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Pagelle a caso: Brozovic e il suo futuro, i primi sei mesi di Mou, oh Atalanta…, il ritorno di Allegri, l’esempio Lautaro, la certezza Vlahovic, il caso-Salernitana. E quei due là…

Pagelle a caso: Brozovic e il suo futuro, i primi sei mesi di Mou, oh Atalanta…, il ritorno di Allegri, l’esempio Lautaro, la certezza Vlahovic, il caso-Salernitana. E quei due là… TUTTO mercato WEB
martedì 28 dicembre 2021, 08:45Editoriale
di Fabrizio Biasin

Siamo alla fine dell’anno, andiamo con delle pagelle a caso.

Brozovic 10-
È il miglior giocatore della serie A. Ommamma, mica a scatola chiusa, ma nel girone di andata appena terminato certamente sì. Non si ferma mai, sbaglia pochissimo, è un’iradiddio, chiude un 2021 praticamente perfetto. Il “meno” dipende da una vergognosa questione personale legata al rinnovo. Il frugoletto prolungherà il suo contratto con l’Inter? Club ed entourage del giocatore continuano a trattare per trovare un punto d'incontro. E questo significa due cose: 1) Non lo hanno ancora trovato. 2) Contano di trovarlo. Serenità.

Mourinho 6
7 al personaggio, sempre stratosferico, 5 all’allenatore perché - proprio in quanto illuminato - può dare molto di più, anche dal punto di vista della strategia. Definirlo “bollito” è una boiata, ma dopo sei mesi di adattamento deve dare una vera identità a una squadra che ancora non ce l’ha. Se c’è uno in grado di raggiungere l’obiettivo, è l’uomo di Setubal.

Eriksen e Kjaer 10
Uno per quello che è stato nei primi sei mesi dell’anno (la “chiave” di Conte per completare la squadra-scudetto) e per quello che ha dovuto passare, l’altro per altrettanti sei mesi semi-perfetti e per quello che ha fatto “quel giorno là”.

Atalanta 8
Ok, è uscita dalla Champions. Ok, non è più una sorpresa. Ok, non ha ancora vinto nulla. Ma è una società modello, perfetta a gestire “le sue cose”, in grado di rischiare e fare cose che in Italia non fa quasi più nessuno (20 milioni per Musso, 22 per Boga). Bravissimi.

Allegri 5
Il qui presente è un grande fan del tecnico che piace a pochi (e figuratevi quest’anno), ma proprio per questo il voto non può essere sufficiente. Pensava di poter tappare da solo il buco lasciato da Ronaldo, ha peccato di presunzione. Troppe Juventus diverse, ancora poche certezze. Da lui ci si aspetta che trovi “la soluzione”, cosa che tra l’altro gli riesce sempre. È probabile che alla fine riesca a battezzare un 11 realmente affidabile, bisogna capire se basterà per portare la Juve dove è sempre stata (nell’Europa dei grandi).

Conte 8
Un allenatore da 10 e lode che, però, ha scelto di non credere nel gruppo che ha ampiamente contribuito a rendere vincente. L’altro giorno ha detto così: “Inter campione d'inverno? La continuità dell'Inter fa piacere perchè è la prosecuzione di un lavoro che abbiamo fatto e lo stanno facendo in maniera egregia. I nerazzurri hanno posto basi per stare lì tanti anni. Toccherà agli altri inseguire. Magari tornerò in Italia un giorno per ribaltare nuovamente i pronostici". Ecco, con tutto il rispetto, si tratta di chiacchiere: nessun tecnico - ed è normalissimo - spera che una squadra faccia bene senza di lui. E comunque, se era così convinto della forza dell’Inter, gli sarebbe bastato fare una cosa: andare avanti.

Lautaro 9
Non tanto per quello che ha fatto sul campo, che è comunque molto, ma per l’esempio che ha dato a tutta una serie di calciatori “più innamorati del loro procuratore che della loro squadra” (cit. Arrivabene). Ha rinnovato il suo contratto a cifre “umane”, poteva fregarsene. Ad avercene.

Vlahovic 8
È forte. Del tipo che il luogo comune “magari con una maglia “pesante” non rende” vale per molti giocatori, ma difficilmente per lui. Beato chi se lo piglia…

Salernitana 3
Questa gravissima insufficienza non è indirizzata alla squadra, ma a chi non le ha impedito di schiantarsi. Un sistema serio non concede deroghe, soprattutto se sa che non porteranno a nulla. In questo caso bastava un criceto per capire come sarebbero andate le cose, hanno preferito far finta di nulla. Sciagurati.

Vialli 10
Scegliamo lui come esempio di un gruppo che ha realizzato un capolavoro, scegliamo lui perché chi ha visto il “dietro alle quinte” si è reso conto di che uomo sia. Stop.

Oh, buon anno.

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