Premier League, il punto: Arsenal al top, blackout Liverpool. Sunderland e Bournemouth, wow
Diamo uno sguardo alla Premier League, perché a giudicare dalla scorsa stagione le gerarchie si sono nettamente ribaltate. Dall'Arsenal capolista agli scivoloni continui del Liverpool, passando per le novità Sunderland e un Chelsea di Maresca che arranca. Fino ai due club di Manchester, a pari punti ma con due facce diverse.
La prima della classe
Sarà la volta buona per l'Arsenal? Mikel Arteta e i suoi ragazzi bramano la Premier League da diversi anni ormai, senza essere mai riusciti a intralciare le altre grandi favorite e poi campionesse, ossia Manchester City e Liverpool in ultima battuta. Questa stagione però sembra esserci un'aria frizzantina dalle parti dei Gunners, generata dalle 7 vittorie su 9 partite e l'unica sconfitta con i Reds che non ha inficiato il resto del percorso. Gli acquisti di Zubimendi, Eze, Gyokeres, Madueke e non solo hanno dato quella linfa vitale e una potenza di fuoco che mancava al reparto offensivo. Sedici i gol realizzati finora, ma il dato impressionante riguarda le reti subite: solo 3 in 9 impegni. E con 22 punti l'Arsenal si gode la vista dalla cima della classifica.
Prima inseguitrice
Lo spagnolo Andoni Iraola romperà l'egemonia di Pep Guardiola in Premier? Chi lo sa, ma nel frattempo il suo Bournemouth, come l'Arsenal, ha perso solo un incontro (col Liverpool ad Anfield). La difesa quest'anno balla un po' troppo (11 gol incassati), complici le perdite pesanti di Huijsen e Kerkez. Ma l'attacco gira che è una meraviglia, al pari di quello dei Gunners, tallonati a -4 in classifica.
Il flop meno atteso
Liverpool, che combini? L'avvio di stagione è stato da cuori forti, condito da 5 vittorie di fila, poi dal k.o. contro il Crystal Palace il buio assoluto. E le 4 sconfitte consecutive tra Premier e Champions League - oltre che il lutto di Diogo Jota insito nello spogliatoio - hanno lasciato scorie insanabili. E la sconfitta per 3-2 contro il Brentford lo ha testimoniato. I campioni d'Inghilterra in carica sono addirittura fuori dalla zona Europa, sotto United e City, a un punto di vantaggio dal Chelsea di Maresca. E la difesa è un colabrodo: 14 i gol concessi in 9 partite.
Tottenham alla ribalta, che impatto del Sunderland
L'effetto Thomas Frank è evidente, il Tottenham è sull'ultimo gradino del podio a quota 17 e una quantità di centri rifilati agli avversari (17) che supera addirittura la prima e seconda forza della Premier. Quello che è riuscito, finora, al nuovo allenatore degli Spurs però è la solidità difensiva assegnata ai campioni di Europa League: solamente 7 reti concesse in 9 partite finora. Romero, Van de Ven e Danso collaborano per rendere realtà la roccaforte. Il terzo posto però è pienamente condiviso con il Sunderland, favola ad occhi aperti: la neopromossa non ha tirato indietro la gamba al suo ritorno nella massima serie e in estate si è rinforzata parecchio. Da Diarra (ex Strasburgo costato 31,5 milioni) passando per Adingra (24,4 milioni), Le Fée dalla Roma (23 milioni), fino a Granit Xhaka e l'esubero del PSG Mukiele. La ricetta di mister Le Bris è riuscita e il risultato è sotto gli occhi di tutti: 5 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte che valgono oro per il momento.
Le due sponde di Manchester
Guardiola si è lasciato alle spalle la scorsa stagione tremenda, falcidiato da infortuni e una serie di risultati negativi che ne ha minato alcune consapevolezze. Ma al Manchester City l'avvio di stagione è stato discreto, seppur costellato da qualche k.o. di troppo (3) tra Tottenham, Brighton e in ultima battuta Aston Villa. Per questo l'Arsenal dista 6 lunghezze, mentre la grande nota di merito va al Manchester United che si è rimboccato le maniche per ripulirsi dalle macchie di della peggior annata di sempre - quella passata in termini di piazzamento e punti - e il mese di ottobre è stato incredibile per Ruben Amorim: 3 successi su 3 contro Sunderland, Liverpool e Brighton. Due delle quali ben al di sopra per piazzamento in classifica. Quel che resta da limare è la permeabilità della retroguardia (14 reti subite in 9 incontri).
Lotta salvezza
Il Wolverhampton sta vivendo un incubo: 2 punti in 9 gare sono da mani nei capelli per gli uomini di Vitor Pereira, la seconda peggior difesa (19 gol presi) fin qui in Premier League. Allarme rosso costante anche dalle parti del West Ham, retroguardia più bucata in Inghilterra e con 7 debacle racimolate a questo punto. Per finire il grande disastro Nottingham Forest, tra il licenziamento di Espirito Santo all'allontanamento precoce di Postecoglou, ora Sean Dyche sta cercando di riportare serenità in una squadra reduce da un mercato milionario in estate (Ndoye, McAtee e Hutchinson solo alcuni esempi). Risultato? Penultimo posto in classifica e la miseria di 5 reti trovate.
CLASSIFICA
1. Arsenal 22
2. Bournemouth 18
3. Sunderland 17
4. Tottenham 17
5. Manchester City 16
6. Manchester United 16
7. Liverpool 15
8. Aston Villa 15
9. Chelsea 14
10. Crystal Palace 13
11. Brentford 13
12. Newcastle 12
13. Brighton 12
14. Everton 11
15. Leeds 11
16. Burnley 10
17. Fulham 8
18. Nottingham Forest 5
19. West Ham 4
20. Wolverhampton 2
Classifica cannonieri
1. Haaland 11 gol
2. Semenyo 6 gol, Igor Thiago 6 gol
3. Mateta 5 gol, Welbeck 5 gol
4. Anthony 4 gol, Mbeumo 4 gol, Isidor 4 gol, Kroupi 4 gol, Woltemade 4 gol
5. Gakpo 3 gol, Richarlison 3 gol, Salah 3 gol, Bowen 3 gol, Ekitike 3 gol, E.Fernandez 3 gol, Ndiaye 3 gol, Sarr 3 gol, Bruno Guimaraes 3 gol, Caicedo 3 gol, Gyokeres 3 gol, Van de Ven 3 gol











