Fiorentina, Var, rigori, contestazione: al Franchi succede di tutto ma il pari non consola
“C'è sempre un gran sole a sorprenderci, nell'indifferenza degli arbitri, che stanno lì a leggere i monitor con le facce impassibili”. Prendiamo in prestito una strofa di una famosa canzone di Jovanotti per partire a parlare di Fiorentina-Bologna, una gara pesantemente condizionata da un metro di giudizio da parte del direttore di gara La Penna che ha lasciato parecchi interrogativi al termine del match. Ed è così che tra rigori, proteste, cartellini, espulsioni e VAR, la gara si è incanalata nel binario dell’irrazionalità e alla fine la Fiorentina è riuscita a portare a casa un punto insperato. Certo, quello che racconta il Franchi però è una situazione tutt’altro che felice, con la squadra ancora incapace di trovare una vittoria (eguagliato il record negativo dopo 8 giornate della stagione ‘77/‘78) e pesantemente criticata dai tifosi di casa.
Se già al termine dei primi 45 minuti gran parte dello stadio ha fischiato sonoramente Pioli e i suoi, è nella ripresa, con il gol del possibile 3-0 poi annullato a Dallinga, che il Franchi è diventato un vero e proprio catino infuocato: fischi, cori come “bisogna correre per vincere”, “se andiamo in B vi facciamo un c**o così” e “ci avete rotto il ca**o”, addirittura un furioso alterco in tribuna autorità tra alcuni supporters gigliati e il direttore generale Alessandro Ferrari, ripreso da alcuni video già divenuti virali mentre risponde con veemenza alle critiche. Ed è così che in questo clima da far west, prima il rigore trasformato da Gudmundsson, poi l’espulsione di Holm e infine l’altro rigore realizzato da Kean, fanno cambiare l’inerzia della gara, togliendo la Fiorentina da quel fastidioso ultimo posto.
Come detto, però, a salvarsi è il risultato e nient’altro in una squadra in cui anche stasera non ha funzionato niente o quasi. E Pioli si infastidisce, in conferenza stampa, quando qualcuno gli fa notare che la squadra presenta elementi in questo momento imbarazzanti. Fa bene il tecnico a difendere i propri calciatori, ma francamente si fa fatica a trovare aggettivi tanto più lusinghieri per alcuni elementi della rosa che in questo momento avrebbero un necessario bisogno di essere messi in discussione. Nel frattempo la Fiorentina è già a 9 punti dalla zona Europa e mercoledì c’è l’Inter a San Siro: senza una vittoria sarà la peggior partenza di sempre nella storia viola.











