Figuraccia Italia, Frattesi fa eco a Gattuso: "Quando si perde 4-1 bisogna chiedere scusa"
Una sconfitta che fa male quella dell'ultimo turno del girone I da parte dell'Italia contro la Norvegia (4-1) ieri sera a San Siro. Anche se il risultato non rispecchia appieno le dinamiche della partita, divisa a metà per due approcci completamente diversi da parte degli Azzurri, ma risultato per il quale "bisogna chiedere scusa" a detta del CT Gattuso. Perché la figuraccia è arrivata di fronte ai tifosi italiani.
Lo ha spiegato Davide Frattesi in mixed zone ai microfoni di Sport Mediaset: "Quando si perde 4-1 è difficile da spiegare la partita, bisogna chiaramente chiedere scusa. Ma è figlio del percorso fatto in questo girone di qualificazione, non abbiamo dimostrato di essere l'Italia che tutti conoscono". Il centrocampista azzurro e dell'Inter ha proseguito: "L'Italia è sempre stata una squadra che contro avversarie di blasone minore vinceva 4 o 5-0. Non è stato così, quindi è figlio di questo percorso che andrà raddrizzato in tutti i modi".
Quello che ha impressionato ieri della sconfitta casalinga rimediata dall'Italia, però, è stato il crollo mostrato alle prime offensive della Norvegia: "Se la difesa ha qualche problema... ma il pesce puzza dalla testa. Vuol dire che magari gli attaccanti hanno pressato male, i centrocampisti non hanno fatto filtro. Normale che se lasciamo il difensore da solo, al 90', con tutto il campo davanti diventa difficile da marcare l'avversario". Le reti subite, però sono differenti: "Il primo gol lo prendi perché c'è una deviazione", ricorda Frattesi. "Il secondo e il terzo sono gol che non devi concedere, devi stare appiccicato al risultato perché nel momento in cui prendi un gol e vai in difficoltà. Se vai sotto...".













