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Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena dell'11 dicembre

Calciomercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena dell'11 dicembreTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 01:00Serie A
Pierpaolo Matrone

INTER, SCATTO PER GIOVANE A GENNAIO. IL MILAN INTERESSATO A ZIRKZEE, MA SERVE ANCHE UN CENTRALE DI DIFESA. ROMA, DYBALA TENTATO DAL BOCA JUNIORS (CHE NON SI NASCONDE). NAPOLI, LUCCA VIA A GENNAIO? I CONTRO DELL'EVENTUALE CESSIONE. LAZIO, IL PIANO PER GENNAIO. IL TORINO RIPARTE DA PETRACHI: LE PRIME IDEE SUL MERCATO. PISA SU BALDANZI E VALENTIN CARBONI.

INTER
L'Inter si muove per l'attacco e lo fa con decisione per Giovane Santana do Nascimento. Attaccante brasiliano dell'Hellas Verona, alla prima esperienza fuori dal Sudamerica, finora ha messo a segno 3 gol e 4 assist, imponendosi come uno dei migliori della stagione scaligera. Contro l'Atalanta ha raddoppiato l'iniziale vantaggio di Belghali con un tiro da fuori, deviato imparabilmente da un difensore. Ma le buone prestazioni non sono dettate solamente da gol e assist segnati fin qui, bensì anche da accelerazioni e giocate che stanno attirando su di sé l'attenzione di tutte le big, dalla Roma al Milan, con una valutazione destinata a lievitare. Dunque i nerazzurri cercano di muoversi in anticipo su tutte le concorrenti. L'intenzione è quella di proporre al Verona un accordo per una cifra fra i 20 e i 25 milioni di euro già a gennaio, quindi bloccandolo ma mantenendolo lì almeno fino a giugno. Un'operazione perfetta per i gialloblù ma anche per l'Inter, visto che attualmente gli slot in avanti sono pieni fra Lautaro Martinez, Thuram, Bonny ed Esposito. In caso di acquisto però si aprirebbe un possibile capitolo su una cessione importante. Difficile che il sacrificato sia Lautaro, per ovvi motivi, così come per Bonny oppure Esposito. Gli indizi puntano su Marcus Thuram, il cui trasferimento sarebbe completa plusvalenza. E forse servirebbe un aumento dello stipendio per mantenerlo a Milano, visto che fra due anni e mezzo gli scadrà il contratto.

MILAN
Il futuro di Joshua Zirkzee potrebbe essere in Italia. L'attaccante del Manchester United sta trovando poco spazio in Premier League e potrebbe essere ceduto nella finestra invernale di trattative. Un'occasione per la Roma che, alla ricerca di un elemento per rinforzare il pacchetto offensivo della formazione di Gian Piero Gasperini, potrebbe accaparrarselo a gennaio. Bisogna vedere se Massara troverà l'intesa con i Red Devils e con i procuratori del giocatore ma i contatti in questi giorni potrebbero tornare ad intensificarsi.Il club capitolino però dovrà fare in fretta e guardarsi dalla concorrenza di un'altra società italiana che potrebbe puntare l'olandese che al Bologna con Thiago Motta ha fatto cose egregie conquistando anche la storica qualificazione in Champions League. Secondo quanto riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il centravanti sarebbe in cima alla lista dei desideri anche del Milan con il ds Tare che potrebbe tentare un'offensiva. La possibilità, si legge sempre sul quotidiano sportivo, potrebbe esserci qualora si dovesse registrare la partenza di Santiago Gimenez con Zirkzee che resterebbe un obiettivo importante per l'attacco rossonero. Il Manchester United, lo ricordiamo, potrebbe aprire alla cessione in prestito per il mese di gennaio ma soltanto in caso di obbligo di riscatto a giugno.

