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Milan, Allegri: "Domani i migliori, poi vediamo i morti, feriti e i vivi. Leao out"

Milan, Allegri: "Domani i migliori, poi vediamo i morti, feriti e i vivi. Leao out"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:27Serie A
Antonello Gioia
fonte dall'inviato a Milanello, Antonello Gioia

Massimiliano Allegri, allenatore rossonero, è presente in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Sassuolo, sfida valida per la 15esima giornata di Serie A e in programma domani alle 12:30 a San Siro.

14:00 | Comincia la conferenza stampa di Massimiliano Allegri.

Sassuolo tabù...
"Domani cerchiamo di invertire la rotta, perché i numeri col Sassuolo e con le neopromosse non sono a nostra favore. È una di quelle squadre contro cui le partite non finiscono mai, sia che tu sia in svantaggio sia che tu sia in vantaggio. Partita che andrà giocata con rispetto e ordine".

Bollettino medico.
"Leao non ci sarà domani, ma ci sarà contro il Napoli. Fofana è rientrato del tutto, ma domani lo lascio a casa. Convocato Athekame. Gimenez speriamo di averlo nel più breve tempo possibile".

Pulisic a che livello è?
"Margini di crescita li ha. Nella vita privata è molto schivo, però quando è in campo si trasforma. Poi è diabolico davanti alla porta. Deve trovare ancora la condizione migliore, così come Nkunku, la cui condizione fisica è migliorata molto; a Torino ha fatto una bellissima partita".

Perché spesso approccio non così dominante?
"In una stagione ci sono vari fasi. Partivamo bene all'inizio e iniziavamo il secondo tempo facendoci il segno della croce. Ora si è capovolta la situazione. Dobbiamo raggiungere un equilibrio per avere sempre l'approccio giusto. A Torino è stato fatto un bel secondo tempo, però nel primo quarto d'ora abbiamo subito due gol che ci potevano costare i tre punti. Col Sassuolo speriamo di non prendere gol. Domani è la prima alle 12.30, ci avviamo verso le feste... La priorità nostra è di affrontare il Sassuolo con grande ordine, le partite durano 100 minuti. Giochiamo contro una squadra che può fare gol in qualunque momento: la fase difensiva dovrà essere molto molto buona per non dargli la possibilità di esaltare le loro caratteristiche sugli esterni. Volpato e Laurientè nell'uno contro uno e nell'attacco alla profondità sono molto bravi. Partita complica che va portata a casa. Poi dobbiamo affrontare un viaggio in Arabia. Un conto è andarci con tre punti, un altro con una sconfitta...".

Nkunku ha poca fiducia?
"Deve essere più sereno. Lo abbiamo voluto tutti. L'allenatore e la società hanno piena fiducia in lui. Deve sorridere un po' di più, così le cose vanno meglio. Come Chivu a Lautaro? Non lo cosa cosa dica Chivu, ma deve fare così".

Perché Inter e Napoli favorite?
"Inter e Napoli sono la seconda e la prima dell'anno scorso, quindi è normale che siano le favorite. Il Milan ha cambiato tanti giocatori, ne sono arrivati di ottimi che si sono mischiati con altri di ottimo valore. Stiamo facendo un percorso: dobbiamo avere la convinzione di poter fare il massimo, partendo dalla consapevolezza che l'obiettivo è tornare a giocare la Champions. È vero che abbiamo 31 punti e siamo in testa, ma il campionato è lungo. Sarò noioso, ma l'importante è arrivare a marzo nelle migliori condizioni".

Ti preoccupa essere corto in attacco?
"Corto, non corto... Fino a gennaio anche se volessimo non può arrivare nessuno. Devo trovare soluzioni interne in un gruppo di ragazzi che me le danno. In qualche modo faremo. La società è vigile per il mercato, ma ora noi dobbiamo essere concentrati sulla partita di domani. Fatta la partita di domani penseremo a Riyad e alla trasferta di Supercoppa".

Che squadra è il Sassuolo?
"Abbiamo visto che il Sassuolo ha caratteristiche ben precise. Anche con l'Inter a San Siro ha fatto una buona partita. Noi dobbiamo avere grande rispetto e grande ordine nella fase difensiva. Se andiamo in giro per il campo posso creare difficoltà. Per i tre punti domani dobbiamo fare una partita molto seria sotto tutti i punti di vista: tecnica, fisica e mentale".

