Como-Bologna 2-2, le pagelle: Castro cambia la gara, Cutrone segna. Perla di Iling Jr
Risultato finale: Como-Bologna 2-2
COMO
Audero 6 - Nel primo tempo assiste alla sfida da spettatore non pagante. Nella ripresa non è chiamato a interventi straordinari, ma risponde presente alle sollecitazioni avversarie. Incolpevole sui due gol.
Iovine 6 - Attento in fase difensiva, concedendo poco e nulla a Odgaard. Quando può avanza palla al piede e dà manforte anche nella metà campo avversaria. Nella ripresa contiene.
Kempf 5,5 - Ordinato, deciso negli interventi e sempre in anticipo su Dallinga, che di fatto viene neutralizzato. Fatica di più, invece, con Castro e da uno della sua fisicità non ci si aspetta che venga spostato da Castro nell'azione del 2-2.
Dossena 6 - Tiene alto il livello dell’attenzione fin quando resta in campo. Nel primo tempo sfiora anche la gioia personale con un colpo di testa che termina alto di poco. Dopo l'ora di gioco costretto ad alzare bandiera bianca (Dal 68’ Goldaniga 5,5 - Entra con determinazione, ma svanisce subito. Un po' in confusione sul forcing finale del Bologna, sfortunata la deviazione sull'1-2 avversario).
Moreno 5,5 - Spigliato e propositivo, reattivo anche nell’uno contro uno con Orsolini. È un punto di riferimento per i compagni e Fabregas. Brivido quando causa il possibile penalty, poi trasformato in punizione dal limite, ma ha l’alibi della spinta dell’avversario. In apprensione con l'ingresso di Iling, che dalla sua zona di competenza costruisce il 2-2, trovando proprio lo spazio lasciato all'ex Liverpool.
Perrone 6 - Gioca con personalità, garantisce qualità e conferma di avere una visione di gioco straordinaria. Abbina anche i muscoli al cervello: legge in anticipo le intenzioni degli avversari e chiude tutte le linee di passaggio.
Sergi Roberto 6 - Feeling con Perrone che sembra esistere già da tempo, nonostante siano due volti nuovi del Como 2024/25. Padrone del centrocampo, tocca un’infinità di palloni, cala dopo l'ora di gioco (Dall’88’ Braunoder s.v.).
Strefezza 6,5 - Da destra a sinistra, poi sulla trequarti; in attacco e in difesa. È l’uomo-ovunque, con la sua rapidità riesce a ribaltare il fronte. Un piccolo genio all’opera, a cui manca solo il gol per celebrare una partenza scoppiettante in Serie A: la chance se la crea, sbaglia incredibilmente (Dall’88’ Mazzitelli s.v.).
Paz 6 - Si muove tra le linee, affianca Cutrone oppure rifinisce alle sue spalle. Ha una voglia matta di diventare protagonista e lo si vede nella foga che mette per andare a ringhiare su ogni pallone. Gioiellino.
Fadera 6 - Manda in confusione la difesa avversaria ogni volta anche riparte palla al piede. La mossa a sorpresa di Fabregas ha pagato, ma si divora incredibilmente il 3-1 (Dal 78’ Da Cunha 6 - Dà gamba nel finale).
Cutrone 7 - Causa l’autorete di Casale, ha almeno un altro paio di occasioni per lasciare il segno e lotta come un leone su ogni Pallone. Ha lo spirito che I tifosi vogliono vedere ed è anche decisivo. Meglio da solo che in coppia con Belotti (Dal 78’ Belotti 5 - Si divora un gol già fatto di testa, spedendo a lato. Poca roba).
Cesc Fabregas 6 - La squadra gioca un bel calcio, con le idee abbastanza chiare. E ha già i suoi leader: la coppia Perrone-Roberto a centrocampo, Kempf in difesa, Paz tra le linee e Cutrone in avanti. La sosta è servita, il 4-2-3-1 sembra dare maggiore equilibrio a una squadra che non può fare a meno della qualità. Ora serve lavorare soprattutto sulla solidità difensiva e sulla continuità nell'arco dei novanta minuti.
BOLOGNA
Skorupski 6 - È attento su ogni traiettoria che piove nell’area piccola, ma non può effettivamente nulla sulla sfortunata deviazione in porta di Casale.
Posch 6 - Come un diesel: timido all’inizio, poi con il passare dei minuti capisce che c’è bisogno anche di qualche sua cavalcata in avanti per rompere gli schemi.
Beukema 5,5 - Non particolarmente brillante, sia in marcatura che nei duelli uno contro uno. Cutrone lo manda in affanno in più di un’occasione. E nella ripresa rischia grosso, come Casale, su un paio di ripartenze.
Casale 5,5 - Nonostante l’autorete, che nel calcio può capitare, tiene botta con il fisico ai movimenti di Cutrone. E sul finire del primo tempo salva su una conclusione “sicura” dell’attaccante. Troppi rischi nel secondo tempo (Dall’81’ Lucumì s.v.).
Miranda 5 - Quando Iovine e Strefezza decidono di cambiare passo, lui fatica a contenerli. Concede troppo spazio a Cutrone in occasione del 2-0. Si vede poco e nulla, invece, oltre la linea mediana.
Aebischer 5 - Particolarmente lento e macchinoso, si ritrova spesso a inseguire i centrocampisti avversari (Dal 46’ Fabbian 6 - Un paio di conclusioni, dà qualità e imprevedibilità sulla trequarti).
Freuler 6 - Nel primo tempo non sale in cattedra e si vede, l’intera squadra fatica a gestire il pallone e lui non riesce a dettare i tempi come vorrebbe. Poco filtro anche alla difesa. Nel finale suona la carica.
Pobega 6 - Diversi inserimenti, con e senza palla. Ha pure un’occasione, su un cross dalla destra, ma ci arriva scomposto e senza creare problemi ad Audero. Tanto movimento e suona la carica con il palo colpito nella ripresa.
Orsolini 5 - Sua l’unica vera occasione da gol del Bologna nel primo tempo, con un tiro forte in diagonale che termina fuori di poco. Ma è l’unico squillo di una partita in cui non riesce a fare la differenza (Dal 63’ Iling 7 - Con la sua velocità crea non pochi grattacapi a Moreno. E poi, al 91', esce dal cilindro un gioiello che vale un punto prezioso).
Dallinga 5 - Praticamente non pervenuto. Stretto nella morsa da Dossena e Kempf, non riesce a entrare nel vivo del gioco e a far salire la squadra. Impalpabile (Dal 63’ Castro 7,5 - È l'uomo della partita, entra e cambia la storia. Prima segna da rapace dell'area di rigore l'1-2, dopodiché serve a Iling la palla del pareggio dopo un ottimo lavoro di sfondamento).
Odgaard 5,5 - Iovine lo contiene, ma con estrema facilità. Non è vivace come suo solito e soprattutto nell’ultima giocata è spesso impreciso. Da un suo tiro, deviato, nasce l'azione che riapre la gara (Dall’81’ Ndoye s.v.).
Vincenzo Italiano 6,5 - Poco Bologna nel primo tempo, con il Como che ha pure le occasioni per dilagare e non le sfrutta con Strefezza e Fadera. Una partita scialba e senza grandi occasioni, fino a quando con i cambi non sistema tutto: dentro Fabbian, Castro e Iling e nel finale arriva un pareggio d'oro. Che serva da iniezione di fiducia.