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Sogni infranti con Roma e Reggina, la svolta con la Romulea: la storia di Carlucci

ESCLUSIVA TMW - Sogni infranti con Roma e Reggina, la svolta con la Romulea: la storia di Carlucci
© foto di S.S. Romulea
lunedì 23 ottobre 2023, 18:34Altre Notizie
di Claudia Marrone

"Arriviamo da un ripescaggio come miglior seconda del campionato Promozione, tutti ci hanno creduto come la Cenerentola del torneo perché, eccezion fatta per 3-4 elementi che passano i 25 anni, siamo tutti ragazzi giovani: per gli altri è un difetto, per noi un elemento a nostro favore. Quando sei giovane sei più sfrontato, tiene bene il ritmo atletico... aver subito una sola sconfitta, e avere battuto le big come Civitavecchia e Pomezia ha significato tanto": così, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, Gabriele Carlucci, ex stellina della Roma e ora in Eccellenza alla Romulea.

Esterno alto e non prima punta, il classe 2002 è quarto nella classifica marcatori del Girone A del Lazio, preceduto solo da tre attaccanti, e distante dalla vetta di sole 4 reti. Sei quelle da lui segnate, in altrettante gare, 10 quelle del capocannoniere (Alessio Damiani della W3 Maccarese). Qualità innate, quelle di Carlucci, perfezionate poi negli anni alla Roma: "Quello giallorosso è un ottimo settore giovanile, dove c'è tanta competitività, basti pensare che io ho giocato con gente del calibro di Zalewski, Bove, Cancellieri, Calafiori. Ho giocato con le formazioni dall'Under 15 fino all'Under 18, e tutte le stagioni sono andate bene, il lavoro fisico e atletico era molto ma crescevo sotto tanti aspetti, tanto che ero stato confermato per la stagione in Primavera, fino almeno a due giorni dopo aver fatto le visite mediche: con una chiamata, l'allora Ds Morgan De Sanctis mi disse che mi avrebbero svincolato. E così in effetti è stato".

Ti ha però notato la Reggina, con cui sei stato aggregato anche in prima squadra.
"Si, è vero. Quando rimasi svincolato Gianluca Falsini, che avevo avuto all'Under 16 alla Roma, mi ha chiamato, e per due anni sono rimasto a Reggio. Il primo anno in Primavera ho giocato 20 gare mettendo a referto 8 gol e sei assist, poi la prima squadra ha deciso di aggregarmi per la stagione in Serie B, ma dopo sei mesi, seppur da fuori quota, ho deciso richiesto di tornare in Primavera, per giocare: 9 gol e 5 assist, mi sentivo soddisfatto".

Cosa è successo dopo?
"Ho avuto la possibilità di andare in Serie C, alla Viterbese, ma per alcune situazioni non relative al campo non si è concretizzato il mio approdo in gialloblù. Una brutta delusione, avevo perso la voglia di giocare perché non vedevo mai premiato quanto avevo fatto. Ma la chiamata della Romulea, insieme poi all'incontro con il mio agente (Marco Severi, ndr), hanno cambiato le cose. Sono stati punti di svolta".

Scendere dalla Serie B alla Promozione è quasi un atto di coraggio.
"No, è semplicemente un passo indietro per tornare a farne in avanti. Qua ho ritrovato la voglia, mi sono rimesso in gioco perché vivo in un ambiente che mi dà fiducia e non mi mette in dubbio: rifarei mille volte questa scelta. L'ambiente è incredibile, dopo due giorni ero già integrato con tutta la squadra, la società è straordinaria, e anche con il mister c'è un ottimo rapporto".

Non ti fai mancare niente, sei anche tra i protagonisti del calciotto romano. Che effetto fa giocare con Totti?
"Con lui ho giocato una finale di Coppa di calciotto, e una SuperCoppa Europea vinta, ma non c'è solo Totti: con noi ci sono anche Moscardelli, è venuto Floro Flores, Sodinha... è bello viverli da vicino è un'esperienza che mi arricchisce. Confrontarsi con i campioni è sempre bello, ti insegnano comunque qualcosa. Un qualcosa che spero di potarmi dietro per potermi riprendere quel futuro che tanto voglio".

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