Il Milan nella prossima finestra di calciomercato proverà a inserire in rosa un centrale da aggiungere agli attuali titolari. E' questa la priorità di Massimiliano Allegri e Igli Tare insieme all'acquisto di un centravanti, anche se in quest'ultimo caso tutto è vincolato all'uscita di Santiago Gimenez. L'idea della società rossonera è quella di sfruttare un'occasione o attingere dal mercato degli svincolati. Ma quali sono le occasioni?
Ieri sulle colonne di TMW vi abbiamo riportato della possibilità Axel Disasi, francese classe '98 completamente fuori dai piani del Chelsea nonostante un investimento da 45 milioni di euro definito nell'estate 2023. Quella che porta all'ex Monaco non è però, evidentemente, l'unica pista. Sergio Ramos dopo una parentesi da 32 partite e sette reti in Messico col Monterrey è oggi libero di firmare per un altro club, ma al momento rappresenta una suggestione. L'altra porta in Brasile, al ritorno al Milan del 41enne Thiago Silva: il difensore classe '84 che dal 2009 al 2012 è stato pilastro della retroguardia rossonera è oggi il capitano del Fluminense. Se strada facendo l'idea sarà poi quella di cambiare strategia e operare un investimento allora occhio a diversi profili che già militano in Serie A: da Muharemovic e Idzes del Sassuolo a Tiago Gabriel del Lecce, passando per quel Mario Gila che è un vero e proprio pupillo di Tare, ma che difficilmente lascerà la Lazio a gennaio. E gli svincolati? Takehiro Tomiyasu è attualmente senza contratto dopo la lunga parentesi all'Arsenal. Cerca squadra anche Pawel Dawidowicz dopo la decisione di non rinnovare il contratto con l'Hellas Verona. C'è poi libero l'ex pilastro del Torino Koffi Djidji oltre all'istrionico centrale belga Jason Denayer. Queste sono solo alcune delle possibilità che sta valutando il Milan, club che a gennaio farà di tutto per accontentare Allegri. Partendo proprio dal centrale di difesa.

ROMA
Il rinnovo di Paulo Dybala è diventato uno dei temi più caldi in casa Roma. L’attaccante argentino, il cui contratto scadrà nel giugno 2026, potrebbe davvero valutare l’idea di lasciare la Capitale per fare ritorno in patria. Se inizialmente le voci provenienti dall’Argentina, in particolare dall’ambiente Boca Juniors, sembravano semplici suggestioni di mercato, negli ultimi giorni il quadro si è fatto molto più concreto. A riaccendere le indiscrezioni è stato prima il padre di Leandro Paredes, che dall’Argentina ha parlato apertamente della possibilità che la Joya possa vestire la maglia del Boca. Ora anche la dirigenza del club di Buenos Aires sembra intenzionata a sondare con determinazione la fattibilità dell’operazione. Il direttore tecnico degli Xeneizes, Marcelo Delgado, stretto collaboratore del presidente Juan Roman Riquelme, è intervenuto ai microfoni di Radio La Red confermando l’interesse per il numero 21 giallorosso. Le sue parole non lasciano spazio ai dubbi: "Dybala? È un sogno, un’illusione e forse anche qualcosa di reale. Faremo tutto il possibile per portarlo qui, al di là delle reali probabilità che ciò accada". La Roma osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che eventuali decisioni dell’argentino potrebbero influenzare significativamente le strategie future del club.

