Il Comune di Napoli replica a De Larentiis: "Prima lo stadio era un cesso intero"
Hanno fatto discutere le parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che dal palco del Football Business Forum organizzato in SDA Bocconi ha definito lo stadio Maradona "un semicesso". Poi ha aggiunto: "Anche il PSG gioca in uno stadio non di sua proprietà. Ma pagando la stessa cifra che il Napoli paga al comune di Napoli loro hanno uno stadio che fattura 100 milioni l’anno. Noi paghiamo per avere lo stadio un giorno prima dell’evento, il giorno dell’evento, pulirlo il giorno dopo e riconsegnarlo".
Arriva ora la risposta del Comune di Napoli. Il quotidiano Il Mattino oggi in edicola infatti ha riferito che le parole del numero uno del club partenopeo non hanno smosso più di tanto le cose. Anzi, dal Comune hanno fatto trapelare una certa ironia al riguardo: "Abbiamo fatto passi in avanti, prima per De Laurentiis il Maradona era un cesso intero", il virgolettato che viene riportato.
Il Comune ha la volontà di andare avanti per la propria strada, trasformando il masterplan del Maradona in progetto esecutivo. "I lavori previsti" - replicano dal Comune - "garantiranno sempre la massima capienza e non intralceranno le normali attività della SSCNapoli. Non siamo contrari ad un nuovo stadio purché sia concretamente fattibile". La Zes ha convocato la Conferenza decisoria per il giorno 18, con il Comune che sarebbe invece intenzionato a chiedere un rinvio dopo le elezioni regionali, cioè dopo il 24.











