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FOCUS TMW - Champions League, stasera il sorteggio. Le 32 squadre, le fasce e le formazioni

FOCUS TMW - Champions League, stasera il sorteggio. Le 32 squadre, le fasce e le formazioni TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 31 agosto 2023, 17:06Serie A
di Gaetano Mocciaro
fonte inviato a Montecarlo

Dopo tre anni, il Grimaldi Forum di Montecarlo torna ad ospitare il sorteggio della fase a gironi di Champions League: 32 squadre al via per l'ultima edizione col format che conosciamo. La cerimonia avrà inizio alle ore 18, quattro le squadre italiane presenti. Ecco le divisioni fascia e il coefficiente di difficoltà per ogni eventuale avversaria delle nostre rappresentanti:

PRIMA FASCIA

MANCHESTER CITY
I campioni d'Europa sono inevitabilmente i favoriti per la vittoria finale. Sono andati via pezzi di storia recente della squadra come Gundogan e Mahrez, in compenso ecco il colpo da novanta (milioni) in difesa, ossia Josko Gvardiol. Persa la Comminity Shield ai rigori, la squadra è partita forte in Premier League, unica ad aver vinto tutte e tre le partite in programma:

Formazione tipo (3-2-4-1): Ederson; Walker, Ruben Dias, GVARDIOL; Stones, Rodri; Bernardo Silva, KOVACIC, Foden, Grealish; Haaland. All. Pep Guardiola.

Coefficiente di difficoltà: 10/10

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SIVIGLIA
Una forza della natura in Europa League, un avversario alla portata in Champions. Gli andalusi sono tra le teste di serie più morbide in questo sorteggio. La storia della Champions parla chiaro: eliminazione nella fase a gironi nelle ultime due stagioni, ottavi di finale superati una sola volta nella storia. Squadra indebolita rispetto alla passata stagione con alcuni elementi, come Rakitic, invecchiati di un anno.

Formazione tipo (4-2-3-1): Dmitrovic; Navas, Badé, Gudelj, Acuña; Fernando, SOW; Suso, Rakitic, Lamela; En Nesyri. All. José Luis Mendilibar.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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BARCELLONA
Da qualche anno è una corsa affannosa per poter iscrivere i giocatori, fra cessioni ed espedienti fantasiosi. Il Barcellona si presenta ai nastri di partenza con una squadra comunque competitiva e ambiziosa, anche se un gradino sotto squadre del calibro di Manchester City e Bayern. Xavi dopo il flop al suo primo anno in Champions da tecnico, avrà fatto tesoro degli errori della stagione passata. In campo vecchie volpi che si esaltano in questi palcoscenici come Gundogan e Lewandowski. I blaugrana si presenteranno a questa edizione con un'arma in meno: il Camp Nou, demolito e in via di rifacimento. Giocare a Montjuic non è la stessa cosa.

Formazione tipo (4-3-3): Ter Stegen; Kounde, Araujo, Christensen, Balde; Pedri, De Jong, GUNDOGAN; Raphinha, Lewandowski, Gavi. All. Xavi.

Coefficiente di difficoltà: 9/10

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NAPOLI
Per molti, dopo l'esaltante fase a gironi, il Napoli era diventato fra i grandi favoriti della vittoria della Champions 2022/23. Ironia del destino un'italiana ha messo fine alla sua corsa. Questa volta le aspettative saranno maggiori, in compenso la vittoria della Serie A regala ai partenopei lo status di testa di serie e un sorteggio potenzialmente più semplice. Squadra sostanzialmente invariata, ad eccezione della cessione di Kim e che gioca a memoria. Il Napoli avrà il dovere questa volta di arrivare almeno tra le prime 8.

Formazione tipo (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Juan Jesus, Rrahmani, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. RUDI GARCIA.

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BAYERN MONACO
Sei volte campioni d'Europa, l'ultima nel 2020. Da allora tre eliminazioni ai quarti di finale: inaccettabile per una delle grandi favorite. Il Bayern si presenta ai nastri di partenza con una rivoluzione a livello dirigenziale e con mirati e importanti innesti, su tutti il centravanti: dopo il flop Mané è arrivato finalmente un numero 9 degno dell'eredità lasciata da Lewandowski. Harry Kane si è presentato in Bundesliga con 3 reti in 2 partite ed il grande rinforzo estivo. Riuscirà a sfatare la maledizione dei zero trofei vinti? Impressionante il cammino della squadra nella fase a gironi: le ultime due stagioni sono terminate a punteggio pieno e l'ultima squadra a fermare i bavaresi è stata l'Altético Madrid.