NAPOLI
Lorenzo Lucca ieri sera è entrato a poco più di un quarto d'ora dal termine di Benfica-Napoli al posto di Noa Lang. Il centravanti di Moncalieri è stato gettato nella mischia nel finale per cercare di risistemare un match condotto fin dall'inizio dalla squadra di José Mourinho e poi alla fine vinto 2-0 dalle aquile. "Non posso considerarlo un passo falso, i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano. Sicuramente si è vista una differenza di energia fisica e mentale tra noi e il Benfica", ha dichiarato al termine del match un Antonio Conte che sperava di avere da Lucca un maggior apporto offensivo. Di avere quel qualcosa in più che a conti fatti non s'è visto. Per Lucca che pure la scorsa settimana è andato a segno in Coppa Italia contro il Cagliari prosegue il periodo in cui più o meno stabilmente subentra dalla panchina. In cui entra in scena solo nei minuti finali. Tolta la coppa nazionale, l'ultima gara in cui è partito dal primo minuto è stata quella di fine ottobre contro il Lecce: sessantuno minuti prima di far spazio a quell'Hojlund che in questo momento è titolare inamovibile. In questa situazione è quasi inevitabile per il centravanti ex Udinese guardarsi attorno tramite il suo entourage. Gioca poco e poi questo è l'anno del Mondiale a cui si spera possa tornare a prendere parte anche l'Italia. Giocando così poco però Lucca ha la certezza che a prescindere dai play-off di marzo non entrerà nei pensieri di Gattuso così come non c'è rientrato nelle tre finestre autunnali. Però, guardando l'altra faccia della medaglia, perché il Napoli dovrebbe cederlo dopo aver investito così tanto in estate? Al momento, ci sono almeno tre ordini di motivi per cui la sua cessione è sconsigliata al club partenopeo. 1) Motivazione economica - Cedere Lucca a gennaio vorrebbe dire anticipare il riscatto fissato per la fine della stagione. Il Napoli l'ha infatti acquistato dall'Udinese a luglio in prestito oneroso con obbligo di riscatto, un'operazione da 35 milioni di euro più bonus. Darlo via a gennaio vorrebbe dire, a quel punto, anticipare l'operazione di riscatto. Un qualcosa di conveniente solo dovesse arrivare un'offerta di acquisizione da circa 30 milioni di euro: complicato. 2) Perché rinforzare le rivali? - Come succede in questi casi, l'entourage di Lucca sta sondando il terreno soprattutto coi top club italiani che cercano un centravanti per la seconda parte di stagione. In Italia, trattasi di Roma e Milan. Ovvero due squadre in lotta per lo Scudetto proprio insieme ai partenopei. 3) Tornerà il Lukaku di una volta? Lorenzo Lucca è oggi l'alternativa a Rasmus Hojlund. Non è un titolare, ma un giocatore necessario per dar fiato al centravanti danese e infatti Conte seppur solo nel quarto d'ora finale lo utilizza sempre. In teoria nelle prossime settimane dovrebbe rientrare anche Romelu Lukaku, ma ad oggi non ci sono certezze su quando il belga tornerà a disposizione. Su come tornerà visto che è fuori dai primi giorni di agosto e quanto tempo gli servirà per essere di nuovo al 100%. Troppi sé e troppi ma attorno alle condizioni di Lukaku per dar via Lucca a cuor leggero.

LAZIO
Il presidente Lotito è stato chiaro: la Lazio non sarà indebolita a gennaio. Altrettanto chiaro il messaggio del tecnico Sarri, che poi ha risposto dicendo: non indebolirsi non basta, serve rinforzarsi. Ecco, in tal senso il Corriere dello Sport fa sapere che ci sono in arrivo delle possibili offerte per giocatori chiave sulle quali bisognerà capire il da farsi, prima di pensare alle entrate. Sia Mateo Guendouzi che Taty Castellanos infatti Sono appetibili in Premier League e potrebbero attirare offerte interessanti. La Lazio però secondo il quotidiano le valuterebbe soltanto se fossero davvero vantaggiose. Quanto? Si parla di 15-20 milioni, che potrebbero essere reinvestiti sul mercato. Sul francese ci sarebbe l'interesse del Sunderland, allenato da Le Bris, che ha lavorato con Guendouzi ai tempi del Lorient. Il centrocampista è arrivato nella Capitale a fronte di un investimento di 13 milioni e va ricordato che il 10% sulla futura rivendita andrà al Marsiglia.

La Lazio prepara il mercato di gennaio puntando soprattutto su centrocampo e attacco, ma ogni operazione dipende da un equilibrio delicato, ossia un budget praticamente a saldo zero e ogni entrata richiede un’uscita di pari peso contrattuale. Come sottolinea Il Messaggero, l’eventuale arrivo di Raspadori, ad esempio, è legato alla cessione di Castellanos, per cui a Formello si attendono proposte importanti, mentre la ricerca di una mezz’ala passa dall’eventuale partenza di Guendouzi, seguito in Premier dal Sunderland. Sarri continua a chiedere un profilo diverso da quelli già in rosa: in estate era stato valutato il talento del Genk, Karetsas, diventato poi irraggiungibile. Troppo prematuro invece il salto per Berti del Cesena. Oggi il tecnico accoglierebbe volentieri Samardzic, poco utilizzato all’Atalanta, o Ilic, pur ritenuto forse più adatto a giocare davanti alla difesa. La talent room osserva da mesi Watson, in scadenza col Kilmarnock, ma Sarri vuole certezze immediate. Se partisse Guendouzi, potrebbe andare bene anche un profilo come Fabbian, utile in termini di inserimenti e reti. Nel frattempo, nonostante le rassicurazioni pubbliche, vari giocatori restano in bilico: da Tavares, a Isaksen e Cancellieri, che potrebbero essere ceduti davanti a offerte irrinunciabili. La necessità di generare 25-30 milioni di plusvalenze entro marzo pesa su ogni decisione, così come il rispetto dei parametri sul costo del lavoro. I rinnovi, da Romagnoli a Marusic, si complicano perché la società può proporre soltanto prolungamenti senza aumenti. Sullo sfondo rimane l’accordo di massima con Insigne, gradito a Sarri come alternativa a Zaccagni, ma non prioritario rispetto alle altre urgenze del mercato.

