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Hamraoui: "L'aggressione subita ha cambiato la mia vita. Anche i media sono colpevoli"

Hamraoui: "L'aggressione subita ha cambiato la mia vita. Anche i media sono colpevoli"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 20 settembre 2022, 22:49Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Dopo gli sviluppi delle ultime settimane relative all'aggressione subita la centrocampista del PSG femminile Kheira Hamraoui ha rotto il silenzio per parlare di quella serata di un anno fa: "Dopo lunghissimi mesi di sofferenza, ho deciso di rompere il silenzio. Non dimenticherò mai quella sera del 4 novembre 2021. Mi perseguita notte e giorno. Quella serata buia che ha cambiato la mia vita personale e professionale, la mia vita di donna e di calciatrice. Questa triste sera in cui pensavo di morire quando due uomini incappucciati mi hanno costretto a scendere da un veicolo. Mi hanno picchiato con sbarre di ferro, mirando principalmente alla mia parte inferiore del corpo. Quella sera il loro obiettivo era semplice: portarmi via con estrema violenza il mio strumento di lavoro rompendomi le gambe e porre fine alla mia carriera. - continua la francese - A seguito di questa esperienza così traumatica che si è trasformata in un'ingiustizia assoluta, sono stata vittima di una sorprendente cabala mediatica con l'obiettivo di offuscare la mia immagine e la mia vita privata. Lo scopo era quello di allontanare l'opinione pubblica dalla verità: io sono una vittima. Certamente non colpevole, tranne probabilmente per essermi murata nel silenzio che si addice alla mia modestia. E di aver permesso che prendesse piede un brusio mediatico di incredibile violenza che ha distrutto noi, i miei cari e me. Per lunghissimi mesi dopo la mia aggressione, sono stato ingiustamente insultato in campo, molestato sui social media e minacciato di morte. Tuttavia, ho cercato di mantenere con tutte le mie forze la mia passione e di rimanere professionale. Questo periodo è sicuramente uno dei più difficili della mia vita di donna e di top atleta. Tanto più che l'avventura della Francia, così importante per me, ora si scrive senza di me. Oggi confido nella giustizia in modo che la verità venga fuori e il mio onore sia lavato. Non vedo l'ora che il mio nome venga nuovamente associato solo alle pagine sportive e lasci le colonne legali".

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