Formazione tipo (4-2-3-1): Ulreich; Mazraoui, KIM MIN-JAE, De Ligt, Davies; Kimmich, Goretzka; Gnabry, Musiala, Coman; KANE. All. Thomas Tuchel.

Coefficiente di difficoltà: 10/10

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PARIS SAINT-GERMAIN
Da qualche anno favorito d'obbligo, per le faraoniche campagne acquisti ma nonostante ciò la Champions del Paris Saint-Germain è un flop. Non è bastato l'acquisto record di Neymar e l'avergli affiancato Mbappé. Non è bastato nemmeno Messi, anzi: nelle ultime due stagioni sono arrivate due clamorose eliminazioni agli ottavi di finale. E più si va avanti e più le pressioni aumentano. Resta comunque una squadra da evitare assolutamente, almeno ai gironi.

Formazione tipo (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, SKRINIAR, Marquinhos, LUCAS HERNANDEZ; Fabian Ruiz, UGARTE, Zaire-Emery, ASENSIO, Mbappe, DEMBELE. All. LUIS ENRIQUE.

Coefficiente di difficoltà: 10/10

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BENFICA
Tra le rivelazioni della passata Champions League, il Benfica si ripresenta ai nastri di partenza col vantaggio di partire come testa di serie. Per le italiane sarebbe sicuramente una chiamata più morbida rispetto a Paris Saint-Germain, Manchester City e Bayern. Da due anni le aquile arrivano tra le migliori 8 e in questa stagione si possono avvalere del grande ritorno di Angel di Maria. Il dubbio davanti: Cabral è all'altezza del palcoscenico Champions? Per l'ex Fiorentina il compito di non dover far rimpiangere Gonçalo Ramos.

Formazione tipo (4-2-3-1): TRUBIN; Bah, Antonio Silva, Otamendi, JURASEK; Florentino, KOKCU; DI MARIA, Rafa, Joao Mario; CABRAL. All. Roger Schmidt.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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FEYENOORD
Campioni d'Olanda, sei anni dopo e protagonisti nelle ultime due stagioni di ottime campagne europee. Finalisti di Conference nel 2021, sono stati fermati ai quarti di finale di Europa League della passata stagione, sempre per mano della Roma. Come ogni squadra olandese, i migliori pezzi sono andati via. Il vero fuoriclasse del Feyenoord è il tecnico Arne Slot, che nel frattempo ha resistito alle sirene della Premier League. Occhio al messicano Gimenez in attacco, mentre l'ex viola Hancko ha fatto grandi progressi dalla sua esperienza in Italia. Ambiente caldo, ma nel complesso squadra più abbordabile tra le teste di serie:

Formazione tipo (4-3-3): Bijlow; Geertruida, Trauner, Hancko, Hartman; Wieffer, ZERROUKI, LINGR; STENGS, Gimenez, IVANUSEC. All. Arne Slot.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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SECONDA FASCIA

REAL MADRID
L'Inter avrà la fortuna di non pescarla; certamente per Napoli, Milan e Lazio il Real Madrid sarebbe la chiamata più tosta. Certo, sulla carta i blancos hanno qualcosa in meno rispetto alle ultime stagioni: non c'è più il pallone d'oro Benzema mentre Courtois ha praticamente compromesso la stagione. Manca un vero centravanti e in più Vinicius salterà le prime partite per infortunio. La certezza è Carlo Ancelotti, all'ultimo ballo prima di diventare il ct del Brasile. La squadra ha il DNA Champions ed è soprattutto nella fase a eliminazione diretta che si esalta, mentre può succedere che conceda qualcosa nella fase a gironi. Dopo le prime partite non ci sono dubbi su chi è il giocatore che sta meglio: Jude Bellingham si è presentato già con 4 reti nelle prime 3 partite di campionato ed è pronto a prendere per mano la squadra anche nella coppa più importante.

Formazione tipo (4-4-2): KEPA; Carvajal, Rudiger, Alaba, Camavinga; Kroos, Valverde, Modric, BELLINGHAM; Rodrygo, Vinicius. All. Carlo Ancelotti.

