Fiorentina, Vanoli: "Dobbiamo unirci, non metterci l'uno contro l'altro. Su Gud nessuna bugia"
Nel giorno di vigilia della sfida di Conference League tra Fiorentina e Dinamo Kiev, si tiene alle ore 12:00 presso il ‘Wind3 Media Center’ del Rocco B. Commisso Viola Park la conferenza stampa del tecnico dei viola Paolo Vanoli. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.
Ore 12.04 - inizio conferenza stampa
Vista la situazione in campionato, come si prepara la partita?
"Ogni partita è importante e domani cercheremo un risultato che ci serve per autostima e morale. Siamo concentrati su questo. Il chiarimento? Io con i ragazzi ci parlo sempre, oggi l'importante è non mettersi uno contro l'altro, ma unirci".
Può rispiegarci l'episodio del rigore?
"Io ho fatto il calciatore e quelli sono episodi che fanno parte del calcio. Nessuno ha detto bugie: c'erano gerarchie e Albert ha spiegato al tifoso perché non ha calciato. Lui ha detto la verità, come l'ho detta io. L'obiettivo di quel rigore era andare in vantaggio, sembra che sennò si stia parlando di un rigore sbagliato... io da questi ragazzi voglio il valore dell'umiltà, del coraggio, dell'unione. Per questo dico che strumentalizzare certi discorsi non mi piace: oggi conta il bene della Fiorentina. Questi sono tutti momenti che servono per uscirne".
Cosa intende Goretti con 'decisioni drastiche'?
"Oggi le scelte drastiche sono quelle in cui dobbiamo essere consapevoli della situazione e tirare fuori certi valori per trovare la prima vittoria. La prossima di campionato è come una finale".
Dopo sue pareggi, sono arrivate tre sconfitte: un bilancio?
"È stato un mese di alti e bassi. Dopo Genova sembrava che ci fosse stata una consapevolezza. Oggi trovare quei valori che ti possono portare fuori sono più importanti della tattica. A Sassuolo abbiamo giocato a calcio, poi l'episodio del 1-1 ci ha un po' destabilizzati. Noi dobbiamo reagire in questi momenti, perché solo l'unione può portarti fuori".
Come si interpreta la gara di domani e cosa rappresenta oggi la Conference?
"Provando a vincerla. Noi abbiamo questo impegno e può essere un aiuto morale. Poi dopo penseremo ad un altra finale. Chi va in campo dovrà dimostrare e dovrà dare un aiuto alla squadra. Ogni partita è importante".
In un mese non è cambiato nulla: si è dato un tempo?
"Non posso darmelo, il tempo è il presente. Cerco di lavorare ogni giorno per trasferire ai ragazzi ciò che serve da questa situazione. Se io riesco a trovare il clic, poi usciranno le qualità. Io oggi devo lavorare sulla testa, non sulla tattica. Oggi subentra la paura, a Reggio abbiamo toccato il fondo e io devo trovare il clic che so che hanno perché li vedo ogni giorno. L'unica cosa che mi sento di dire è che forse oggi devono fare un passo indietro sul loro status".
Non c'è il rischio che puntando sul carattere e non sulla qualità, le altre squadre siano più abituate?
"Noi dobbiamo metterci al livello di quelle che stanno sotto. Nel momento che noi ci riusciranno, usciranno le qualità".
Come stanno gli infortunati? Darà una chance domani a chi ha giocato meno
"Le chance le do a chi se le merita. Gli infortunati? Gosens si è fermato ancora per un piccolo fastidio e non ci sarà domani, lo valuteremo girono dopo giorno e speriamo di averlo domenica. Fazzini ha un problema alla caviglia, non lo recuperiamo domani ma spero di averlo con il Verona. Fagioli abbiamo scongiurato una microfattura, ma domani non ci sarà anche se contiamo di averlo per domenica".
Ore 12:31 fine conferenza stampa











