 con Knezovic e Quirini titolari dopo una serie di pregresse bocciature. E la prova complessiva, specialmente nel primo tempo, è specchio fedele di un momento di caos e calo fisico che consente anche ad avversari ampiamente alla portata come Latina e Crotone di strappare punti alla Bersagliera.

Il club sta inoltre valutando anche una protesta nei confronti della classe arbitrale. Pubblicamente l'indicazione è quella di mantenere un profilo basso e gettare acqua sul fuoco, ma la proprietà ha lasciato lo stadio scura in volto lamentando una difformità di giudizio. Così come accaduto contro la Casertana e a Latina, l'arbitro ha perdonato il gioco falloso e ostruzionistico degli avversari tenendo i cartellini nel taschino anche a cospetto di interventi durissimo, salvo poi estrarre due gialli alla Salernitana alla prima occasione. Ma l'elenco dei torti è piuttosto lungo: rigore generoso concesso al Sorrento, penalty negati con Monopoli, Atalanta23 e Giugliano, otto reti annullate anche con l'ausilio dell'FVS (un record per la categoria), la sospensione di Toma Mbei dopo gli erroracci in Salernitana-Cerignola, un rigore non visto nel derby interno con la Cavese. Un dossier che certificherebbe una serie di punti che mancano alla classifica anche a causa degli sbagli delle giacchette nere. "Siamo stanchi di queste direzioni arbitrali" si legge in una nota emessa sui social da parte della tifoseria organizzata "la società ha avuto il demerito di non allestire una corazzata, ma notiamo una disparità di trattamento tra noi e altre big del girone. Si intervenga a tutela di chi è stanco di torti palesi". Ieri alla Salernitana è stato annullato un gol per presunto fallo di mano di Matino, mentre a nulla sono valse le due card che Raffaele ha chiesto di giocare per interventi sospetti nell'area del Crotone. Con annesse perdite di tempo, lamentele e polemiche che riaprono il dibattito sull'effettiva utilità dell'FVS senza immagini chiare e con una media di 2-3 minuti minimo a revisione.

Quella di ieri è stata però soprattutto la serata della grande paura, con il difensore Luca Villa che ha subito un durissimo colpo alla testa restando a terra privo di sensi. Scene da brividi all'Arechi, con calciatori granata agitatissimi, Liguori in lacrime e Donnarumma che è corso a bordo campo per prendere la barella e aiutare in prima persona il compagno in difficoltà invocando il tempestivo ingresso in campo dell'ambulanza. Solo dopo 3, interminabili minuti l'ex Padova ha ripreso conoscenza, mentre Faggiano rassicurava i 13mila dell'Arechi tirando un sospiro di sollievo. Gli esami strumentali hanno escluso problematiche serie, il calciatore ha trascorso la notte presso l'ospedale Ruggi di Salerno a scopo precauzionale e costantemente sotto osservazione dei dottori. Si tratta di un trauma cranico senza conseguenze, resterà solo un brutto ricordo. A breve si capirà se potrà tornare a lavoro già in settimana o se slitterà tutto alla partita col Potenza in programma tra 14 giorni all'Arechi. Serataccia anche per Cabianca, rientrato dopo 40 giorni in infermeria, tra i migliori in campo per mezz'ora e poi ko per problemi muscolari. Il difensore di proprietà della Cremonese ha lasciato il terreno di gioco in lacrime, si teme un altro lungo stop e un arrivederci al 2026. "Ha lavorato bene in settimana, era recuperato e ha svolto un'ottima settimana di allenamenti" la risposta di Raffaele, rassicurato anche dallo staff medico nel corso della rifinitura di domenica. La società vuol vederci chiaro anche in questo caso.

A proposito di società, va da sè che le principali responsabilità dei limiti della Salernitana vadano attribuite al tandem Iervolino-Milan. Dopo due clamorose e meritate retrocessioni di fila, frutto di mercati al risparmio e di promesse non mantenute, Salerno avrebbe meritato l'allestimento di una corazzata che potesse provare a vincere la C a mani basse. Invece Raffaele ha svolto il ritiro in modalità cantiere aperto, chiedendo giocatore che pare non siano arrivati o sollecitando l'acquisto di rinforzi a più riprese salvo poi ritrovarsi metaforicamente bacchettato dal club in un'intervista post coppa col Sorrento. A questa squadra servono un difensore centrale rapido, un esterno destro, un centrocampista di interdizione, un vice Capomaggio e un attaccante. In merito circolano già i primi nomi. Capuano resta il sogno per la difesa ma non lascerà Terni, Imputato del Monopoli è obiettivo dichiarato, in avanti piacciono molto Lescano, Bruzzaniti e Cuppone. In uscita ci saranno valutazioni su Ubani (proprietà del Lecce), Frascatore e Varone, uno dei colpi di luglio che Raffaele sta utilizzando col contagocce. Tutto dipenderà dal budget che la proprietà metterà a disposizione del ds che, nel frattempo, ha l'accordo col Pescara per acquisire il cartellino di Ferraris. Cosa aspetta Iervolino?

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