Che bel campionato ma quanti giudizi affrettati! E su Leao dico che…
Sono state disputate solo cinque giornate ed è già un gran caos, sia in senso positivo che negativo. In testa alla classifica della Serie A c’è il Torino dell’esordiente Vanoli. Allo storico club granata non accadeva da 47 anni di essere primo in solitaria… E che dire dell’Udinese? Ha perso l’ultima partita con la Roma ma è al secondo posto, in compagnia del Napoli di Conte. Doverosa citazione anche per l’Empoli: nove punti in cinque giornate sono tanti. Incredibilmente, le cosiddette big stanno faticando. La Juventus, partita a razzo, non prende mai gol ma non segna da tre partite. Inter e Milan sono a braccetto dopo il Derby… Insomma, un inizio di campionato effervescente e con tante sorprese inattese. Colpa della nuova Champions League che condiziona chi la gioca? Forse, oppure è solo un bellissimo avvio di stagione…
Quando non c’è un leader, c’è chi parla, immediatamente, di “livello appiattito”. Non credo che sia così. La sensazione è che tutte le squadre, anche le più piccole (almeno sulla carta), scendano in campo per provare a vincere le partite. Nessuno si accontenta più di prenderne pochi, tutti provano sempre a portare a casa i tre punti. Un atteggiamento che, in certi casi, premia, come si vede dall’attuale classifica. Il mercato estivo, aperto troppo a lungo, ha fatto danni? Può essere ma è stato “aperto e lungo” per tutti i club, quindi…
Sono solo cinque giornate, eppure c’è chi ha voluto intervenire prontamente (Roma, esonero De Rossi) e chi era pronto a farlo (Milan, possibile esonero Fonseca se il Derby fosse finito male). Si leggono critiche anche all’Inter e perfino nei confronti di Inzaghi, uno che ne ha sbagliate poche, pochissime di partite.
Come sempre, si esagera con i giudizi e non si tiene mai in conto che, nel calcio, come in qualsiasi altro sport, si vince e si perde… a volte si pareggia (almeno nel calcio).
Gustiamoci questo equilibrio, sperando che continui a lungo, così da rendere il campionato divertente e stimolante (non si può vivere solo d’Europa, no?). Chi sta deludendo, potrebbe rilanciarsi a stretto giro, come fatto da Fonseca. Chi sta andando al massimo, potrebbe bloccarsi di colpo. È il bello del calcio…
Tuttavia, visto che tutti si lanciano in giudizi che assaporano di sentenze, mi lancio nel mio “insindacabile giudizio”. Riguarda Leao… Ormai sono spesso a San Siro a vedere il Milan. Leao mi sembra cambiato… E’ molto più vocale con i compagni ma anche meno paziente quando non riceve palla. Non so se si senta “divino” ma l’impressione che dà è di uno che sa di essere forte e che può dimostrarlo in qualsiasi momento. In effetti, credo proprio che sia così. Leao è fortissimo e può decidere le partite con una sola giocata. Va preso per quello che è, ossia un fenomeno “da singola giocata”. Serve al Milan uno così? Assolutamente sì, a patto che quella “meravigliosa singola giocata” si manifesti spesso. Senza almeno una magia, Leao diventa un giocatore scomodo da difendere e sopportare…