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Juventus-Roma 2-1, le pagelle: Openda dà ragione a Spalletti, Bremer a Chiellini. Male Gasp

Juventus-Roma 2-1, le pagelle: Openda dà ragione a Spalletti, Bremer a Chiellini. Male Gasp
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:45Serie A
Pierpaolo Matrone

Risultato finale: Juventus-Roma 2-1

JUVENTUS (A cura di Pierpaolo Matrone)
Di Gregorio 6 - Non ha grossi grattacapi sui tentativi da fuori di Pellegrini e Dybala. Forse poteva respingere un po' meglio il tiro di Ferguson sul gol di Baldanzi. Nel finale mette la sua firma con l'intervento (non complicato) su Ferguson.

Kalulu 6 - Sempre in campo in stagione, pare aver perso qualche certezza. Guardi il suo primo tempo e dici: Che succede? Poi però si riprende nella ripresa: prima un paio di errori gravi, poi un paio di giocate preziose.

Bremer 7 - Chiellini gli ha detto che quando lo vede in campo si sente più tranquillo. E come dargli torto? Ha ragione Giorgio: semplicemente imperioso al centro della difesa. Nel secondo tempo esce stremato. Dal 61' Rugani 6 - Regge nei duelli e non si distrae nel momento di assedio giallorosso finale.

Kelly 6 - Tiene bene la marcatura ed è preciso nel giropalla. Spalletti ne sarà soddisfatto.

McKennie 6,5 - Si passa molto dal suo lato e lui è sempre sul pezzo, lucidissimo. Come in occasione del gol di Openda: prima Svilar gli nega la gioia, poi è intelligentissimo ad appoggiare a Openda accanto a lui.

Locatelli 6,5 - Ha qualche difficoltà in avvio, con un paio di palloni persi banalmente, poi cresce alla distanza. Prezioso nei recuperi difensivi.

Thuram 6,5 - Il contrario del compagno di reparto: quadrato e intenso in avvio, incide meno nella ripresa, ma la prestazione resta di grande livello.

Cambiaso 6,5 - L'assist per Conceiçao è un piacere per gli occhi e dimostra che sono sulla carta è un esterno, perché per quanto viene in mezzo al campo e per tocchi del genere somiglia tanto a un centrocampista. Dall'88' Kostic s.v.

Conceiçao 7 - In partite così servono quelli bravi a sconquassare l'ordine: se non è il suo identikit, poco ci manca. Le giocate cominciano a venirgli sempre meglio col passare dei minuti, inizia a flirtare col gol e lo fa di pregevole fattura. Dal 60' Zhegrova 6 - Ha un buon impatto sul match grazie alla sua tecnica e alla sua capacità di dribbling.

Yildiz 6,5 - La sensazione è che quando decide di accendersi, come nel secondo tempo (più spento nel primo) non c'è difensore che tenga. Ha quel qualcosa che hanno soli i calciatori speciali: nel tocco del pallone, nella personalità nella reazione dopo un avvio complicato; nella piede, quindi, come nella testa. Dall'89' Miretti s.v.

Openda 7 - La sua è una partita di grande applicazione nel pressing, con grande spirito di sacrificio. E quando giochi così il dio del calcio ti premia: il gol è un tap-in facile facile, ma utile a sbloccarsi anche in campionato. Prima volta in Serie A meritatissima, dando ragione a Spalletti che l'ha preferito a David. Dall'81' David s.v.

Luciano Spalletti 7 - Basta guardare queste pagelle: neanche un'insufficienza e nessuno a spiccare più di tanto sugli altri. Quand'è così, vuol dire che il migliore è stato l'allenatore. Incarta Gasperini e vince meritatamente una partita fondamentale nella corsa per la Champions League.

ROMA (A cura di Marco Pieracci)
Svilar 7 - Iper-reattivo nello scattare dai blocchi per anticipare in uscita Openda, mura Conceicao una prima volta ma si arrende al secondo tentativo. Poi è superbo in altre tre situazioni.

Mancini 5,5 - Prende in consegna Yildiz, cerca di intimorirlo con la solita aggressività in marcatura ma il turco gli va via da tutte le parti: troppa libertà concessa per inventarsi le giocate.

Ziolkowski 5,5 - La titolarità allo Stadium è un attestato di fiducia pesante, ma si fa cogliere impreparato su entrambe le reti: in ritardo nella chiusura su Conceicao, sovrastato da McKennie.

Rensch 6 - Intesa da affinare con Wesley, in avvio di partita sembrano parlare due linguaggi diversi ma col passare dei minuti le cose migliorano. Mette diverse pezze, sbrogliando pericoli.

Celik 5,5 - Lascia che sia Wesley a spingere sulla fascia opposta, limitandosi al contenimento: raramente mette la testa fuori dal guscio, lo fa con maggior continuità nel secondo tempo.

Cristante 5 - Lo schermo protettivo davanti alla difesa non funziona, il ritmo compassato nella gestione del possesso fa infuriare Gasperini. Disorientato dal tocco impercettibile di Cambiaso.

Koné 5,5 - Insolitamente timido, pochi inserimenti. Il duello in mediana col connazionale Koné lo vede spesso e volentieri soccombere, non garantisce l’abituale strapotere fisico.

Wesley 6 - L’unico in grado di cambiare ritmo, anche se le iniziative sono un po’ estemporanee, rabbioso il recupero palla sulla rete di Balfdanzi. Lascia crossare Zhegrova sul raddoppio.

Soulé 5 - Il grande assente della serata, la tendenza a eclissarsi nei big match ormai sta diventando cronica: carica la sua frustrazione con un fallo da ammonizione. Yildiz lo oscura. Dal 56’ Baldanzi 6,5 - Riapre la partita con il suo guizzo, tante altre iniziative interessanti: prova a mettere in discussione le gerarchie nel reparto.

Pellegrini 5,5 - Dialoghi ad elevato tasso tecnico negli spazi stretti, però non sempre fa buon uso del pallone quando gli viene affidato. E la mira quando va al tiro lascia a desiderare. Dal 56’ Bailey 5,5 - Una ventina di minuti al piccolo trotto senza lasciar traccia, prima di andare nuovamente ko. Dal 74’ El Shaarawy 6 - Collabora al forcing finale.

Dybala 5,5 - Bremer tornato in formato maxi non gli lascia grossi margini di manovra per le giocate, gli scappa solo un paio di volte: deve ritrovare lo smalto sotto porta. Dal 56’ Ferguson 6 - Partecipa attivamente al gol, propiziando la respinta corta di Di Gregorio. Aumenta il peso offensivo.

Gian Piero Gasperini 5 - Per la partita scacchi con Spalletti rispolvera il falso 9, ricavando poco: la pericolosità aumenta quando decide di ridisegnare l’attacco, alimentando rimpianti per le scelte iniziali. Perde un altro scontro diretto, il quarto di questo campionato: cominciano a essere troppi.

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