Jonas Eriksson rivela i metodi di Collina: "Ci scansionava quasi nudi, mi sentivo umiliato"

L’ex arbitro internazionale svedese Jonas Eriksson ha svelato nel suo libro House of Cards - di cui The Guardian ha pubblicato un estratto - alcuni episodi inediti sui metodi di Pierluigi Collina, quando l’ex fischietto italiano era capo della Commissione Arbitrale UEFA e responsabile FIFA: "Eravamo tutti in fila, in biancheria intima. I migliori arbitri d’Europa, modelli di integrità e professionalità... ma nessuno osava dire una parola", racconta Eriksson. "Collina ci osservava dall’alto in basso con uno sguardo glaciale, in silenzio. Era inquietante".
Secondo il racconto, durante i corsi annuali UEFA gli arbitri venivano sottoposti a controlli fisici minuziosi: "Salivamo sulla bilancia uno per uno. Io trattenevo il respiro, sperando di pesare meno. L’istruttore annunciava a voce alta: ‘Eriksson, Svezia, 96,2 chili’. Poi sentivo gli occhi di Collina scansionare il mio corpo quasi nudo. Mi sono sentito umiliato: un adulto costretto a essere giudicato così".
Successivamente venivano misurati diversi parametri corporei per calcolare la percentuale di grasso, comunicata ad alta voce davanti a tutti: "Il mio valore era 18,7%. Tutti lo sentirono", scrive l’ex arbitro, che ha diretto 142 partite internazionali, tra Mondiali, Europei e Champions League. Eriksson ricorda che la prima volta fu nell’autunno del 2010 e ammette di non aver avuto il coraggio di opporsi: "Sapevamo che criticare Collina significava la fine della carriera. Se avessi parlato, non avrei più arbitrato una partita internazionale".
