Bastoni vuole rimanere nerazzurro, ma per l'Inter non vale un'offerta da top player


I tifosi dell'Inter possono stare tranquilli, non c'è motivo per cui debbano preoccuparsi. Lo ha detto, all'uscita dalla sede nerazzurra, Tullio Tinti, rivendicando, da signore del mercato, di non essere stato lui a mettere in giro voci sul possibile addio di Alessandro Bastoni. Tranquillo, però, ha fatto una gran brutta fine secondo la saggezza popolare. E la patata si riscalda nelle mani della dirigenza nerazzurra, all'indomani dell'ennesimo appuntamento con l'agente del difensore italiano.

Tra il dire e il fare. La volontà di Bastoni, ha assicurato Tinti, è quella di rimanere all'Inter, la squadra della quale è tifoso e la cui araldica si è persino tatuato sul corpo. Nel mezzo, però, nonostante le smentite di rito, c'è l'innegabile interesse, anche internazionale, per il miglior difensore italiano della sua generazione. E soprattutto il piccolo mare da coprire fra domanda e offerta. A oggi, la richiesta di Bastoni e del suo entourage si avvicina ai 7 milioni di euro a stagione. La proposta nerazzurra, considerando i bonus, sfiora i 5 milioni. È una forbice abbastanza ampia, comunque inferiore ai due milioni, anche se da entrambe le parti vige l'ottimismo perché l'idea di fondo è rinnovare i rispettivi voti.

Bastoni per l'Inter non è un top player. È una distanza, però, che segna lo status del giocatore nello spogliatoio nerazzurro. Se arrivare ai 7 milioni significherebbe sforare il tetto ingaggi e infatti non è quello il reale obiettivo della trattativa, i 6 milioni annuali - grossomodo quello che percepiscono i giocatori più pagati come Lautaro e Brozovic, al netto di Lukaku e del decreto crescita - sono un traguardo inevitabile per chiudere la trattativa con la classica fumata bianca. Al di là del conto in banca, è una questione di equilibri: l'offerta attuale porrebbe Bastoni al di sotto dei top player nerazzurri. In una società che, prigioniera anche delle proprie difficoltà a trovare sostituti per ragioni economiche, si appresta a rinnovare De Vrij a poco meno di 4 milioni annui e Dzeko appena sotto i 5. Carta d'identità alla mano, e non solo, l'ex Parma è un giocatore che vale (molto) di più dell'olandese o del bosniaco, senza troppi giri di parole. Al netto dei gusti personali, del resto, Bastoni è allo stato attuale il miglior giocatore dell'Inter quantomeno per appetibilità sul mercato. Complice la spada di Damocle del contratto in scadenza nel 2024, sul quale il giocatore non vuole forzare ma che resta un tema della negoziazione, nell'anno in cui ci sarà da sostituire Skriniar perso a zero. Un dettaglio da non trascurare, nel delicato gioco delle parti che è qualsiasi trattativa.