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Lazio, dal bilancio negativo all’ottimismo di Lotito: il bipolarismo biancoceleste

Lazio, dal bilancio negativo all’ottimismo di Lotito: il bipolarismo biancocelesteTUTTO mercato WEB
ieri alle 06:30Serie A
di Lorenzo Beccarisi

Dove sta la verità? Questa è la domanda che qualsiasi tifoso della Lazio si è posto nelle ultime 48 ore seguendo quello che è il tema principale ormai da mesi in casa biancoceleste. Non si parla più di campo, né di mercato o tantomeno di progetto. Il tema centrale è il bilancio e la situazione finanziaria della società, con gli ultimi aggiornamenti che sono arrivati nelle scorse ore con la presentazione della trimestrale di settembre che certifica le difficoltà del club. In una stagione la Lazio è passata da 236 milioni di fatturato a 157, un crollo di quasi 80 milioni dovuto a due fattori. Il primo è la mancata partecipazione alla Champions League, il secondo è legato al minor impatto delle plusvalenze e delle cessioni sul bilancio. La proiezione per il 2025/26 non può certo essere più rosea, visto che la Lazio non parteciperà alle coppe europee e l’unica cessione è stata quella di Tchaouna visto il blocco del mercato in entrata.

Lazio, crolla il fatturato ma Lotito parla di “club virtuoso”

Se da un lato la fotografia del bilancio è piuttosto chiara, con la Lazio che passa da un utile di 40 milioni lo scorso anno a un passivo di circa 20 milioni, dall’altra parte ci sono le parole del presidente Claudio Lotito. “La Lazio è una società sana - ha dichiarato al Corriere della Sera - Questo è un club virtuoso, ma il blocco del mercato ci ha penalizzato. Non abbiamo potuto sfruttare alcune plusvalenze che avevamo programmato per circa 20-30 milioni”. Guarda caso proprio la cifra che corrisponde al passivo dichiarato nell’ultima trimestrale, plusvalenze che comunque potevano essere coperte anche con soluzioni alternative come anticipare un acquisto a gennaio scorso (cosa fatta per Belahyane e Provstgaard) o adattare qualche elemento della rosa (Marusic alternativa di Pellegrini a sinistra e cedere Tavares). Poi c’è il piano di recupero che prevede “la possibilità di operare nel trading dei diritti alle prestazioni sportive valorizzando il differenziale tra le correnti quotazioni di mercato della rosa della prima squadra e i valori d’iscrizione in bilancio”, tema che dovrà essere analizzato bene visto che ad oggi la Lazio potrà fare solo un mercato “a costo zero”. Soprattutto, sorprende come in un’annata dove Sarri ha chiaramente dichiarato che sarà complicato tornare in Europa, nel piano di recupero del bilancio biancoceleste sia previsto “il ritorno alle competizioni internazionali con i relativi introiti”. Una fotografia ben diversa dalla realtà, che vede la Lazio a tre punti in quattro partite e apparentemente lontanissima dalla corsa per l’Europa.

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