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Le pagelle dell'Hellas - Henry è già imprescindibile. Per Coppola una prova da veterano

Le pagelle dell'Hellas - Henry è già imprescindibile. Per Coppola una prova da veteranoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 21 agosto 2022, 22:51Serie A
di Luca Chiarini

Bologna-Hellas Verona 1-1

Montipò 6 - La girata di Arnautovic non è fulminea, ma è il risultato di una torsione di grande estro che lo coglie in controtempo. Rischia la figuraccia a una manciata di secondi con lo scivolone che spalanca la porta a Orsolini: lì è questione di centimetri, e può solo ringraziare il cielo. Reattivo sul colpo di testa di Soriano subito dopo l'intervallo.

Coppola 6,5 - È il più giovane della banda, ma nessuno se ne accorge. Au contraire: nel primo tempo coraggioso del Verona è il più spigliato del terzetto: lo testimonia l'incursione a fari spenti fin sulla trequarti bolognese (seguita da conclusione sbilenca), o il colpo di testa su corner. Ottimi feedback anche in contenimento: Cioffi prende appunti.

Gunter 5 - Nel caso di Koray vale il discorso opposto rispetto a quello formulato per Coppola. Sarebbe l'elemento d'esperienza in difesa, ma il campo rivela altro: è perennemente in balìa degli eventi, che finiscono per fagocitarlo, come in occasione della marcatura da matita blu sul gol di Arnautovic.

Retsos 5,5 - Cioffi lo scaraventa nella mischia in assenza di alternative. Ha parecchie attenuanti, anche se un paio di sbavature rischiano di costare più care di quanto non sembri.

Faraoni 6 - In una fase come questa vanno dimenticati gli standard delle ultime stagioni. Lui è il primo a riconoscerlo: accompagna l'azione, ma cerca di restare abbottonato per contenere la freschezza di Cambiaso. Rimedia un brutto colpo alla caviglia nel primo tempo, ma stringe i denti e continua a combattere fino al 50'. Dal 51' Terracciano 6 - Personalità e nerbo: per stasera basta e avanza.

Tameze 6 - Siamo ancora ben lontani dal fulgore massimo esibito lo scorso anno. E le voci di mercato di certo non lo agevolano. Nella reazione generale, però, anche lui trova linfa per lanciare qualche timido segnale. Quantomeno nella disponibilità alla lotta. Peccato per quel gol sprecato in avvio di ripresa...

Hongla 6,5 - Terza maglia da titolare in tre gare: può essere l'anno della svolta, a patto che la fiducia di Cioffi venga ripagata con gli interessi. Nelle intenzioni del tecnico è l'elemento d'equilibrio nella lunga cerniera in mediana: lui fa il possibile per mettere a frutto le sue caratteristiche, e per lunghi tratti ci riesce con discreto profitto. Caustico anche in proiezione offensiva. Dall'81' Veloso s.v.

Ilic 6 - Che sia stato l'interesse del PSG a risvegliare un po' d'orgoglio nel serbo? Dopo il brutto esordio col Napoli, finalmente un po' di elettricità. Nel recupero del primo tempo sfiora l'eurogol con una sventola dai venticinque metri: un bel saggio delle sue qualità. Un po' in riserva nel secondo tempo, ma non esce dai radar.

Lazovic 6,5 - L'avvio è di grande sofferenza: Kasius imperversa e sembra viaggiare su altre frequenze nei primi minuti. Darko non è però tipo da arrendersi facilmente: l'assist al bacio per Henry è un pezzo di bravura, ed è la chiave di volta della sua serata, perché da lì in poi si scioglie e rovescia le gerarchie su quel lato.

Henry 6,5 - È già una certezza per Cioffi. Che incoraggia il gioco sulle fasce per rifornire i suoi centimetri. I risultati sono benauguranti, perché dopo il timbro di testa al debutto contro il Napoli ne arriva un altro, efficacissimo, al Dall'Ara. Dall'89' Djuric s.v.

Lasagna 5,5 - Che non segni, di questi tempi, è già una notizia. Il merito è del terzetto del Bologna, che lo disinnesca negandogli la profondità, imprescindibile miccia per far detonare le sue qualità. Ha comunque un'occasione per tempo, e in nessuna delle due riesce a centrare lo specchio. Mira da rivedere.

Gabriele Cioffi 6,5 - C'è il suo marchio indelebile in questo pareggio che, per quelle che erano le premesse di partenza, ha i crismi di un quasi-miracolo. Carattere, intensità e voglia di non mollare: il Verona riparte da queste fondamenta.

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