Daile urla di Lotito ai casi Acerbi e Peruzzi: dopo i botti pre-Natale, la Lazio cerca serenità

Non si è fatta mancare niente, la Lazio, nell’ultima settimana pre festività. Prima il mix esplosivo della cena di Natale, con 7 giocatori che hanno abbandonato anzitempo la festa e soprattutto con il maxi rimprovero di Lotito dal palco. Poi, in ordine, il caso Acerbi (scoppiato ulteriormente dopo Venezia), la positività di Immobile e la polemica di Peruzzi, che non sapeva di essere in diretta, contro Lotito e Tare. Senza dimenticare le voci di una presunta litigata tra Sarri e Milinkovic, che sui social - dopo la vittoria al Penzo - ha chiarito la situazione: “Viste tante chiacchiere sul Sergente, ma a me non frega: l’importante è che la Lazio vince”.
Della serie: poteva andare peggio, poteva cadere un meteorite. Alla faccia del ‘Merry Christmas’, la Lazio arriva alle pausa scossa da una settimana (da mesi in generale) complessa e intensa. Che può compromettere il futuro di tanti giocatori, come Acerbi, il cui futuro a giugno non è più così scontato: ieri serra altro striscione per invocare il suo addio. Così come di altri componenti dello spogliatoio, che non hanno convinto Sarri - pronto a firmare fino al 2025 - e verranno venduti a gennaio per sbloccare il mercato in entrata.
In tutto ciò, nel mare mosso da una serie di tempeste improvvise, Sarri è riuscito a tenere ferma la barca biancoceleste e portarla al porto con il massimo bottino che c’era a disposizione: 3 punti col Genoa e 3 a Venezia. Due 3-1 di fila, senza Immobile, il leader e il punto di riferimento in campo e nello spogliatoio di Formello. Sei punti che hanno risistemato la classifica, restituito più fiducia e consentito alla Lazio di trovare un piccolo spazio di serenità per festeggiare il Natale. Che dovrà essere l’occasione giusta per ricaricare le pile, per iniziare l’anno senza i botti pre-Natale.