Coefficiente di difficoltà: 10/10

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MANCHESTER UNITED
Erik ten Hag, atto II. Il tecnico olandese dopo una buona prima stagione, che ha portato al Man United una Coppa di Lega, è atteso alla prova Champions. E per l'occasione sono stati spesi quasi 200 milioni di euro, che hanno portato in dote Onana, Mount e Hojlund. Il camerunese fin qui non sta convincendo parte della tifoseria, che rimpiange l'ex idolo David de Gea, mentre l'ex Atalanta non si è ancora visto per problemi alla schiena e punta a recuperare per l'esordio europeo. Squadra per il resto ben assortita per la competizione, con un paio di elementi che hanno alzato il trofeo più volte come Varane e Casemiro, più un giocatore come Bruno Fernandes che può fare la differenza e un Marcus Rashford cresciuto tantissimo nell'ultimo anno. Al resto ci pensa l'atmosfera di Old Trafford. Tra le chiamate al sorteggio da evitare.

Formazione tipo (4-3-3): ONANA; Dalot, Varane, Martinez, Shaw; MOUNT, Casemiro, Bruno Fernandes; Antony, HOJLUND, Rashford. All. Erik ten Hag.

Coefficiente di difficoltà: 9/10

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INTER
Nonostante la finale conquistata lo scorso anno l'Inter si ripresenta ai nastri di partenza nelle vesti di outsider. Sono andati via giocatore di grande spessore come Dzeko, Lukaku, Calhanoglu, Brozovic, Skriniar e Onana, sono arrivati però giocatori di esperienza internazionale come Sommer e Pavard, quest'ultimo campione del mondo con la Francia e d'Europa col Bayern. Cuadrado è un ottimo innesto considerando questi palcoscenici e sarà interessante vedere all'opera in una coppa europea Frattesi. Davanti qualcosina si è perso, Thuram e Arnautovic anche a livello internazionale non hanno lo stesso impatto di Dzeko e Lukaku. In compenso c'è una certezza come Lautaro. E poi in panchina un tecnico che ha dimostrato di esaltarsi nelle notti di gala. Si riparte nuovamente in seconda fila ma attenzione.

Formazione tipo (3-5-2): SOMMER; PAVARD, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, FRATTESI, Dimarco; THURAM, Lautaro. All. Simone Inzaghi.

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BORUSSIA DORTMUND
L'outsider per eccellenza, il Borussia Dortmund è tra quelle squadre che raramente sbagliano nella fase a gironi. Pescarla significa dover sfidare anche la bolgia del Signal Iduna Park, oltre ad affrontare una squadra affiatata che gioca un ottimo calcio. Edin Terzic è un uomo BVB, quello che serve per trasmettere il DNA giallonero ai giocatori. Ad aiutarlo alcuni senatori come Hummels e Reus, oltre a Emre Can che da quest'anno è il capitano. Qualità complessiva molto alta, giocatori di spessore tecncio importante come Brandt, frecce come Malen e Adeyemi e un vero 9 come Haller. Difetti? Non sempre la squadra ha dimostrato di saper reggere la pressione, basti vedere come è stata buttata via una Bundesliga già vinta.

Formazione tipo (4-1-4-1): Kobel; Ryerson, Sule, Hummels, BENSEBAINI; Emre Can; Malen, SABITZER, Brandt, Adeyemi; Haller. All. Edin Terzic.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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ATLETICO MADRID
Sbagliare stagione può capitare, all'Atlético è successo l'anno scorso arrivando ultimo nel suo girone di Champions dietro avversari che sembravano tutti alla portata. Uno smacco al quale Diego Simeone è determinato a porre rimedio, nonostante gli uomini a disposizione siano praticamente gli stessi della passata stagione. La qualità complessiva è comunque ottima, i meccanismi collaudati da anni e la stagione in Spagna è pure partita bene, con 10 reti segnate in 3 partite. I colchoneros hanno un'identità chiara, sono non spettacolari a vedersi ma dannatamente insidiosi e con una difesa difficilmente superabile. Non sono la squadra più forte del lotto di quelle di seconda fascia, ma sicuramente un avversario che è meglio evitare.

