Inzaghi-Al Hilal: l'accordo già prima del 31 maggio. Dall'Inter imbarazzati e delusi

Provate a immedesimarvi in una società e in un ambiente che stanno provando a lasciarsi alle spalle una finale amara, con l’intenzione di aprire un nuovo ciclo, magari già dal Mondiale per Club con Cristian Chivu alla guida. E invece l’Inter si trova coinvolta in una situazione spiacevole, resa ancora più complicata dalle recenti dichiarazioni di Esteve Calzada, CEO dell’Al Hilal, che ha confermato l’esistenza di un accordo con Simone Inzaghi antecedente al 31 maggio. Un fulmine a ciel sereno che ha fatto riemergere l’inadeguatezza della gestione pre-finale e le tensioni legate al futuro dell’allenatore.

Il club ha provato imbarazzo e amarezza alla lettura di quelle parole, soprattutto pensando alla conferenza del 26 maggio, quando Inzaghi aveva parlato di offerte ricevute. Una verità parziale che ha lasciato l’amaro in bocca, perché in realtà – come ora si scopre – c’era già un’intesa ben definita con l’Al Hilal, con tanto di contratto pronto, mancava solo la firma.

A ciò si aggiunge la delusione di una dirigenza che si è sentita messa da parte, nonostante il dialogo quotidiano con il tecnico fino alla finale. Nessun segnale, nessuna avvisaglia concreta di un addio imminente. Eppure, come confermato da Calzada alla BBC: “Era già deciso”. Ora è chiaro: si è giocato su due tavoli. E il prezzo è stato altissimo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.