Chi sarà il nuovo uomo mercato della Roma? Da Maurice a Vivell, i profili dei 4 nomi forti

Da qualche giorno è ufficiale l'addio di Tiago Pinto dal ruolo di general manager della Roma e in casa giallorossa si dibatte già su chi andrà a prendere il posto lasciato vacante dal dirigente portoghese nel futuro più prossimo. Quattro nomi più in auge, tutti dall'estero.

FLORIAN MAURICE - Il nome più caldo tra tutti è il suo. Maurice, nato da dirigente nel Lione, è dall'estate del 2020 al vertice del Rennes che tanto bene sta facendo in campo nazionale e non solo, oltre ad aver prodotto grandi talenti in casa. Per dare un'idea della qualità del suo lavoro a Rennes, qualche operazione. Maurice è stato l'uomo che ha portato in rossonero calciatori del calibro di Terrier o del bomber che oggi fa impazzire tutti, Guirassy, ma anche quel Theate pagato quasi 20 milioni al Bologna. E poi gli acquisti di Doku e Aguerd, presi a 26 e 4 milioni di euro per poi rivenderli in Premier League rispettivamente per 60 milioni di euro al Man City il primo e per 35 al West Ham il secondo. Sulle cessioni, ha l'aura dello specialista: oltre a quelle già citate, da segnalare le ricche partenze di Camavinga, dato al Real Madrid ancora ragazzino, ma anche di Edouard Mendy, dato al Chelsea per quasi 25 milioni, o ancora del baby wonderkid Tel, ceduto al Bayern per 20. Ultimo ma non ultimo, un certo legame già pregresso con la Serie A: negli anni hanno giocato nel suo Rennes i vari Rugani, Dalbert, Alfred Gomis, Lauriente... Il nome di Florian Maurice forse tra i meno conosciuti della lista, ma ha decisamente i suoi perché.

MARCO NEPPE - Tra tutti i nomi presi in esame in questo articolo, il meno in vista anche e soprattutto perché Neppe è un uomo del Bayern Monaco in piena regola. Partito dieci anni fa da scout del club bavarese, Neppe ha poi scalato le gerarchie interne arrivando a ricoprire il ruolo di capo scout per quattro anni e qualche mese, dall'estate 2017 fino all'inverno del 2021. Per lui quello è stato il momento di un'altra promozione, quella a direttore tecnico del grande club bavarese. Se Neppe è il nome meno "di grido" tra quelli in orbita Roma, non può certo passare inosservato come però da ormai quasi tre anni occupi uno dei ruoli al vertice di una delle squadre in cima alle gerarchie del grande calcio europeo. Un profilo attraente per voglia di grandeur della Roma, per puntare al tetto e non soltanto per quanto riguarda l'Italia.

JORG SCHMADTKE - Quando si parla di Schmadtke c'è da raccontare di uno dei dirigenti più importanti e rispettati dell'intero movimento tedesco. La sua carriera dirigenziale è iniziata e si è svolta per la gran parte del tempo entro i confini del suo paese natale. Partito dall'Hannover, in cui ha scalato i ruoli dal 2009 fino all'addio nel 2013, ha poi proseguito tra Colonia e Wolfsburg prima di affiancare Klopp a Liverpool dall'estate scorsa. Tra i tanti membri dello staff che daranno l'addio a fine stagione c'è anche il suo nome. Una curiosità, fu lui ai tempi di Wolfsburg a cedere un certo Osimhen, uno che poi avremmo conosciuto bene nel nostro campionato, a soli 3 milioni di euro ai belgi dello Charleroi.

CHRISTOPHER VIVELL - La sua carriera è iniziata da analista e scout dell'Hoffenheim, finché non è diventato uno scudiero Red Bull. Partendo da Salisburgo, ha scalato fino ad arrivare a Lipsia dove, tra il 2020 e il 2022, ha assunto un ruolo centrale nella gestione delle dinamiche societarie e di mercato. In Austria aveva portato talenti del calibro di Haaland e Adeyemi, in Germania devono a lui gli acquisti di Gvardiol, Andre Silva o... Angelino, ultimo arrivato a Roma. Quindi il grande salto nel vuoto a dicembre 2022, qualche mese di Chelsea in cui la situazione non gli permette di lavorare come avrebbe voluto, fino al momento in cui c'è stato da dare l'addio. Senza squadra da allora, potrebbe accoglierlo ora la Roma.

In foto, Florian Maurice