Lazio, Lotito: "Cessioni a gennaio? Abituato a fasciarmi la testa quando me la rompo"
Lunga intervista per Claudio Lotito, presidente della Lazio, a margine della cena di Natale del club biancoceleste, dopo la vittoria sul Parma al sapore di svolta: “Fare previsioni è sempre errato, questa è una squadra che ha ritrovato coscienza dei propri mezzi e gioia di stare insieme - ha detto ai media presenti, tra cui TMW - . È un gruppo affiatato, di combattenti e non di reduci, che si compatta contro qualsiasi avversità per dimostrare il proprio valore. Certo, di avversità quest’anno ne abbiamo avute pure troppe: alcune potevano essere evitate, non per responsabilità nostra. Speriamo di aver messo nel passato tutte queste negatività, e che parta un nuovo percorso per dimostrare che questa squadra ha le qualità per giocare con tutti. Poi, le partite vanno tutte giocate e la società non si sottrarrà a qualsiasi iniziativa funzionale e necessaria, non a svilire il valore dell’organico attuale, ma eventualmente a integrarlo”.
Se a gennaio servissero plusvalenze?
“Io sono abituato a fasciarmi la testa quando me la rompo. Voi andate in ospedale e vi ingessate, per paura di farvi male. Io sono fiducioso nella gestione, in quello che la Lazio rappresenta. Ma trovate una società di calcio che ha circa 300 milioni di patrimonio immobiliare, senza lo stadio? Come si può dire che sia una società che sta fallendo non lo so. La Lazio è stata la prima società quotata in Borsa, la prima che ha fatto la transazione con il Fisco, la prima società che ha fatto revisionare il marchio: tutti me lo contestavano, sono 21 anni che produce 15-16 milioni di euro di utili l’anno.
La gente deve parlare di quello che sa, io penso qualche cosa di conoscerla, e vi dico che tutto il sistema è una follia. Io voglio vedere alcune squadre: non ho fatto alcuna richiesta di cambiare i parametri, tante squadre l’hanno fatto, perché non rientrano nei parametri”.