BOLOGNA
La partita di questa sera sul campo del Celta Vigo sarà per il Bologna un crocevia molto importante per il cammino in Europa League della squadra emiliana. Un successo permetterebbe ai rossoblù di portarsi a ridosso delle prime otto in classifica, al contrario una sconfitta di scivolare in fondo alla zona rossa. Appena sopra le ultime otto posizioni che fanno rima con eliminazione. Vincenzo Italiano lo sa bene ma questo non eviterà un turnover che per la verità per il tecnico nato in Germania è da sempre una regola e non l'eccezione. Dopo la partita di oggi il Bologna ritroverà questa competizione direttamente a fine gennaio. Ma avere certezze sul fatto che il cammino in Europa League andrà avanti oltre l'attuale phase league sarà importante anche per determinare le mosse nella prossima finestra di calciomercato. Ieri proprio su TMW vi abbiamo riportato dell'idea della dirigenza capeggiata da Sartori di anticipare già a gennaio l'ingaggio di un nuovo terzino sinistro che possa alternarsi con continuità a Juan Miranda. Stasera in campo dall'inizio dovrebbe esserci Charalampos Lykogiannis, ma il terzino ellenico in scadenza di contratto sta trovando sempre meno spazio e difficilmente resterà in Emilia dopo il 30 giugno. E allora l'idea è quella di anticipare l'investimento e lo stesso potrebbe accadere per l'erede di John Lucumì. Il rinnovo del suo contratto è questione irrisolta, il colombiano è rimasto scottato dalla mancata cessione al Sunderland sul finire di agosto e ascolterà con orecchie ben aperte eventuali offerte anche a gennaio. Difficile che il Bologna se ne priverà tra un mese ma non è da escludere. E comunque stando così le cose il suo addio a fine stagione - a un anno dalla scadenza del contratto - appare inevitabile. Proprio per questo motivo già a gennaio Sartori può aggiungere in rosa un centrale di piede mancino, un difensore da far crescere nei prossimi sei mesi che poi possa successivamente vestire i panni del protagonista. Infine la situazione di Giovanni Fabbian. Più in panchina che in campo in questa prima parte di stagione, il centrocampista classe 2003 questa sera dovrebbe partire dall'inizio ma a gennaio valuterà con attenzione eventuali offerte. Dovesse partire, a quel punto il Bologna tornerebbe sul mercato per sostituirlo.

FIORENTINA
Diego Coppola potrebbe tornare in Italia dopo soli pochi mesi dalla sua partenza. Il giovane difensore centrale, trasferitosi dal Verona al Brighton la scorsa estate per circa 11 milioni di euro, non sta trovando lo spazio sperato in Premier League sotto la guida di Fabian Hurzeler. Finora ha totalizzato solo tre presenze in campionato e altre tre in Carabao Cup, numeri che lo rendono un profilo appetibile per diversi club alla ricerca di rinforzi difensivi per gennaio. Secondo quanto riportato dall'esperto di calciomercato internazionale, Fabrizio Romano, la Fiorentina sarebbe una delle squadre italiane maggiormente interessate al classe 2003, avendo già chiesto informazioni sulla sua situazione. I viola non sarebbero però gli unici in corsa: anche l’Espanyol avrebbe manifestato un forte gradimento, pronto a competere per assicurarsi il giocatore. Il mese di gennaio potrebbe dunque trasformarsi in un periodo particolarmente movimentato per Coppola, con più club al lavoro per capire margini, formule e tempi di un eventuale trasferimento.

