L'attaccante che il 9 febbraio convinse il Napoli ad acquistarlo è oggi un lontano ricordo

"Il risultato con l’Udinese ci sta, è una squadra fisica e con giocatori di cui sentiremo parlare, destinati ad andare in squadre forti. Loro sui palloni lunghi avevano Lucca che è dominante e siamo stati bravi a concedere poco". Ricordate questa dichiarazione? Era il 9 febbraio 2025 quando Antonio Conte, al termine della gara pareggiata 1-1 al Maradona contro il Napoli, parlò in questo modo di quello che qualche mese più tardi sarebbe diventato il suo centravanti. Quella partita fu la scintilla che poi convincerà il Napoli a luglio a puntare su di lui, a preferirlo a Darwin Nunez per una questione di costi ma non solo di costi anche perché quello per il cartellino del centravanti di Moncalieri è stato l'investimento più importante dell'estate partenopea: 35 milioni complessivi tra prestito e obbligo di riscatto più altri cinque di bonus.
Quel Lucca però oggi è solo un lontano ricordo. Sta probabilmente pagando il passaggio in una squadra con altre ambizioni e altri obiettivi. Ieri, alla seconda da titolare consecutiva a causa delle indisponibilità di Lukaku e Hojlund, il centravanti classe 2000 è riuscito a fare anche peggio rispetto a sabato. Quando la partita al Philips Stadion era sul 3-1 è stato lui a mettere la pietra tombale sul match con una reazione spropositata dopo un contrasto nell'area del PSV. Una reazione che a detta del diretto interessato non era un'offesa all'arbitro, ma senza dubbio eccessiva. Una reazione che ha avuto come conseguenza il cartellino rosso. "Sicuramente è un errore che che non va fatto, ne parleremo nei prossimi giorni", ha dichiarato capitan Di Lorenzo dopo la partita.
L'argomento Lucca non è stato invece toccato in conferenza stampa da Antonio Conte. A precisa domanda sul diretto interessato, il tecnico del Napoli ha risposto così: "I vecchi devono alzare i giri e i nuovi devono alzare i giri. Non c'è uno, x, y o z. Tutti dobbiamo alzare i giri, al di là dell'espulsione. Se vogliamo continuare a crescere e a costruire qualcosa che possa rendere orgogliosi i napoletani bisogna ritrovare lo spirito dello scorso anno quando c'era un unico obiettivo e non c'erano obiettivi personali, né situazioni egoistiche. Ma un'unica visione: Napoli. E deve tornare a essere questo, il bene del Napoli. Non il bene del singolo, quello non serve a nulla". Conte insomma ha schivato le analisi del singolo, ma è evidente che dopo ieri aumentano dubbi e perplessità su un giocatore che fino a questo momento non ha mai replicato quella prestazione contro il Napoli che mise d'accordo De Laurentiis, Manna e Conte. Che convinse i partenopei ad acquistarlo per una cifra decisamente importante.