Si aspettava di essere in testa prima di Natale?
"All'inizio non sapevo se potevano recepire o meno perché non li conoscevo. Si sono messi subito tutti a disposizione, l'obiettivo di tutti è di tornare in Champions e non è facile. Stiamo lavorando bene ma bisogna migliorare ancora tanto in alcune fasi della partita, come capire quando l'avversario è in difficoltà e quindi va ucciso. Senza perdere di vista l'obiettivo di domani: bisogna creare i presupposti per vincere".

Molti dicono che il Milan è in vantaggio sulle rivali...
"Mah, giocare a nascondino fa parte del gioco. Io avrei piacere a giocare la Champions, perché lavoriamo per questo. Le altre chiacchiere, il vantaggio o lo svantaggio... Il vantaggio è avere una squadra forte, una società forte e un ambiente che sostiene. La bellezza è giocare la Champions, a me piace questo".

Ha in mente una gestione di Modric per le prossime partite?
"Jashari è cresciuto molto dall'infortunio. Gestione di Modric? Pensare alla partita di giovedì e poi l'eventuale finale... Qual è la partita più vicina? Domani. E domani bisognerà cercare di fare i tre punti. Poi dopo la partita di domani bisogna vedere chi sono i vivi, i morti e i feriti. E poi farò le scelte per giovedì".

A Torino era più tranquillo che a Udine...
"Mah, tranquillo. Sapevo che c'era tempo. Non ero tranquillo. 2-0 diciamo un attimino... (ride, ndr). La squadra mi sembrava tranquilla, c'era tanto tempo. Le partite durano tantissimo. Noi contro la Lazio a Roma abbiamo buttato troppe palle, siamo andati dietro alla partita. La Lazio giustamente ha fatto un po' di casotto, noi gli siamo andati dietro. Ma anche un minuto dalla fine devi creare azioni. E in quel momento lì l'abbiamo persa. A Torino invece la squadra è rimasta ordinata. A Torino abbiamo preso l'occasione del rigore e il gol di Zapata: siamo rimasti lucidi in campo. Le partite non vanno sempre come uno pensa, bisogna essere bravi a gestire l'imprevisto. Fino a che l'arbitro non fischia bisogna rimanere in partita".

Tomori ha questi momenti di disattenzione?
"Non ce l'ha Tomori, ce l'abbiamo tutti come squadra. Abbiamo preso 2 gol col Torino, Pisa, Parma, Cremonese... Sono situazioni che vanno migliorate, non possiamo essere sotto di due gol dopo 12 minuti. Capita, ma dobbiamo cercare di non farlo capitare".

Che cosa aggiunge Torino alla convinzione della squadra?
"Aggiunge tre punti importanti, ci ha portato entusiasmo e energia, ma più alzi l'asticella, più si assottiglia il margine d'errore. Il pericolo è dietro l'angolo: domani bisogna alzare di più l'attenzione. Quando c'è troppa energia positiva all'interno, dopo si possono abbassare le difese immunitarie. Invece bisogna alzarle".

Bartesaghi?
"I ragazzi hanno capito che hanno la grande opportunità di giocare nel Milan. E ora se lo devono tenere, con passione, professionalità ed entusiasmo".

Lettera a Babbo Natale?
"Quest'anno ci alleniamo, rischiamo che non ci si possa scrivere. Sono contento di chi ho a disposizione. Dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ho un gruppo straordinario. Ma anche l'ambiente sta bene. Ma restiamo con i piedi per terra, che non abbiamo ancora fatto niente. Da Roma abbiamo avuto una bella reazione, silenziosa, che ha dato dimostrazione della responsabilità che sente ognuno dei giocatori".

Come battere anche le piccole?
"Il calcio è illogico. Ci sono momenti in cui prendi gol con le piccole, altri in cui non li prendi, altri in cui vinci gli scontri diretti e altri in cui li perdi. Importante è non farsi condizionare da questa situazione".

Ha senso cercare un attaccante sul mercato con questo Pulisic?
"Dobbiamo cercare di recuperare Gimenez, soprattutto per avere quattro attaccanti davanti con cui poter scegliere. Il fatto di recuperare AThekame, poi Fofana e Leao riempiamo più la rosa e la panchina".

Nkunku bene nella ripresa di Torino...
"Aveva bisogno di recuperare la condizione fisica. A Torino il terzo gol arriva grazie a lui. È molto bravo, ha qualità tecniche straordinarie e può fare gol".

Landucci ha detto che è uno dei gruppi migliori che avete allenato...
"È un gruppo che non si lamenta mai nel lavoro e in ciò che gli chiediamo, perché tutti hanno un obiettivo chiaro, per lasciare scritto nell'albero del Milan qualcosa di importante".

Termina qui la conferenza.

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