TORINO
In casa Torino si alzerà oggi il sipario su un grande ritorno. In un momento di particolare difficoltà con la squadra granata appena sopra la zona retrocessione, Urbano Cairo ha deciso di dare il benservito a Davide Vagnati e di richiamare Gianluca Petrachi, dirigente che ha già lavorato al fianco dell'attuale presidente granata dal 2009 al 2019 prima di un addio burrascoso ora alle spalle. La conferenza stampa delle 12.30 servirà a Cairo per spiegare i motivi dell'esonero di Davide Vagnati e a Petrachi per tornare a parlare da dirigente del Toro oltre sei anni dopo l'ultima volta. L'idea è quella di tornare a lavorare esattamente come prima del divorzio dato che né il Toro e nemmeno Petrachi successivamente sono riusciti a ripetersi sui livelli mostrati insieme. Da un lato la società granata non ha più piazzato colpi a sorpresa (con successive plusvalenze) che nel corso della gestione del dirigente leccese hanno permesso al Torino di risalire la classifica fino alle porte dell'Europa; dall'altro il dirigente classe '69 in questi cinque anni abbondanti non ha sfruttato l'occasione Roma e poi non è rimasto a galla nel mare mosso di Salerno. Cairo e Petrachi di nuovo insieme per riprovare vecchie emozioni e soprattutto per aiutare un allenatore palesemente in difficoltà. "Baroni non è in discussione", aveva detto lunedì sera il numero uno della società dopo la sconfitta subita col Milan. Baroni però va aiutato anche sul mercato e già ieri dopo l'allenamento c'è stato un lungo confronto tra l'allenatore e il nuovo direttore sportivo. Il Toro in questo momento ha 14 punti, è a più quattro sul Pisa terzultimo e soprattutto ha la peggiore difesa del campionato con 26 gol incassati in 14 partite. Un problema da risolvere, tutti concordi sul fatto che a gennaio si ripartirà proprio dal reparto arretrato. La priorità sarà un centrale di difesa, ma gennaio porterà in dote anche altri innesti. Petrachi e il Torino si annunciano come grandi protagonisti della prossima sessione di calciomercato.

"Esonero con effetto immediato". Probabilmente dietro questa frase c'è tutta la delusione e l'amarezza provata dal presidente del Torino Urbano Cairo per la stagione fin qui disputata da i suoi, e ieri ha deciso di 'premere' il bottone rosso e di separarsi dall'ormai ex direttore sportivo Davide Vagnati, sostituito da Gianluca Petrachi. Tuttavia, come scrive questa mattina Tuttosport, l'addio del dirigente si tratta di un ennesimo fallimento da imputare al patron granata: lui lo ha scelto, lui ha deciso di confermarlo un anno fa prolungandogli il contratto fino al 2027, e adesso lui lo ha 'fatto fuori', sportivamente parlando. Tutto ciò, nonostante scelte a posteriori scellerate dopo aver ceduto Buongiorno e lasciato partire a zero pedine esperte come Djidji e Ricardo Rodriguez. Ma non solo, il quotidiano sottolinea come Cairo ha avallato la scelta di Vagnati di portare dalla Spal alcuni suoi fidati collaboratori: il segretario Bernardelli, il team manager Andreini, il responsabile del settore giovanile Ludergnani, il responsabile sanitario Minafra, allenatori delle giovanili e calciatori che non hanno lasciato il segno. Eccdo, dunque, che l'addio di Vagnati potrebbe portare ad una gigantesca rivoluzione interna. Cairo starebbe infatti valutando alcune figure: Ludergnani non sta facendo bene nel settore giovanile e la Primavera del Torino rischia la retrocessione; al vaglio anche la posizione di Emiliano Moretti, che in questi anni è stato braccio destro di Vagnati. Infine c'è Ernesto Paresce, responsabile dello scouting che si è legato al Torino proprio in estate. In questo caso sarà dirimente il parere di Petrachi.

PISA
Si avvicina il mercato di gennaio e il Pisa fra gli altri profili è a caccia di ulteriore qualità per il proprio centrocampo. Negli scorsi giorni vi abbiamo raccontato di come il Pisa sia pronto a offrire un prestito oneroso per Tommaso Baldanzi. Il giocatore però vive un momento differente rispetto alla scorsa estate, quando sembrava ad un passo dall'addio: ora vuole giocarsi le sue carte a Roma con Gian Piero Gasperini che lo tiene in stretta considerazione. Su di lui non è certo tramontato l'interesse anche da parte dell'Hellas Verona, che da parte sua ha Paolo Zanetti, un tecnico che lo conosce bene, ma anche i gialloblu dovranno attendere di capire come si muoverà il club giallorosso in inverno nel reparto avanzato. Il Pisa è interessato anche a Valentin Carboni. In casa Genoa però secondo quanto raccolto dalla nostra redazione al momento non ci sono situazioni in uscita e il giocatore vorrebbe trovare continuità e tranquillità con il Grifone. A maggior ragione visto l'arrivo di Daniele De Rossi in panchina, con il quale può giocarsi le sue carte ripartendo da zero.

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