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La Juventus esonera Tudor, Cobolli Gigli: "Le responsabilità sono della società"

La Juventus esonera Tudor, Cobolli Gigli: "Le responsabilità sono della società"TUTTO mercato WEB
© foto di Giacomo Morini
Alessio Del Lungo
Oggi alle 13:08Serie A
Alessio Del Lungo

Giovanni Cobolli Gigli è stato al timone della Juventus e conosce benissimo l'ambiente bianconero. Intervistato da TMW, l'ex presidente della Vecchia Signora, si è espresso così sulla decisione del club di esonerare Igor Tudor: "È una cosa molto complicata da spiegare".

Perché?
"Tudor aveva dimostrato di essere capace di fare cose buone, ha permesso alla Juventus di arrivare miracolosamente quarta l'anno scorso, poi si era comportato abbastanza bene. Ricordo partite quasi gloriose, come quella contro l'Inter... Qualcosa non funziona nel meccanismo della società, più che in quello di Tudor. Avevo espresso opinione favorevole a proposito dell'arrivo del nuovo direttore generale, ma non si è ancora integrato. Oggi la Juventus non soddisfa nessun tifoso con i suoi risultati, bisogna ripartire sostanzialmente da zero. Forse Tudor non è stato aiutato da una campagna acquisti che avevo celebrato e che si è rivelata poco funzionale. Le responsabilità sono nella società, poi chi ne subisce per primo le conseguenze è l'allenatore".

Tudor non ha grosse colpe per lei?
"Tudor ha un carattere forte, ci sta abbia avuto confronti forti con Comolli. Non ho capito se parla inglese o francese, ma sicuramente non parla l'italiano. Non posso dimenticare che Tudor ha preso la Juve in una situazione complicata e l'ha portata a livello di Champions League e fatto vedere un gioco bello ed entusiasmante. Me lo sarei tenuto, ma uno scossone ci sta".

Chi prenderebbe sulla panchina della Juventus?
"Chi non mi piacerebbe perché ha sempre avuto atteggiamenti non positivi nei confronti della Juventus è Mancini. Facendo una scrematura, penso la sua figura sia quella più rilevante, al di là delle mie esitazioni, è una buona idea. Non è mai stato cortese con la Juventus, il suo mestiere lo sa fare, ma non dimentico. Escluderei Spalletti".

Palladino è un profilo che le piace?
"Ha fatto cose buone, anche con Fiorentina. Se ne è andato alla fine del campionato, ma mi pare che il modo con cui lo ha fatto sia stato un modo gentile per nascondere un'uscita spontanea. Ha tanta buona volontà, non tanta esperienza. Tra i due sceglierei Mancini".

Rimpiange Thiago Motta?
"No, no. Il tifoso è un animale particolare, quando vince la squadra ci sono sempre grandi innamoramenti, quando non vince invece grandi critiche e nostalgie. È giusto che il tifoso lo faccia, ma ci sono stati tutti i motivi per allontanare Thiago Motta, non vedo perché si possa pensare a lui".

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