Formazione tipo (3-5-2): Oblak, Savic, Gimenez, Hermoso; Molina, De Paul, Koke, Lemar, Carrasco; Depay, Griezmann. All. Diego Simeone.

Coefficiente di difficoltà: 9/10

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LIPSIA
È il nuovo che avanza del calcio tedesco e internazionale. Una squadra giovane, di talento, che gioca un gran calcio e che promette di essere un'ammazza-grandi. E da un paio di stagioni stanno arrivando i primi raccolti dopo tanta semina, con due Coppe di Germania vinte e la Supercoppa tedesca in questa stagione, strapazzando il Bayern. Sono partiti diversi giocatori importanti e sono stati rimpiazzati con la solità modalità, ossia quella del giovane che ha già dimostrato di saper stare su determinati palcoscenici: è il caso di Castello Lukeba, gioiellino del Lione, di Openda che con i suoi gol ha portato il Lens in Champions e di Xavi Simons, tra i migliori giocatori della scorsa Eredivisie. Proprio la mancanza di esperienza nei palcoscenici più alti può essere un piccolo handicap, avversario comunque molto insidioso.

Formazione tipo (4-2-2-2): Gulacsi; Simakan, Orban, LUKEBA, Raum; Schlager, SEIWALD; XAVI SIMONS, Dani Olmo; OPENDA, Werner. All. Marco Rose.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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PORTO
Per capire il livello delle squadre inserite nella seconda fascia di sorteggio, basti pensare che il Porto è, almeno sulla carta, l'avversario più abbordabile. Una squadra che quasi sempre centra l'obiettivo del passaggio agli ottavi di finale e che riesce ogni tanto a entrare tra le migliori 8. L'avversaria che storicamente è kryptonite per le italiane: negli ultimi 10 anni sono cadute Napoli, Roma, Juventus e Milan. L'Inter nella passata edizione ha avuto la meglio della squadra di Sergio Conceiçao, ma con grande fatica. Squadra che lascia poco spazio allo spettacolo, ma ben organizzata ed estremamente efficace, che unisce il palleggio portohese alla strategia italiana

Formazione tipo (4-4-2): Diogo Costa; Joao Mario, Pepe, David Carmo, Zaidu; Galeno, Eustaquio, VARELA, Pepê; Taremi, Evanilson. All. Sergio Conceiçao.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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ARSENAL
Il grande ritorno in Champions dei Gunners dopo 7 anni. L'ultma volta c'era Arsène Wenger e l'avventura finì agli ottavi, con un doppio ko per 1-5 contro il Bayern. Entrati in quella che possiamo definire una vera e propria banter era, i londinesi stanno ritrovando gli splendori di un tempo grazie a Mikel Arteta. L'anno scorso la squadra ha sognato a lungo la vittoria in Premier League, quest'anno è la sfidante numero uno del Man City in patria e promette di tornare alla grande in Europa. Ed è andato via pure il tecnico Matthias Jaissle, addirittura alla vigilia dell'inizio della Bundesliga per trasferirsi in Arabia Saudita. Sono arrivati acquisti di prima qualità, come Declan Rice e Kai Havertz, che una Champions l'ha vinta segnando la rete decisiva. Non è tra le favorite per la vittoria finale ma piò essere la mina vagante.

Formazione tipo (4-1-4-1): Ramsdale; White, Saliba, Gabriel, Zinchenko; RICE; Saka, HAVERTZ, Odegaard, Martinelli; Gabriel Jesus. All. Mikel Arteta.

Coefficiente di difficoltà: 9/10

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TERZA FASCIA

SHAKHTAR DONETSK
La squadra a lungo più forte dell'Est Europa da 9 anni gioca lontano da Donetsk e dall'inizio della guerra in Ucraina è costretta a giocare all'estero. Una colonia brasiliana che ha lasciato spazio solo agli ucraini e che lentamente sta riprendendosi l'anima sudamericana. Nonostante tutti i problemi continuano a crescere i talenti, gli ultimi hanno portato fior di milioni come Mudryk e Trubin. Questo Shakhtar non è più una squadra particolarmente temuta ma non mancano delle individualità interessanti, come il giovane trequartista Georgiy Sudakov ed elementi d'esperienza come Stepanenko, Chygrynskyi e Rakitskyi. Alla guida della squadra un olandese, Partick van Leeuwen.

