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Caso Donnarumma, Turci: "Non avrà problemi a trovare altra squadra e a guidare la Nazionale"

Caso Donnarumma, Turci: "Non avrà problemi a trovare altra squadra e a guidare la Nazionale"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 05:15Serie A
di Simone Bernabei
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TMW Radio / TMWRadio Calciomercato e Ritiri
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Ai microfoni di TMW Radio durante 'Calciomercato e Ritiri', l'ex portiere Luigi Turci si è espresso sul caso Donnarumma: "Per quanto possa pesare la delusione su Donnarumma, Gigio troverà sicuramente una squadra all’altezza che gli permetterà di andare avanti nella sua carriera. Non penso ci saranno problemi anche per la nazionale, un portiere come Donnarumma darà continuità alle proprie performance e la nazionale non avrà alcuno svantaggio. La situazione è paradossale, siamo al limite del paradosso. Ho letto le dichiarazioni di Luis Enrique, ci ha messo la faccia e gli fa onore, ma quando un allenatore dice che Donnarumma è un portiere fantastico e una persona straordinaria, ma cerco altro, questo è paradossale”.

È più una questione tecnica o economica?
“La questione tecnica non è in discussione, è paradossale dire che qualcuno possa cercare un portiere con caratteristiche diverse da Donnarumma. Abbiamo visto lo scorso anno che a prescindere dalla costruzione dal basso, se il PSG ha vinto la Champions l’ha vinta per ben altri motivi. Parliamo della manifestazione più importante, ho avuto la fortuna di allenare Gigio al Milan e all’inizio c’era un allenatore che faceva della costruzione dal basso il suo fiore all’occhiello ed era Giampaolo. Gigio è stato il più positivo di tutti in quel periodo, per intelligenza tattica e capacità tecnica. Trovo che la questione sfiori il ridicolo. Sulla questione economica è vero che ci sono sempre stati problemi con i rinnovi di Donnarumma e il PSG si è ridimensionato negli ultimi anni, Gigio era arrivato con Messi, Neymar e Mbappé in rosa. Solo loro tre guadagnavano quanto la gestione annua di non so quante squadre. Questo ridimensionamento ha portato a qualche attrito, ma quando Donnarumma è arrivato guadagnava un terzo o un quarto di quella triade. Rinnovare il miglior portiere del mondo non doveva essere una problematica, ma uno sbocco naturale”.

Può essere stata anche una scelta caratteriale quella del PSG?
“Conosco Gigio per averci lavorato insieme, è una persona di un’umiltà enorme. È un ragazzo di un’altra epoca per quanto è legato a famiglia e tradizioni, è di una semplicità unica e sa perfettamente da dove viene. Non è mai stato una primadonna e non lo sarà mai, ritengo ancora una volta paradossale quanto è successo. Il Paris Saint Germain ha dovuto investire 40 milioni di euro per Chevalier e non gli daranno due lire di stipendio, un’operazione da oltre 50 milioni che anche dal punto di vista aziendale non so quanto possa essere intelligente”.

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