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Panchine: cambi da record. E ora parte la rivoluzione

Panchine: cambi da record. E ora parte la rivoluzioneTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 8 giugno 2024, 19:38Editoriale
di Luca Marchetti

Doveva essere il mese degli allenatori e mese degli allenatori è stato, anzi sarà. Nel giro di altri pochi giorni e si sistemeranno anche le ultime panchine che mancano (almeno in serie A, perché poi di conseguenza si scenderà anche in B e in C a completare gli organici).
E così la grande rivoluzione dell’estate si sta completando. E non c’è stata mai una rivoluzione così profonda, peraltro anche con grandi sorprese. Non sono a livello italiano ma anche a livello internazionale. Pensate a Chelsea e Bayern Monaco, tanto per dirne due e alla sorpresa che hanno generato le assunzioni di Maresca e Kompany.

In pochissimi (4) in Italia hanno confermato: Inter conferma Inzaghi, anzi arriverà anche il prolungamento di Simone la prossima settimana., l’Atalanta rimane con Gasperini (che dovrà decidere se accettare l’offerta dei suoi dirigenti per un anno in piùù), il Genoa (che continua con Gilardino), Empoli (che dopo l’impresa continua con Nicola)

La maggior parte ha cambiato o cambierà (11): Milan (aspetta solo l’ufficialità di Fonseca), Juventus (la prossima settimana ci sarà la firma sul triennale per Tiago Motta), Bologna (Italiano), Lazio (che ha divorziato da Tudor e che ora abbreccerà ufficialmente Baroni nelle prossime ore), Fiorentina (2 anni più opzione per Palladino), Torino (che sceglierà Vanoli, anche se sarà costretto a pagare la clausola al Venezia che non cede), Napoli (che con l’arrivo di Conte ha visto risollevare l’entusiasmo di una tifoseria), Monza (Nesta un anno più uno legato alla salvezza), Verona (Zanetti ai dettagli). Poi ci sono Udinese e Cagliari che ancora non hanno deciso con chi progettare questa nuova stagione e stanno accarezzando idee diverse, in attesa di poter scegliere con decisione.

Non abbiamo contato in questa classifica la Roma (De Rossi arrivato durante la scorsa stagione) e il Lecce (con Gotti anche lui arrivato in corso d’opera) che non hanno lo stesso allenatore con cui hanno iniziato lo scorso campionato. Poi ci sono le tre retrocesse, che certamente cambieranno (Frosinone, Empoli e Salernitana). E le tre promosse: Parma, che prosegue con Pecchia, Como, che prosegue con Fabregas e Venezia che invece dovrà lasciar andare Vanoli
Insomma della scorsa serie A soltanto in 4 hanno dato continuità al progetto della passata stagione, tutti gli altri hanno cambiato. Se aggiungiamo anche le tre neo promosse, chi conferma sale a 6. Chi cambia rispetto a tre settimane fa addirittura a 12. Farà bene tutto questo cambiamento? Ragioniamo tanto sulla progettualità e sulla capacità di aspettare, ma obiettivamente poi tutta questa pazienza e tutto questo tempo il calcio non te lo concede. Va anche detto però a ragion del vero che lo scorso anno avevano cambiato in pochi.

Ora che tutto (o quasi) sembra definito, si arriverà ai calciatori. E quindi ala costruzione della squadra. C’è chi ha già fatto molto (Inter) perché magari non molto aveva da fare, c’è chi ha le idee molto chiare su dove dover intervenire (vedi Milan e Napoli), c’è chi dovrà capirlo anche dal mercato e dalle offerte che arriveranno (Juve). Ma ci aspetta un’estate calda. E non a caso le temperature sono cominciate a diventare estive proprio in questi giorni!

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