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Francesco Casagrande: "Grande carattere del Cagliari, quando doveva vincere ci riusciva"

Francesco Casagrande: "Grande carattere del Cagliari, quando doveva vincere ci riusciva"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
ieri alle 06:54Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte Matteo Bordiga per tuttocagliari.net

L’ex centrocampista del Cagliari Francesco Casagrande, intervistato da Tuttocagliari.net, promuove la stagione disputata dai ragazzi di Davide Nicola, rimarcandone la compattezza e l’unità di intenti ostentate soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà.

Francesco, venti sconfitte – di cui ben nove subite in casa – ci consentono di archiviare quella appena conclusa come un’annata positiva, alla luce della salvezza giunta con una settimana d’anticipo?

“Parto dal presupposto che, almeno secondo me, in realtà il Cagliari è andato molto meglio rispetto all’anno scorso. Ha fatto soffrire meno i tifosi, incamerando di fatto la salvezza virtuale con qualche giornata d’anticipo e sigillandola poi con la brillante vittoria casalinga ottenuta a spese del Venezia. Io tutto sommato considero positiva la stagione dei rossoblù: in alcune partite si sono viste anche delle buone cose. E Nicola, in certe circostanze, è stato abile a scegliere di non rischiare la sconfitta per portare a casa quel punticino che alla fine, sommato agli altri risultati, ha contribuito a blindare la salvezza.
In definitiva, le cose sono andate proprio come avevo immaginato all’inizio del campionato: la squadra si è salvata senza troppi patemi d’animo.”

Il Cagliari quest’anno diverse volte – forse troppe – ha dato l'impressione di rendere al cento per cento delle proprie possibilità solo quando si trovava spalle al muro, con l’acqua alla gola. Dopo una vittoria o una serie di buoni risultati, invece, gli isolani tendevano ad accontentarsi e ad abbassare la tensione, giocando con una certa superficialità e “mollezza”. Si tratta di un problema tecnico o, piuttosto, di mancanza di mentalità vincente?

“Questo è un problema annoso e molto diffuso nel calcio.
Si tratta di un atteggiamento che rientra nello spirito di parecchi calciatori: quando sei relativamente appagato dai inconsciamente qualcosa in meno rispetto a quello che fai quando hai il vitale bisogno dei tre punti. Pensiamo al Milan di Fonseca prima e di Conceicao poi: quante volte ha iniziato il match col piede sbagliato e poi, una volta andato pesantemente sotto, ha cambiato registro e ha recuperato – o ribaltato – la partita? La realtà è che poche squadre mantengono la stessa determinazione e la stessa cattiveria agonistica in ogni gara e per tutto l’anno. Ricordo la Juventus di qualche anno fa, e poche altre. Inconsapevolmente ti rilassi e, anche se magari il mister prova a spronarti, il tuo rendimento in campo non è lo stesso rispetto a quello offerto in altre occasioni. Questo è capitato pure al Cagliari di Nicola, che però ha avuto il merito di centrare puntualmente i tre punti ogni volta che ne aveva veramente bisogno. Insomma, su un dato di fatto penso che siamo tutti d’accordo: il carattere a Luperto e compagni non manca di certo.”

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