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Cagliari, mister Pisacane: "Juventus? Non ci sono partite facili, dobbiamo provare a fare la nostra partita"

Cagliari, mister Pisacane: "Juventus? Non ci sono partite facili, dobbiamo provare a fare la nostra partita"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Di Leonardo - TuttoCagliari.net
Oggi alle 13:10Serie A
Elena Accardi

Nella sala stampa del CRAI Sport Center di Assemini, mister Fabio Pisacane ha tenuto la conferenza stampa per presentare il match che il suo Cagliari affronterà sabato contro la Juventus. Una partita sicuramente complicata per i rossoblù, che contro la Vecchia Signora non potranno mai abbassare la guardia. Di seguito le parole del tecnico dei sardi ai media.

Ore 12:10 L'inizio della conferenza stampa è previsto tra 20 minuti.

Ore 12:35 La conferenza comincerà con qualche minuto di ritardo.

Ore 12:40 Inizia la conferenza stampa.

Facciamo un passo indietro sulla partita contro il Genoa...
"Come detto a caldo, c’era tantissima amarezza dopo il risultato contro il Genoa. L’umore non era dei migliori, prendere tre gol in uno scontro diretto non fa mai piacere. Posso dirvi che è stata una partita da sensazioni molto contrastanti. La squadra ha messo fuori qualcosa ma ci sono state anche delle lacune nella fase difensiva. Solo con il lavoro quotidiano si può migliorare. Si poteva vincere ma si poteva anche perdere. Prendere dei gol dispiace sempre. Se con il Como abbiamo avuto una solidità difensiva contro il Genoa non abbiamo fatto lo stesso tipo di partita. Siamo andati a prenderli da subito e abbiamo sbagliato certe scelte. In primis la colpa è mia, ma questo pareggio a me e allo staff ha lasciato qualche spunto positivo".

Che Juventus vi aspettate?
"La Juve in questo momento è al livello del Como se guardiamo la classifica. Non ci sono partite facili, ma partono tutte dallo 0-0. Dobbiamo credere nelle nostre qualità e provare a fare la nostra partita".

Come sta la squadra a livello di infortuni?
"Mina ha subito una botta, è in dubbio. Se non gioca Mina abbiamo altri giocatori, non mi piace piangermi addosso o cercare alibi. Abbiamo una rosa di 26/27 giocatori, mi sento di dire che i ragazzi debbano sentire che la squadra ha bisogno di tutti! Rimangono ai box Zé Pedro e Belotti, gli altri sono arruolabili. Dipende dal nostro approccio, non dalla partita. Anche con Lazio e Como erano trasferte difficili ma ci siamo ben distinti. Abbiamo reagito dopo le sconfitte, questa è una qualità della squadra. Non dipende dai ragazzi ma dal lavoro mio e del mio staff! Giocatori come Folorunsho mi stanno dando valide alternative, può essere impiegato in diverse occasioni. Contro il Genoa, per me, Adopo ha giocato bene, mentre Prati poteva fare decisamente meglio".

L'infortunio di Belotti ha condizionato il gruppo?
"Il concetto dell’infortunio di Belotti è un concetto ormai superato. Dopo 10-11 partite è difficile fare un bilancio, ci vuole ancora un po' di tempo. Tanti gol li abbiamo presi da palla inattiva, ci sono delle difficoltà quando concedi, ma queste difficoltà dipendono anche da che tipo di partita voglia fare, che tipo di strategia vogliamo avere".

Come sta vedendo Gaetano?
"Gaetano è un giocatore come tutti gli altri. Quando gioca accende la luce, ma la strategia era di andare uomo contro uomo contro il Genoa ed ecco perché non è partito titolare. Lui è ancora alla ricerca della migliore condizione e mi auguro che in breve tempo possa ritornare al suo standard".

La ricerca della qualità sta stritolando la tecnica?
"È un'analisi interessante e pone degli interrogativi. Nella prima parte abbiamo posto determinati automatismi, e stavamo facendo bene. Poi non sempre una squadra come il Cagliari può vedere determinati gesti tecnici, ma deve badare al sodo. Il Cagliari ha come valore il sacrificio e molte squadre hanno basato le proprie vittorie anche sul lavoro dei difensori. Se vogliamo vedere una squadra votata all'attacco e poi prendere cinque gol a me non sta bene. Non credo che da oggi fino al termine del campionato vedrete un Cagliari stile Barcellona".

Tornando sulla Juventus, pensa che il cambio di allenatore possa aver dato uno sprint in più?
"Il cambio della guida tecnica certifica le difficoltà di questo campionato. La Juve ha preso un top allenatore, e le difficoltà diventano ancora più grandi. La gara presenta delle insidie, ma noi dovremo fare leva sull'entusiasmo. Cercheremo di approfittare dell'eventuale stanchezza accumulata durante la gara di Champions".

Il gol di Esposito ha dato nuova linfa all'attaccante e alla squadra?
"Il gol per un attaccante è la punta dell’iceberg; è importante il gol per lui e per gli attaccanti in generale. Così gli attaccanti possono sbloccarsi mentalmente per fare altre giocate".

Che emozione sarà tornare allo Stadium, questa volta da allenatore?
"Mi ricordo la prima volta che sono entrato allo Stadium, ci fu il primo rigore col VAR, quello di Farias. In quel momento ho sentito di aver raggiunto il punto più alto. Per uno come me giocare in posti come quelli è magnifico. Ricordo anche quando, un po’ di anni dopo, ho marcato CR7, è stato sicuramente emozionante".

Ore 13:09 Termina la conferenza stampa.

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