Formazione tipo (4-3-3): Riznyk; Konoplya, Bondar, Matvienko, AZAROVI; Bondarenko, Stepanenko, Sudakov; Zubkov, Traoré, NEWERTON. All. PATRICK VAN LEEUWEN.

Coefficiente di difficoltà: 6/10

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SALISBURGO
L'ottimo lavoro fatto negli anni dal Salisburgo in Europa League ha permesso all'Austria di conquistarsi di diritto un posto nella fase a gironi, togliendo alla Red Bull il disagio dei playoff, per moltissimi anni divenuti un ostacolo insormontabile. Come ogni anno diversi giocatori hanno preso altri lidi: Sesko e Seiwald vanno dal "fratello" Lipsia, Okafor al Lipsia, Adamu al Friburgo e Kohn al Monaco. La squadra ha comunque investito oltre 30 milioni per rinforzarsi, il target sempre quello dei giovanissimi, meglio se Under 20. Avversario che della freschezza fa la sua arma di forza, ma certamente non tra gli avversari più ostici nella corsa agli ottavi di finale. Occhi sul croato Sucic sulla trequarti e sul centrale difensivo serbo Pavlovic: entrambi sono destinati a diventare il prossimo anno uomini mercato.

Formazione tipo (4-3-1-2): Schlager, Dedic, Solet, Pavlovic, TERZIC; BIDSTRUP, Gourna-Douath, Kjaergaard; Sucic; Fernando, Koita All. GERHARD STRUBER.

Coefficiente di difficoltà: 6/10

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MILAN
Fare meglio della stagione passata sarà complicato e non è nemmeno l'obiettivo principale, ma questo Milan ha tutte le carte in regola per fare bene. La squadra sulla carta è migliorata ma sono cambiate le condizioni con cui si presenta al sorteggio: l'anno scorso da testa di serie, pescando avversarie abbordabili; stavolta in fascia tre con la probabilità di trovarsi di fronte avversarie più toste di Dinamo Zagabria, Salisburgo e Chelsea (che ha comunque vinto due volte contro i rossoneri). Proprio dai blues sono arrivati due giocatori che portano in dote esperienza internazionale e voglia di riscatto come Loftus-Cheek e Pulisic. Reijnders si è messo in mostra in Conference League, ma il palcoscenico della Champions sarà altra cosa. Chukwueze è stato invece protagonista dell'incredibile cavalcata del Villarreal nell'edizione 2021/22, arrivata fino alle semifinali. L'inizio di stagione della squadra è promettente, la qualificazione agli ottavi è l'obiettivo minimo e comunque alla portata.

Formazione tipo (4-3-3): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; LOFTUS-CHEEK, Krunic, REIJNDERS; PULISIC, Giroud, Leao. All. Stefano Pioli.

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BRAGA
Squadra che ha cambiato tantissimo, il Braga si ripresenta nel più prestigioso palcoscenico europeo 11 anni dopo. All'epoca dovette ringraziare lo sciagurato cucchiaio di Maicosuel che distrusse i sogni dell'Udinese. La squadra di Arthur Jorge per l'occasione ha deciso di dare esperienza alla rosa con gli innesti del 39enne José Fonte e del 36enne Joao Moutinho, che si aggiungono al già presente Pizzi. La stella è Ricardo Horta, capitano e trequartista: i suoi assist, 5 in 4 partite, sono stati determinanti in questi preliminari. Ha anche il gol facile, già 2 nelle prime 2 di campionato e 17 la passata stagione. Un gradino sotto Benfica e Porto, il Braga è destinato a un ruolo da comprimario: più realistico vederlo puntare al terzo posto, che vale l'Europa League, che gli ottavi di finale.

Formazione tipo (4-2-3-1): Matheus; GOMEZ, FONTE, NIAKATE, MARIN; Al-Musrati, MOUTINHO; RONY LOPES, Ricardo Horta, BRUMA; Ruiz. All. Arthur Jorge.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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PSV EINDHOVEN

Peter Bosz è tornato in patria dopo alcune esperienze non indimenticabili fra Germania e Francia. Raccoglie il testimone da Ruud van Nistelrooy il cui rapporto si è chiuso in modo burrascoso. Champions conquistata nonostante le cessioni a gennaio di Gakpo e Madueke. Nel frattempo sta crescendo la stella di Bakayoko, grande protagonista dei turni preliminari a suon di assist. Spazzate via Sturm Graz e Rangers, la squadra si presenta ai nastri di partenza in gran spolvero, con 2 vittorie in altrettante partite di Eredivisie. Squadra insidiosa e spettacolare, forse però non in grado di reggere l'urto della fase a gironi: ultima qualificazione agli ottavi nel 2015/16.

