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La maledizione Spurs si abbatte su Conte. 0 titoli in 15 anni e una definizione che li marchia

La maledizione Spurs si abbatte su Conte. 0 titoli in 15 anni e una definizione che li marchiaTUTTO mercato WEB
© foto di Getty/Uefa/Image Sport
martedì 21 marzo 2023, 11:27Serie A
di Gaetano Mocciaro

Arrivano conferme dall'Inghilterra sul futuro di Antonio Conte. Il tecnico lascerà il Tottenham sicuramente a giugno ma è sempre più probabile che il 3 giugno a Goodison Park contro l'Everton siederà in panchina un altro tecnico. Frattura insanabile con i giocatori, proprietà irritata dalle sue esternazioni al termine della sfida contro il Southampton. Prende piede per queste ultime giornate la soluzione traghettatore, con Ryan Mason in pole position.

LA CONFERENZA STAMPA DELLA DISCORDIA - "La società ha la responsabilità del mercato, gli allenatori vengono qui e hanno la responsabilità. E dove sono i giocatori? Non vogliono giocare sotto pressione. Non vogliono giocare sotto stress. La storia del Tottenham è questa, in 20 anni non si è mai vinto qualcosa. Perché?". Conte nel post partita contro il Southampton ha sbattuto la cruda realtà in faccia alla squadra, in conferenza stampa. Gli costerà presumibilmente la panchina, ma il dato è chiaro. Il Tottenham non vince mai, al punto che negli anni è stato coniato un aggettivo finito nel dizionario Collins: "Spursy".

ULTIMO TITOLO NEL 2008 - In una cosa Conte sbaglia. In 20 anni un trofeo il Tottenham lo ha sollevato, la Coppa di Lega del 2008, allenatore Juande Ramos, davanti c'erano Robbie Keane e Berbatov. Da allora il vuoto, paradossalmente quando gli Spurs si accingevano a entrare nel club delle grandi del calcio inglese. E ieri sera si è compiuto l'ennesimo harakiri, con l'eliminazione dalla FA Cup per mano dello Sheffield United, squadra di Championship. Poteva essere l'occasione per tornare ad essere vincenti, l'appuntamento è per l'ennesima volta rimandato.

TRA LE BIG SIX, MA... Il Tottenham da allora si è qualificato 7 volte in Champions League, facendo parte a tutti gli effetti delle big six di Premier League. Ma tra di queste sei (le altre: Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United) solo gli Spurs non hanno mai vinto. E sì che i presupposti per alzare un trofeo ci sono stati in questi anni. Uno su tutti, il campionato 2015/16 dove tutte le grandi sbandarono. Ma piuttosto dei londinesi vinse il Leicester. Le Foxes, per la cronaca, si sono tolte la soddisfazione di vincere anche una FA Cup, torneo che dal 2008 a oggi ha vinto persino il Wigan mentre in Coppa di Lega negli ultimi 15 anni abbiamo persino visto vincere Birmingham e Swansea. Ma non il Tottenham.

LA DEFINIZIONE DI 'SPURSY' - Per questo già da qualche anno in Inghilterra è stato coniato un aggettivo che rende l'idea: "Spursy". La parola deriva da Spurs, il nickname col quale il Tottenham è noto. Il senso è semplice, lo spiega niente meno che il dizionario Collins: "Avere il successo a portata di mano ma alla fine buttarlo via". Questa etichetta negli anni è stata giustificata da molti episodi "spursy": il più clamoroso il cosiddetto "Lasagna gate" dell'ormai lontano 2006, con la squadra che perde il quarto posto all'ultima giornata. La sera prima della sfida decisiva contro il West Ham per colpa di un piatto di lasagne mezza squadra finisce ko, tra conati di vomito e mal di stomaco. Il pomeriggio della partita scende in campo una squadra in condizioni a dir poco precarie, il derby al West Ham ma soprattutto il 4° posto va ai nemici storici dell'Arsenal. Nel 2012 la squadra invece arrivò davvero quarta e quindi col diritto di partecipare alla Champions. Ma il Chelsea di Roberto Di Matteo, che chiuse la Premier League al 6° posto, vinse la coppa dalle grandi orecchie togliendo l'ultimo slot disponibile proprio agli Spurs. All'epoca infatti la UEFA non concedeva un quinto slot riservato ai vincitori di una coppa internazionale (come successo quest'anno con la Germania). La stagione passata gli Spurs uscirono clamorosamente ai gironi di Conference League, dove erano i grandi favoriti, messi ko dal Covid che rese impossibile la disputa dell'ultima partita della fase a gironi.

"RAGAZZI, È IL TOTTENHAM - Una frase, pronunciata da Sir Alex Ferguson, spiega perfettamente come era visto il Tottenham: anno 2001, Spurs avanti sul Manchester United per 3-0 all'intervallo. Negli spogliatoi il tecnico scozzese guardò la squadra e disse: "Ragazzi, è il Tottenham" senza aggiungere altro. La partita finì 3-5 per i red devils. Talentuosi, ma fragili mentalmente. O più semplicemente "spursy".

CONTE NON SFUGGE ALLA REGOLA - L'avventura di Antonio Conte, come quella dei suoi predecessori si chiuderà con zero titoli. Dall'esperienza alla Juventus a oggi era sempre riuscito a vincere qualcosa a livello di club: con i bianconeri, col Chelsea e con l'Inter. Niente da fare col Tottenham, la maledizione ha colpito anche lui.

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