Juve, critiche a Yildiz e Locatelli. Capello riprende Spalletti: "Non serviva dirlo davanti ai media"
"La Juve gioca lentamente, Spalletti non è ancora riuscito a far manovrare i giocatori in velocità: questa è la realtà. La palla gira lenta e poco in verticale". Parola di Fabio Capello, storico allenatore di Milan e Real Madrid - tra le altre - oggi opinionista di Sky Sport, intervenuto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport in seguito alla sconfitta (2-1) rimediata dalla Juventus nello scontro diretto con il Napoli. "Come mai non si vede la mano di Spalletti dopo più di un mese? È appena arrivato, cerca di fare delle cose, di dare delle idee e di imprimere una maggiore personalità alla squadra", ha spiegato.
"Nella partita contro il Napoli forse ha avuto un po’ di timore verso la formazione di Conte e, conoscendone la forza del centrocampo, ha voluto giocare senza centravanti", ha analizzato Capello. "Spalletti, comunque, sta cercando di trovare qualche soluzione e, dopo tre vittorie di fila, forse voleva fare punti: io la leggo così. Ma si è vista la differenza tra le due squadre".
C'è stato un comportamento di Spalletti invece che non ha trovato granché d'accordo Capello, quando ha rivolto critiche alle prestazioni individuali di Yildiz e Locatelli: "Secondo me è un’analisi che andava fatta ieri al momento di rivedere la partita con i calciatori", pone l'accento l'opinionista di Sky Sport. "Non serviva dirlo davanti ai media". E ancora: "Io credo che tutti chiediamo di più ai nostri giocatori, però in questo momento è difficile dirlo di Yildiz... Forse voleva stimolarli, ma anche quel senso di colpa verso Locatelli mi è sembrato un po’ forte", ha riconosciuto.