Formazione tipo (4-3-3): Benitez; DEST, Boscagli, Teze, Van Aanholt; Sangaré, SCHOUTEN, Veerman; Bakayoko, De Jong, LANG. All. PETER BOSZ.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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LAZIO
Lazio che torna in Champions League tre anni dopo. Allora si era in piena era Covid-19, stavolta ci sarà la possibilità di far godere i propri tifosi dell'esperienza. Molti i volti nuovi e c'è la grossa perdita di Sergej Milinkovic-Savic. Qualità complessiva molto buona e rosa ampia, fa tremare al momento solo l'inizio balbettante e la necessità di inserire al più presto i nuovi acqusti nei meccanismi. Il sorteggio può essere determinante: nel 2020 i biancocelesti pescarono lo Zenit, Dortmund e Brugge, andando poi agli ottavi di finale.

Formazione tipo (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, PELLEGRINI; KAMADA, ROVELLA, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Maurizio Sarri.

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STELLA ROSSA
Per la prima volta nella sua storia, lo Stella Rossa giocherà la fase a gironi senza passare dai preliminari. Merito dell'ottimo lavoro fatto in questi anni in Europa da parte dei club serbi. A Belgrado non si sono fatti trovare impreparati in sede di mercato. L'allenatore è l'israeliano Barak Bakhar, che per intenderci l'anno scorso ha fatto piangere la Juventus sulla panchina del Maccabi Haifa. Gioca con un 3-5-2 che punta a una certa solidità difensiva, importante in questo torneo per non prendere imbarcate. I nuovi acquisti Krasso (attaccante, dal Saint-Etienne), Olayinka (attaccante, dallo Slavia Praga) e Stamenica (centrocampista, dal Copenaghen) hanno innalzato il livello. Dietro il ritorno di Degenek copre il buco lasciato da Erakovic, ceduto allo Zenit. Squadra tra le più abbordabili del lotto, occhio però all'effetto "Marakana".

Formazione tipo (3-5-2): GLAZER; Mihajlovic, DEGENEK, Dragovic; Bukari, Stamenic, Ivanic, Kangwa, Mitrovic; KRASSO, OLAYINKA. All. Barak Bakhar.

Coefficiente di difficoltà: 5/10

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COPENAGHEN

I danesi si presentano a questa Champions dopo aver superato 3 turni: tutto facile con gli islandesi del Breidablik, poi avanti col brivido contro Sparta Praga e Rakow. Difficile aspettarsi un ruolo che non sia da comprimaria. Gironi superati solo una volta nella storia, nell'edizione 2010/11 e questa squadra non sembra poter ricalcare le gesta di quella di 13 anni fa. Non manca gente di una certa esperienza, come lo svedese Claesson a centrocampo e l'ala sinistra Elyounoussi, arrivato dal Southampton. Spicca il portiere Grabara, cercato in estate dalla Fiorentina e si rivede Vavro, che non ha lasciato grandi ricordi alla Lazio ma che in Danimarca ha trovato la sua dimensione, segnando anche un gol pesante ai playoff.

Formazione tipo (4-3-3): Grabara; Jelert, Vavro, Khocholava, MELING; Claesson, Falk, Lerager; Gonçalves, LARSSON, ELYOUNOUSSI. All. Jacob Neestrup.

Coefficiente di difficoltà: 5/10

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QUARTA FASCIA

YOUNG BOYS
Terza partecipazione in Champions per gli elvetici, sempre usciti alla fase a gironi chiudendo all'ultimo posto. In entrambe le occasioni ci sono stati incroci con le italiane: Juventus e Atalanta che in terra svizzera sono uscite con una sconfitta e un pareggio. Il terzo posto è l'obiettivo più realistico per la squadra di Raphael Wicky che ha iniziato il suo campionato in perfetta media inglese. Ottima prova ai playoff, dove la squadra si è liberata in maniera netta degli israeliani del Maccabi Haifa.

