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FOCUS TMW - Milan, Elliott non ha debiti ed è felice per la gestione. Ma ha data di scadenza

FOCUS TMW - Milan, Elliott non ha debiti ed è felice per la gestione. Ma ha data di scadenzaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 11 febbraio 2021, 19:15Serie A
di Andrea Losapio

Il calcio italiano è nel mirino dei fondi di investimento. Dopo l’ubriacatura della Premier League, la Serie A è pronta ad aprire ai capitali stranieri. Il nostro è storicamente il campionato che ha il contatto più vicino alla popolazione, ma negli ultimi anni molto è cambiato. Da Elliott a Suning, finendo a Friedkin e Krause, passando per Commisso. L'ultimo in ordine di tempo è certamente il probabile addio di Volpi, presidente dello Spezia, senza detenere nemmeno una quota minoritaria del club finalmente arrivato in A. Quale può essere il futuro del nostro torneo? TMW racconta la situazione delle venti proprietà in base a bilanci, investimenti e possibili scelte future.

MILAN

Tre è un numero magico? Perché a luglio, dopo avere rilevato il club del 2018, Elliott potrà probabilmente contare su una squadra in Champions League, dopo moltissimi anni di assenza. Una situazione che piace molto dopo i tanti soldi spesi. Dal prestito di Yonghong Li (303 milioni e un club che poi è capitato fra capo e collo al fondo di investimento) ai tanti milioni spesi. Il Milan è una delle poche squadre che non ha debiti delle grandi d’Europa, dunque chi vuole investire sa già di avere una società sana. Chiaro che questo alzi il prezzo e non ci sia fretta di cedere.

PROGETTO MEDIO LUNGO - Dall’altro lato è evidente che Elliott, quando troverà le condizioni giuste per vendere, non si opporrà più di tanto. La pandemia ha probabilmente allungato ulteriormente la permanenza, perché è difficile pensare che qualcuno possa arrivare a spendere molti milioni di euro (quasi un miliardo) per i rossoneri. E poi con la Champions arriveranno i primi frutti del lavoro, sia per una questione economica ma anche tecnica. Sicuramente Elliott non sarà una presidenza per sempre - forse solo la Juventus può pensare a un qualcosa del genere - ma la felicità arriva soprattutto dai risultati di quest’annata.

ROSSO IN BILANCIO - È una situazione ereditata, perché da Berlusconi a Yonghong Li c’è sempre stato un fatturato non esagerato e delle spese che continuano a essere il 100% di quanto guadagnato durante gli anni. La pandemia di certo non ha aiutato, ma i rapporti con la UEFA sono discreti e l’idea è quella di creare un modello più sostenibile, situazione che probabilmente aiuterà nelle prossime valutazioni del fair play finanziario che già una volta ha escluso il Milan dall’Europa League in una stagione, quella scorsa.

STADIO CONDIVISO? Sull’altro tavolo c’è il problema dell’impianto di gioco. L’idea è quella di creare un nuovo teatro dei sogni, magari condiviso con l’Inter, in zona San Siro (ma che non sia San Siro). I problemi di Suning stanno facendo rallentare la situazione, visto che i nerazzurri devono capire come uscire dall’attuale crisi economica (e di governance). I lavori potrebbero quindi rallentarsi ma è evidente che Elliott ha tutte le intenzioni di creare un nuovo stadio per ritornare nel gotta delle squadre europee, non solo per le vittorie, storiche, di Champions League. L’altra questione è che Sala continua a temporeggiare e perdere tempo, quindi da valutare cosa succederà almeno fino alle elezioni.

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