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Vlahovic Day, il ds del Partizan: "Già a 16 anni le big volevano Dusan, non Haaland"

ESCLUSIVA TMW - Vlahovic Day, il ds del Partizan: "Già a 16 anni le big volevano Dusan, non Haaland"
venerdì 28 gennaio 2022, 10:30Serie A
di Giacomo Iacobellis
fonte Dagli inviati a Belgrado, Giacomo Iacobellis e Dimitri Conti

È il giorno di Dusan Vlahovic. Il talento serbo, che proprio in queste ore festeggia 22 anni, svolgerà le visite mediche e metterà nero su bianco l'accordo con la Juventus: per lui contratto di quattro anni e mezzo da 7 milioni a stagione, per la Fiorentina 75 milioni di euro complessivi. Un trasferimento clamoroso e sorprendente, a cui TuttoMercatoWeb.com riserverà una giornata dedicata fra interviste, approfondimenti, aneddoti e immagini esclusive raccolti direttamente nella sua Belgrado dallo scorso ottobre fino a oggi.

Ivica Iliev è il direttore sportivo che ha trattato con la Fiorentina di Corvino il trasferimento di Dusan Vlahovic in Italia nel 2018. È stato proprio lui, vecchia conoscenza del calcio italiano per il suo passato fra Genoa e Messina, ad accoglierci nella casa del Partizan per raccontarci il nuovo colpo di mercato della Juve: "Vlahovic è un talento puro e sono convinto che possa diventare uno dei migliori centravanti d'Europa, anzi probabilmente lo è già. L'ho conosciuto bene quando era qui al Partizan e ho sempre saputo, dentro di me, che un giorno sarebbe arrivato in una delle squadre più forti al mondo. Adesso ce l'ha fatta", dichiara a TMW.

Ha un ricordo speciale legato a Vlahovic al Partizan?
"Ero appena diventato ds e venne a trovarmi il capo-scout di una delle più grandi squadre al mondo. Era il febbraio 2016, marzo al massimo. Bene, mi disse che in tutto il mondo non esisteva un talento come Vlahovic tra i classe 2000 e, cinque anni dopo, si può dire che avesse pienamente ragione. All'epoca ancora Haaland non si conosceva. Si vede che Dusan cresce ogni mese, neanche ogni anno. Mi dispiace che non sia potuto rimanere di più al Partizan, ma chissà che un giorno non possa tornare a casa... Quando se ne è andato sono stato malissimo, ero convinto non avesse ancora dato il suo massimo in prima squadra".

Cosa può portare Dusan alla Juventus?
"Lui pensa solo al campo e ha le sue idee su dove vuole arrivare. Ricordo che nei giorni liberi veniva ad allenarsi da solo, visto che la casa dei suoi genitori è vicino al nostro centro sportivo. Poi anche dopo gli allenamenti si fermava per provare i tiri in porta. Ha la strada giusta in mente, non guarda a destra o sinistra ma solo davanti a sé. Nella sua testa è forte, ha il carattere del campione e niente lo può spostare dal suo obiettivo. Così si arriva a certi livelli".

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