Formazione tipo (4-3-1-2): Von Ballmoos; JANKO, Camara, Lustenberger, Garcia; Ugrinic, Lauper, Imeri; Rieder; Elia, Itten. All. Raphael Wicky.

Coefficiente di difficoltà: 5/10

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REAL SOCIEDAD
Ogni dieci anni la Real Sociedad si presenta ai nastri di partenza di Champions League: 2003/04, 2013/14 e 2023/24. Ottimo il lavoro di Imanol Alguacil alla guida dei baschi e pochi ma mirati innesti per questa importantissima stagione: ha salutato David Silva che si è arreso agli infortuni e ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Cambiano le corsie laterali di difesa, con l'arrivo di Traoré a parametro zero e Tierney in prestito oneroso dall'Arsenal. La vecchia conoscenza italiana André Silva ci riprova in un club spagnolo dopo l'esperienza luci e ombre al Siviglia. Occhio al giovane russo Arsen Zakharyan, trequartista preso dalla Dinamo Mosca e in questa sessione di mercato anche nel mirino della Lazio. Trovare la Real in quarta fascia non è il massimo della vita, l'obiettivo degli ottavi di finale è concreto.

Formazione tipo (4-2-3-1): Remiro; TRAORE, Zubeldia, Le Normand, TIERNEY; Merino, Zubimendi; Kubo, Brais Mendez, Oyarzabal; ANDRE SILVA. All. Imanol Alguacil.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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GALATASARAY
Quattro anni dopo, riecco il Galatasaray in Champions League. E mai così forte, grazie a una maggiore apertura agli stranieri rispetto agli anni passati. Le ambizioni sono evidenti, basti guardare al riscatto di Mauro Icardi e all'acquisto di Zaha e Ziyech, con quest'ultimo che ha immediatamente fatto dimenticare Zaniolo. I giocatori a disposizione hanno la giusta esperienza internazionale, il tecnico Okan Buruk è molto stimato in patria e ha finalmente l'occasione di far vedere il suo valore fuori dai confini. L'ultima volta che la squadra ha superato la fase a gironi è nel 2013/14, con Roberto Mancini in panchina e Didier Drogba stella più lucente. Filo conduttore tra quelle due squadre Fernando Muslera. Restare in Europa, anche in quella minore, è l'obiettivo minimo. Ma l'ambizione di superare i gironi c'è.

Formazione tipo (4-2-3-1): Muslera; Boey, Nelsson, Abdülkerim, ANGELINO; Torreira, DEMIRBAY; ZIYECH, Mertens, ZAHA; ICARDI. All. Okan Buruk.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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CELTIC
Qualificato direttamente ai gironi, il Celtic ha come obiettivo principale quello di giocarseli dignitosamente. Nelle ultime 4 partecipazioni la squadra ha collezionato 3 ultimi posti e un terzo posto che l'ha portato in Europa League. Ultimo accesso agli ottavi di finale nel 2012/13, quando poi arrivò la Juventus a eliminare gli hoops. Non ci sono grosse individualità tra gli uomini di Brendan Rodgers, tornato a Glasgow dove aveva lasciato ottimi ricordi. Interessante la colonia asiatica, fra coreani e giapponesi: su tutti spicca la punta Kyogo Furuhashi, capocannoniere dell'ultima Scottish Premiership con 27 reti.

Formazione tipo (4-3-3): Hart; Johnston, Carter-Vickers, NAWROCKI, Taylor; O'Riley, McGregor, Turnbull; Maeda, Furuhashi, YANG. All. BRENDAN RODGERS.

Coefficiente di difficoltà: 5/10

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NEWCASTLE
Senza se e senza ma la squadra più forte tra quelle di quarta fascia, in definitiva quella da evitare assolutamente. Terza partecipazione in Champions del Newcastle dopo quelle del 1997/98 e del 2002/03, entrambe finite nella fase a gironi. Eddie Howe ha fatto un grande lavoro ma ora l'asticella si è alzata, c'è da pensare non solo al campionato e per l'occasione ecco il colpo da novanta a centrocampo, strappando al Milan il cuore rossonero Sandro Tonali. Gruppo sicuramente di buon livello ma non ancora pronto per fare grandi cose in Europa. Spesso squadre del genere pagano lo scotto del primo anno e per questo i Magpies vivranno questo ritorno in Champions quasi col motto del "comunque vada sarà un successo". Certo, se si sfata il tabù dei gironi meglio.

