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Polverosi: "Commisso? Mancava l'Erdogan del calcio italiano..."

ESCLUSIVA TMW - Polverosi: "Commisso? Mancava l'Erdogan del calcio italiano..." TUTTO mercato WEB
venerdì 14 maggio 2021, 21:00Serie A
di Lorenzo Marucci

Alberto Polverosi, firma del Corriere dello Sport-Stadio, commenta l'attacco frontale di oggi di Rocco Commisso nei confronti dei giornalisti. E ai taccuini di Tuttomercatoweb.com sottolinea: "Ascoltando il monologo di Commisso, ho pensato subito che abbiamo trovato l'Erdogan del calcio italiano. Mancava qualcuno con quella statura morale e politica... Commisso ha difeso sé stesso e ha attaccato tutti gli altri. Francamente, comunque, a me non ha impressionato tanto, il patron viola dice questo da un anno e mezzo. Il problema è di cultura, rozza. Mi pare che di calcio ci sia ben poco. Dice che la stampa fa schifo, questo è il suo punto di vista. Però dice che ha cacciato Iachini perché ha ceduto alle pressioni della stampa. E' una cosa che trovo assurda: se lo ritiene così bravo, perché non lo conferma? Di sicuro Iachini lo stimo più io di lui, perché so che Beppe ha fatto un mezzo miracolo per salvare una squadra che peggio di così non poteva essere costruita. Ripeto, di calcio non c'è nulla nella conferenza di oggi, c'è un discorso politico sociale, della serie 'io metto i soldi e voi tutti zitti'. Si commenta da solo, non c'è dibattito e si parla di libro nero per alcuni giornalisti e libro grigio per altri. Io ho forte simpatia anche per l'Empoli e per Fiorentina-Empoli del prossimo anno mi chiedo se avrò l'autorizzazione per accedere al Franchi... Sono cose ripeto assurde. In Turchia hanno effetto, qui da noi per fortuna è diverso, grazie a chi ha lottato per darci libertà di espressione e di pensiero. Penso anche all'allenatore che verrà: deve vincere ma deve star zitto perché se ci sono errori non può dirlo...".

E Gattuso? "Mi viene la pelle d'oca per lui, che dice sempre ciò che pensa. Non so in questo clima di assolutismo quanto sia funzionale".

E la provocazione della vendita del club? "Avessi i soldi, la prenderei io la Fiorentina con una gestione che sarebbe più aderente ai principi tecnici rispetto ad ora. Di sicuro lui prima della Fiorentina ha fatto il giro delle sette chiese, ha cercato il Milan e altre società quindi la passione per il colore viola non so quanto sia forte. Ha passione per il colore verde dei dollari. Il resto sono provocazioni che fanno sorridere. Preoccupa l'incapacità di trovare un senso critico a quel che ha fatto. Ho ricostruito gli ultimi 5 anni viola, caratterizzati da 2 ottavi posti, poi il sedicesimo dell'ultimo anno dei Della Valle, poi il decimo dell'anno scorso e ora il tredicesimo. I punti di distacco da chi è arrivato in Europa in questi anni - nelle cinque stagioni - sono 100 da Roma e Lazio e 160 dal Napoli. Se vuoi lottare c'è da ricostruire, altrimenti la dimensione è questa. La Fiorentina in questi 5 anni ha fatto 2 punti in più della Sampdoria, gli stessi del Torino e pochi in più del Sassuolo. E' importante che chiarisca la dimensione, dove vuol portare la squadra. Manca la capacità di dire che qualcosa è stato sbagliato e se non c'è autocritica vedo un futuro grigio. Seguo la Fiorentina dal '79 e ho visto tante gestioni ma una cosa così non mi era mai capitata. Mai vista una società così mal messa. Mi dispiace".

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