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Lazio-Atalanta 0-0, le pagelle: Demiral domina Immobile, Scalvini con personalità

Lazio-Atalanta 0-0, le pagelle: Demiral domina Immobile, Scalvini con personalitàTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
domenica 23 gennaio 2022, 06:12Serie A
di Niccolò Pasta

Risultato finale: Lazio-Atalanta 0-0

LAZIO (a cura di Niccolò Pasta)

Strakosha 6 - Spettatore non pagante nel primo tempo, è più impegnato nella ripresa ma risponde presente sia su Pessina che su Miranchuk.

Hysaj 6 - Parte con un buon piglio, con una buonissima prima frazione in cui accompagna con costanza la manovra, mettendo in difficoltà Pezzella, costretto anche a spendere un giallo. Più cauto nella ripresa. Dal 69’ Lazzari 6 - Sarri lo inserisce nel momento in cui le squadre iniziano ad allungarsi, provando la mossa offensiva per vincere la gara. Il terzino entra bene in partita, saltando sempre l’uomo e mettendo un paio di cross interessanti in mezzo, che non trovano però fortuna.

Luiz Felipe 6,5 - Buon lavoro su Piccoli, a cui arrivano pochi palloni. Preciso e pulito negli anticipi, gioca una gara solida.

Patric 6,5 - Come Luiz Felipe gioca una gara impeccabile difensivamente, non venendo mai messo in difficoltà da un Miranchuk, piuttosto in ombra. Meno pulito in uscita palla al piede, resta comunque efficace.

Marusic 6 - Meno fluidificante di Hysaj, si limita a fare da diga su Zappacosta, che dalla sua fascia non riesce mai a sfondare. Pericolosissimo nella ripresa sugli sviluppi di un corner, dove calcia con il collo esterno e sfiora l’incrocio dei pali.

Milinkovic-Savic 6,5 - Scalvini gli gioca praticamente appiccicato, costringendolo a giocare solo di prima. Si muove molto ma ha poco raggio di azione nel primo tempo, mentre nella ripresa alza il ritmo e inizia ad incidere: suo il cross per il palo di Zaccagni, prende bene il tempo a Palomino in un paio di incursioni pericolose in area.

Leiva 5,5 - Regia appannata per il brasiliano, che viene aggredito molto alto dai giocatori dell’Atalanta e non riesce mai a trovare il laser pass che imbecchi le punte della Lazio. Tocca tanti palloni ma non trova varchi, fatica a trovare presupposti per trovare la profondità con una manovra un po’ troppo lenta.

Luis Alberto 6 - Dei tre di centrocampo è il più pimpante. Il pressing alto dell’Atalanta lo costringe a tener poco palla e con la sua classe riesce sempre a creare il presupposto pericoloso per la difesa dell’Atalanta. Con l’andare della gara, però, si appiattisce, non incidendo più di tanto nella manovra biancoceleste. Dal 79’ Basic sv

Felipe Anderson 5,5 - Un paio di sgasate ma più fumo che arrosto per il brasiliano, che non riesce ad incidere e finisce per cozzare contro la difesa di Gasperini.

Immobile 5 - Svaria molto per toccare più palloni possibili ma anche per creare varchi per i suoi compagni. Demiral lo mette in gabbia e nasconde la chiave e l’attaccante biancoceleste fa tanta fatica a pungere negli ultimi 20-25 metri.

Zaccagni 6,5 - Del tridente offensivo è quello che crea qualcosa di più. Salta spesso Zappacosta ma poi si trova il raddoppio, che lo costringe a tornare indietro. Un paio di buoni spunti, ma la gara bloccata lo penalizza. Ha una sola chance e per poco non la sfrutta: solo il palo gli nega la gioia del gol.

Maurizio Sarri 5.5 - Con le tante assenze dell'Atalanta ci si aspettava di più. Gasperini gli imbriglia il centrocampo e anche in attacco i biancocelesti combinano poco. Un punto che sa di occasione persa e che allontana (forse) definitivamente la Lazio dalla lotta Champions.

ATALANTA (a cura di Patrick Iannarelli)

Musso sv - Praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, immobile sul palo di Zaccagni. Per il resto controlla senza troppi patemi, soprattutto in presa alta. Esce senza voto. E senza gol subiti.

Djimsiti 6 - Qualche svarione non è mancato, ma nel complesso porta a casa una prestazione sufficiente. Sbaglia sull’occasione di Zaccagni, il legno però lo salva.

Demiral 7,5 - Alla prima scivolata su Felipe Anderson si gasa, da quel momento in poi sovrasta Immobile e non perde un contrasto. Serviva una prova da leoni in una serata complicata, diventa l'incubo del numero 17 biancoceleste.

Palomino 7 - Mezzo voto in meno rispetto al collega di reparto per qualche indecisione in più, ma anche la prova dell’argentino rasenta la perfezione. Doveva essere goleada, almeno sulla carta e con 7 assenti. Ribalta il pronostico blindando tutto.

Zappacosta 6 - Fa un po’ fatica sulla corsia di competenza, ma bada più alla sostanza che alla forma. Prova a sfondare, ma non gli lasciano campo.

Freuler 6,5 - Pulisce un quantitativo indefinito di palloni, tra le linee è decisivo in entrambe le fasi. Cala col passare dei minuti, ma la prestazione rispecchia la fascia che porta al braccio.

Scalvini 6,5 - In piena emergenza risponde presente, non gli tremano nemmeno le gambe. A uomo su Milinkovic-Savic, si francobolla sul serbo e non lo lascia praticamente più. Tanta personalità e pure parecchia resa. Dal 61’ Maehle 6 - Non dà quel cambio di passo richiesto, si mette sulla sinistra e prova a limitare come può Felipe Anderson.

Pezzella 6,5 - Eccessi di fiducia a parte, ci mette la solita generosità. Un paio di chiusure decisive, la crescita intravista nelle ultime gare prosegue senza sosta. Come la sua falcata. Nel finale fa anche la punta.

Pessina 6,5 - Prima si inserisce, poi si abbassa e va a costruire cercando di legare i reparti. Non si inserisce come al solito, ma la prova è di grande personalità. Dall'84' Sidibe sv.

Miranchuk 6 - Si accende in un attimo, il tiro a giro è l’unica vera occasione da gol creata dall’Atalanta. Lampi di classe, ma la luce è troppo intermittente. Dal 71’ Toloi 6 - Ha 20’ di gioco sulle gambe, si mette a disposizione e spende un giallo vitale per far rifiatare i suoi.

Piccoli 6 - Lotta, scalcia, combatte, si muove come può tra le maglie dei biancazzurri. Viene servito poco, ma fa reparto. Dall’84’ De Nipoti sv.

Gian Piero Gasperini 7 - Le scelte erano ridotte all’osso, ha disegnato una squadra coraggiosa e paziente, che ha tenuto bene il campo nonostante tutto. Prestazione di livello e carattere, fa bene a ridere al termine del match.

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