"Non riesco a credere che ci stiamo dicendo addio": Robertson affranto per 'MacJota'

La scomparsa fulminea di Diogo Jota, attaccante del Liverpool, all'età di 28 anni in seguito ad un incidente stradale non solo ha sconvolto l'intero universo del calcio ma ha messo in difficoltà anche tutti i compagni di squadra con cui ha condiviso ricordi indelebili. L'ultimo, per tempistica e importanza, il trionfo in Premier League sotto la guida di Arne Slot. E non poteva mancare certamente il pensiero toccante di Andrew Robertson, terzino sinistro dei Reds che ha scritto di suo pugno su Instagram quanto segue in memoria del numero 20:
"Quello a cui sto pensando di più in questo momento è la famiglia. La sua perdita è troppo grande da sopportare. Mi dispiace così tanto che abbiano perso due anime così preziose – Diogo e Andre. Per la squadra e il Club, cercheremo di affrontare questo insieme… per tutto il tempo che servirà. Per me, voglio parlare del mio amico. Il mio compagno. Il tipo che amavo e che mi mancherà terribilmente. Potrei parlare di lui come giocatore per ore, ma niente di tutto ciò sembra avere importanza ora. È l’uomo. La persona. Era davvero una brava persona. Il migliore.
Così autentico. Semplice e vero. Pieno d’amore per le persone a cui teneva. Pieno di gioia. Era il giocatore straniero più britannico che abbia mai incontrato. Scherzavamo sul fatto che fosse davvero irlandese… Io cercavo ovviamente di rivendicarlo come scozzese. Lo chiamavo persino Diogo MacJota. Guardavamo insieme le freccette, ci divertivamo con le corse dei cavalli.
Andare a Cheltenham questa stagione è stato un momento indimenticabile – uno dei migliori che abbiamo avuto. L’ultima volta che l’ho visto è stato il giorno più felice della sua vita – il giorno del suo matrimonio. Voglio ricordare il suo sorriso incessante di quel giorno magico. Quanto fosse colmo d’amore per sua moglie e la sua famiglia. Non riesco a credere che ci stiamo dicendo addio. È troppo presto, e fa così male. Ma grazie per essere stato nella mia vita, amico – e per averla resa migliore. Ti voglio bene, Diogo".