Formazione tipo (4-3-3): Pope; Trippier, Schar, Botman, Burn; TONALI, Bruno Guimaraes, Joelinton; Almiron, Isak, BARNES. All. Eddie Howe.

Coefficiente di difficoltà: 8/10

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UNION BERLINO
Escalation incredibile, quella dell'Union Berlino, in sequenza: promozione in Bundesliga, salvezza, qualificazione in Conference League, qualificazione in Europa League, qualificazione in Champions League. E con la retrocessione dell'Hertha ormai è chiaro a tutti chi sia la prima squadra della capitale tedesca. Urs Fischer è tra i grandi artefici dell'impresa, il gruppo coeso da lui forgiato ha dimostrato che si possono fare grandi cose anche senza primedonne. Per lo storico traguardo, però, anche un club che ha sempre gestito con parsimonia i propri soldi ha voluto fare uno strappo alla regola, regalandosi giocatori del calibro di Robin Gosens (doppietta alla sua seconda partita in Bundesliga) e Kevin Volland. Come sempre la squadra affronterà questa nuova avventura con la leggerezza di chi non ha pressioni e questa potrebbe essere la sua forza anche in Champions.

Formazione tipo (3-5-2): Rönnow; Doekhi, Knoche, Leite; Juranovic, KRAL, Laidouni, Haberer, GOSENS; VOLLAND, Behrens. All. Urs Fischer.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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ANVERSA
Nell'Anversa che giocherà per la prima volta in Champions League c'è il fattore Marc Overmars. L'ex direttore tecnico dell'Ajax, dopo aver fatto brillare gli olandesi si sta ripentendo anche in Belgio, costruendo una squadra che è uscita in patria da anni di anonimato: il titolo di campione dopo 66 anni, intanto. Ora l'ingresso tra le magnifiche 32. Altro protagonista è Mark van Bommel, che da allenatore si è rilanciato dopo il flop di Wolfsburg. Poche speranze di arrivare oltre la fase a gironi ma guai a sottovalutare questa squadra, capace di eliminare ai playoff l'AEK Atene. Toby Alderweireld, il capitano, ha alle spalle molte battaglie in Champions e persino una finale giocata, Janssen la punta che si è rilanciata dopo qualche anno d'esilio in Messico, Arthur Vermeeren il gioiellino di centrocampo da tenere d'occhio.

Formazione tipo (4-2-1-3): Butez; De Laet, Alderweireld, COULIBALY, Bataille; KEITA, Vermeeren; Ekkelenkamp; ONDREJKA, Janssen, Balikwisha. All. Mark van Bommel.

Coefficiente di difficoltà: 6/10

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LENS
Terza partecipazione in Champions del Lens dopo quelle del 1998/99 e del 2002/03, entrambe finite nella fase a gironi. Il fatto di esserci per i sang et or è già un grande successo e non c'è la pretesa di ottenere il passaggio agli ottavi di finale. A maggior ragione dopo che elementi fondamentali per la qualificazione, come Seko Fofana e Lois Openda sono stati ceduti. È stato trattenuto in compenso, con tanto di rinnovo, l'austriaco Danso con buona pace dei tifosi del Napoli. Notevole l'investimento fatto in attacco: 30 milioni per Elye Wahi che col Montpellier l'anno scorso ha segnato 19 reti. Ha solo 20 anni e con questi numeri è destinato a grandi cose. Simbolo di questa cavalcata il tecnico Franck Haise, che raccolse le redini della squadra a marzo 2020 con la squadra in Ligue 2: due partite, entrambe vinte, poi la chiusura anticipata del torneo. Lui è rimasto e ha plasmato a sua immagine e somiglianza la squadra, compatta e solidissima in difesa. Che ha chiuso lo scorso torneo a un piunto dal Paris Saint-Germain e con la miglior difesa, solo 29 reti incassate.

Formazione tipo (3-4-2-1): Samba; Medina, Danso, Gradit; Frankowski, DIOUF, Abdul Samed, Machado; FULGINI, Thomasson; WAHI. All. Franck Haise.

Coefficiente di difficoltà: 7/10

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